Il web e' una sfida aperta.
La rete, espressa in forum jihadisti, blog e soprattutto social network, e' diventata il mezzo piu' importante di
diffusione e di comunicazione nel circuito jihadista''.
E' quanto scrive il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in un intervento sul volume
''Sicurezza e liberta'''
curato dalle rivista Gnosis in occasione del decennale della legge di riforma dell'intelligence.
''Per i terroristi che combattono in maniera asimmetrica sul web - spiega Stucchi -, Facebook, Twitter, Telegram e altri siti
di informazione sono linfa vitale.
Il 'jihad della parola', tramite i processi mediatici, favorisce il proselitismo e la diffusione di messaggi
per il potenziamento del brand del terrore.
Oggi obiettivi, modus operandi e mire di addestramento sono diversi dal pur recente passato.
Le minacce vanno dai network terroristici ai lupi solitari, dall'uso di esplosivi al ricorso a coltelli e veicoli
lanciati sulla folla, fino alla pratica e allo sfruttamento degli incendi.
Scegliendo azioni low cost, che non necessitano di alcun tipo di performance specifica, coloro che sono ispirati dai messaggi
jihadisti che popolano la rete sono esortati a compiere azioni individuali ovunque si trovino e con qualunque mezzo''.
'In tale contesto - continua il presidente del Copasir - il web e' ormai diventato un 'virtual training camp'
dove gli aspiranti jihadisti ricevono una preparazione interattiva, trovano suggerimenti e ispirazioni per azioni di terrorismo fai-da-te.
La Cyberwar contro il Daesh e' fondamentale per evitare l'attraversamento della linea da parte di altri cyber-reclutati alla causa
della bandiera nera''.
Nota dell'editore
Certo che se proseguono nel "monitorare" email e telefonate con costosi programmini ed elaborati algoritmi, alla scoperta di parole e frasi "pericolose", alla fine non vanno molto lontano..
Queste dichiarazioni ci confortano e ci riempiono di orgoglio: una scoperta importante come quella dell'acqua calda!
Ed ora che sappiamo che ( da circa vent'anni ) con il web si comunica anche in segretezza ( come con i piccioni viaggiatori, i pizzini, i segnali in codice etc. ) cosa faranno i nostri eroi ?
Dai tempi delle guerre puniche si usavano delatori e spie: non é che potrebbero servire ancora , e magari meglio, dei costosi programmini ?