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Elezioni - il PD-R di Renzi..
- Capitolo Primo -
La battaglia dei peones

Redazione

PD-R ? Ed allora ?

Renzi ha "solo scremato " i dissidenti piagnini e frignoni capricciosi molestatori.
Ovvero ha proseguito nella vecchia idea di "rottamare" che non è mai riuscito a realizzare..

Meglio soli che male accompagnati.
Come fanno sempre tutti.
Perché per vincere poi si contano i voti che escono dalle urne e non i click .

E per avere i voti sono necessari gli uomini che li portano.

E quindi i micro-piccoli partitini moriranno in pace, senza più ricattare gli altri partiti per maggioranze pesate con il bilancino.

Non solo.

Renzi ha messo la basi per la futura "grande coalizione" alla tedesca ( quella che in Italia chiamano inciucio quando la fanno gli avversari, governo alla Merkel quando la fanno loro ).

E quindi poi negoziare sottosegretari e tenere in panchina, pronto ad entrare in campo, pure Gentiloni.

Purché la politica si realizza con tutte quelle alleanze che sono utili per governare l'Italia e non con i solenni proclami da "partito unico del grande popolo".

Già i nomi di chi sarà candidato definitivamente saranno gli indicatori delle forze sul campo, sul campo di battaglia dove chi ha più voti vincerà e chi ne ha meno farà una normale opposizione.

Perché questa è la legge della democrazia, senza piattaforme, congressi, conventions..

Insomma una campagna di "Sicilia bis," che ha dimostrato di essere la strategia vincente della coalizione di destra.

Con in più i dissidenti dei 5stelle, truppe di combattenti , di mercenari sbandati alla ricerca di un capitano, di una bandiera, del soldo.

L'esito della battaglia dipenderà da dove andranno a combattere i peones, ovvero gli esclusi che comunque portano sempre qualche migliaio di voti nelle urne.
Voti che poi si contano nelle urne, perché non sono solo un click.

Ma quanti saranno i peones ?

Questa settimana li potremo conoscere, contare, valutarne la consistenza.

Il conto è semplice:
basta valutare la forza politica degli esclusi e considerare il loro appoggio agli inclusi "amici".
Perché è ovvio che i peones mercenari andranno ad aiutare chi poi renderà il favore.

Ovviamente i perdenti grideranno al "voto di scambio".. ma è solo la solita manfrinata politico-giudiziaria..

Quasi tutti i voti sono sempre "di scambio" perché si vota per ottenere un miglioramento, per attuare un'idea, un progetto, un sogno nel cassetto.
Ed allora tutti i voti sono "di scambio" ..

Compresi quelli di chi scambia i sogni con la realtà, le lucciole con le lanterne..

Insomma, alla fin fine, i numeri del bilancino saranno quelli degli esclusi, dei peones, degli utili mercenari.

E la loro bandiera porterà alla vittoria gli uni piuttosto che gli altri, e la loro presenza sarà il supporto della "grande coalizione" che si prepara a varcare le porte della nuova politica..


( G. Comerio )


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