Il presidente Donald Trump ha nominato il nuovo capo dell'Internal Revenue Service, IRS (l'agenzia delle entrate Usa).
Si tratta di Charles Rettig, un avvocato tributarista che da sempre difende i suoi assistiti proprio dall'IRS.
Rettig, rende noto il quotidiano New York Times, sostituisce John Koskinen, il cui mandato e' scaduto a novembre 2017.
Se confermato, il compito che attende Rettig non sarà facile.
Dovra' navigare acque agitate dopo la recente riforma fiscale che taglia le imposte per 1.500 miliardi di dollari
e le scarse risorse sui puo' contare l'IRS.
Il bilancio dell'Agenzia è stato tagliato dal 2010 di 900 milioni di dollari, il 17 per cento, considerando l'inflazione.
Il personale, inoltre, è stato ridotto di 21 mila unità pari al 23 per cento.
IRS, poi, non è vista di buon occhio dai Repubblicani che l'hanno più volte accusata di prendere erroneamente di mira gruppi
di orientamento conservatore in cerca esenzioni fiscali.
Trump che prima dell'elezione si rifiuto' di rendere pubblica la sua denuncia dei redditi, aveva accusato l'Agenzia di dargli ingiustamente
la caccia con verifiche continue, che non hanno avuto alcun esito, ed aveva aggiunto che pagare il minimo indispensabile di tasse è
''classicamente americano''.
Fatto verissimo.
Non è un caso, infatti, che tutti i grandi industriali e finanzirri USA abbiano creato una ''fondazione'' proprio per non vedere
gli utili divorati dalle tasse. .