da Bruxelles
Il Parlamento Europeo, nel corso della seduta plenaria di gennaio a Strasburgo, ha discusso e approvato la relazione in merito alla proposta della
Commissione di rifusione del regolamento del Consiglio concernente la competenza,
il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale,
e la sottrazione internazionale di minori.
Reputo l’argomento di grande attualità e importanza essendo aumentata considerevolmente negli ultimi anni la mobilità
all’interno dell’Ue e di conseguenza il numero delle famiglie internazionali, stimato intorno ai 16 milioni.
Allo stesso tempo c’è stato un sensibile incremento del numero di divorzi, a cui in molti casi si è accompagnato il fenomeno di bambini sottratti da un
genitore senza il consenso dell’altro e portati in un altro paese europeo.
Si contano infatti ben 180 casi di questo tipo all’anno.
Ho valutato positivamente la proposta di modifica, poiché mette in primo piano la tutela ed
i diritti del minore.
Con tale regolamento la Commissione ha infatti introdotto un termine massimo per la restituzione del minore e
ha abolito il cosiddetto “exequatur”, il procedimento per dichiarare esecutiva una decisione effettuata in un altro Stato membro,
che aumentava inutilmente i costi ed i tempi riguardanti le decisioni in materia.
Ritengo inoltre di fondamentale importanza la garanzia prevista che il minore sia sempre ascoltato, permettendogli di esprimere liberamente la sua
opinione in merito ad un processo che lo coinvolge in prima persona.
Seppur molto positiva, tale proposta costituisce solo il primo passo per una più efficace
regolamentazione della materia.
Essa dovrà essere infatti completata nel futuro, allargando il campo di applicazione delle norme fino a comprendere
le diverse forme di famiglia presenti nell’Ue, non soltanto quelle legate dal vincolo matrimoniale..
( Sergio Cofferati )