I 5 stelle e la loro zappata sul naso … virtuale.
O meglio:
una bella badilata sui denti che non guarisce con un clic..
Da sempre tutti i "vecchi partiti" sono stati finanziati anche con una parte dello stipendio degli eletti.
Assolutamente normale e logico.
L'eletto ha sempre finanziato le spese delle sedi, dei congressi, delle pubbliche relazioni con la stampa, i pranzi e le cene
con commercianti ed industriali, il giornale del partito, e via dicendo.
Prassi del tutto logica e normale.
Uno degli ultimi a non avare pagato la quota di spettanza del suo "vecchio" Partito Democratico è Pietro Grasso, ora capo di un mini-micro-partitino ..
Insomma nulla di strano, di speciale..
I 5 Stelle hanno il vantaggio di non aver un granché di spese :
è tutto sul web e ben poche solo le spese per raduni, tendoni, palco per i VIP, impianto luci, trasferte ed alberghi ..
Ed allora si sono inventati il contributo.. per le piccole imprese in difficoltà.
Ottima idea, ovviamente, e di grande utilità per le piccole imprese.
E pure di grande notorietà per il movimento anche se, a conti fatti, l'aiuto medio dato ad ogni impresa dovrebbe essere di circa 3500 €…
Quando si dice "due piccioni con una fava"..
Peccato che hanno per anni hanno strombazzato sempre troppo sulla loro generosità che, comunque, tutti gli altri eletti
hanno sempre fatto al loro partito, e magari - in molti casi - anche ad altri..
Dalle associazioni di beneficenza agli ospedali alle istituzioni culturali.
Per anni Cossiga ha sponsorizzato la clinica Santagostino a Tunisi senza tanto clamore e pubblicità.
Ed ora invece ecco che la zappa della famosa onestà, quella che hanno sempre usato per scavare sotto i piedi dei nemici se
la ritrovano sul naso..
Anche se è ovviamente vero che nessuno - se non il loro regolamento interno - obbliga a versare dei quattrini al partito.
Ma tutti i regolamenti interni di tutti i partiti hanno avuto nel passato, ed hanno pure oggi, questa clausola.
Senza tanto clamore e pubblicità poi sono i tesorieri a battere cassa quando qualche eletto si dimentica..
La qualcosa può pur sempre accadere e magari essere pure giustificata da eventi eccezionali.
Insomma, ogni tanto, anche nel proprio orticello, si inciampa..
E per loro sfortuna la scoperta dei "furbetti del bonifico" non è arrivata dalla semplice verifica degli accrediti pervenuti
sul loro conto corrente bancario ma dai nemici delle Iene..berlusconiane.
Dimostrando che non sono manco capaci di vedere quanti quattrini, e da chi, gli vengono accreditati sul conto corrente ..
Più che una zappata sul naso una vera badilata sui denti ..
NOTA STORICA:
Della banale efficacia del male.
1. Principio della semplificazione e del nemico unico.
2. Principio del metodo del contagio.
3. Principio della trasposizione.
4. Principio dell’esagerazione e del travisamento.
5. Principio della volgarizzazione.
6. Principio di orchestrazione.
7. Principio del continuo rinnovamento.
8. Principio della verosimiglianza.
9. Principio del silenziamento.
10. Principio della trasfusione.
11. Principio dell’unanimità.
Joseph Paul Goebbels, Ministro della Propaganda nazista.
Joseph Paul Goebbels, Ministro della Propaganda nazista.
Il manuale Goebbels:
E’ necessario adottare una sola idea, un unico simbolo.
E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
Caricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco.
Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui
ai quali va diretta.
Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare.
La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente,
presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto.
dubbi o incertezze.
Da qui proviene anche la frase:
“Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti)
a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose.
Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale
o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.
( G. Comerio )