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ref:topbtw-11147.html/ 6 Febbraio 2018/A


Europa

NIGEL FARAGE VA IN IRLANDA
PER FAR NASCERE UN PARTITO SIMILE ALL'UKIP

- CON L'OBBIETTIVO DELL'IREXIT -

Londra -

Nigel Farage, fondatore ed ex leader dello United Kingdom Independence Party (UKIP), avrebbe tutte le ragioni per rilassarsi e godersi la vita visto che dopo anni di battaglie è riuscito nel suo intento di far uscire la Gran Bretagna dalla UE.

E invece non è cosi'.

Infatti, l'europarlamentare nei scorsi giorni si è recato in Irlanda per auspicare la creazione di un partito euroscettico avente come scopo quello di far uscire l'Irlanda dalla UE.

In un discorso di 15 minuti tenuto a Dublino davanti a 600 persone Farage ha fatto notare come l'Irlanda sia l'unico paese della UE a non avere un partito euroscettico e ha invitato tutti gli elettori antieuropeisti a organizzarsi per creare un partito che possa partecipare alle elezioni europee del 2019.

"Al momento l'establishment irlandese vuole far credere che in Irlanda siano tutti europeisti ma non è affatto cosi' "
ha aggiunto Farage il quale ha fatto notare come l'euro abbia rovinato l'Irlanda e sottolineato come dopo la crisi finanziaria la troika abbia di fatto governato l'Irlanda a spese dei cittadini e questo per Farage è inaccettabile.

Al momento in Irlanda moltissime persone che disprezzano la UE non sono rappresentate e per questo Farage ha invitato i presenti ad agire e creare un partito simile allo UKIP non solo per far uscire l'Irlanda dalla UE ma anche per inziare un dibattito su immigrazione e controlli delle frontiere.

Anche se è la prima volta che Farage parla a un pubblico irlandese eminenti figure si sono schierate a favore di una fuoriuscita dell'Irlanda dalla UE.

Anthony Coughlan, docente al prestigioso Trinity College a Dublino da tempo e' un implacabile critico della UE ed in diverse occasioni ha fatto notare che sarebbe folle per l'Irlanda restare nella UE dopo la Brexit e sarebbe opportuno riprendere il controllo delle leggi, dei confini, della valuta, delle riserve ittiche, della politica estera e rimanere un paese neutrale.

Da parte sua Karen Devine, docente di diritto europeo della medesima università, sostiene che la perdita delle riserve ittiche nonché di miliardi di euro dovuti alle miusre imposte dalla troika dopo la crisi finanziaria sono una ragione valida per iniziare un dibattito sulla Irexit.

L'economista Cormac Lucey da tempo invece lancia l'allarme sul fatto che la UE voglia costringere l'Irlanda ad abbandonare la sua politica fiscale a favore delle imprese e questo sancirebbe di fatto la fine dell'Irlanda come stato indipendente.

Sarà interessante vedere se sei prossimi mesi vedremo la nascita di un partito euroscettico ma di certo qualcosa in Irlanda inizia a muoversi e questo per i parassiti di Bruxelles è assai poco piacevole.

Questa notizia ha avuto ampio risalto da parte della stampa irlandese e inglese ma è stata censurata in Italia perché si vuole far credere che la Brexit sia solo un'eccezione alla regola.

Ovviamente le cose non stanno affatto cosi' e noi abbiamo riportato questa notizia perché vogliamo che anche da noi ci sia un dibattito sulla fuoriuscita dell'Italia dalla UE e che nasca anche qui un partito che abbia questo obiettivo nel suo programma.

Qui c'e' il link dell'articolo originale che contiene anche un video del discorso fatto da Farage:

https://www.irishtimes.com/news/politics/nigel-farage-spots-gap-in-irish-political-market-for-irexit-party-1.3379310

Cortesia di: Giuseppe de Santis


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