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Politica elettorale
- La risacca della Storia..-
Alla ricerca del nonno perduto

Milano

In Italia, negli ultimi settant'anni, abbiamo visto formarsi le grandi onde dei movimenti politici avanzare, chi rapidamente e chi no, verso la riva del successo.

E poi, la risacca della Storia, farle sparire portandosi di nuovo al largo personaggi, idee, sogni..

Nel lontano 1986, a Finale Ligure i vari movimenti nati sul territorio, verdi arcobaleno, verdi di rabbia, sole che piange, sole che ride, verdi autonomisti etc. formano una "federazione".
Ed il formare "federazioni" sarà poi una loro - perdente - costante politica, sia in Italia che in Europa.

Nel 1990 sono circa 1milione e 300mila i voti a loro favore..
Poi, "federati più o meno" crollano a meno di 400mila.
Perdono il 70% del loro elettorato.
Ma non sono i soli.

La grande democrazia Cristiana, il Partito Comunista perdono consensi, e dopo un momento di gloria, pure i Socialisti.

La Democrazia Cristiana, negli anni 70-80 raccoglieva oltre 14 milioni di voti..
Il partito Comunista fra gli anni 1979-1980 raccoglieva quasi 10 milioni di voti..

Tutti i grandi partiti si scambiarono idee, uomini, programmi..
Sia la Democrazia Cristiana che i Comunisti ( ma pure tutti gli altri ) all'improvviso divennero..ambientalisti.

Il fenomeno di osmosi delle idee, di vasi-comunicanti parlamentari ( con la relativa transumanza di deputati da un partito ad un'altro ) divennero sempre più normali consuetudini.

D'altra parte la democrazia, per governare, ha la necessità di avere una maggioranza solida e la maggioranza solida, quando non la si ha già in partenza, bisogna negoziarla in aula.

Ed ecco la grande forza di Silvio Berlusconi che, nel 1994, raccoglieva oltre 16 milioni e 500mila voti.. poco oltre il 42% dei voti !

Ma poi la risacca riduce Forza Italia al 16.40% in Sicilia ove, nel 2017, alleata con altri, conquista comunque la maggioranza..

Se consideriamo tutti gli infiniti partiti e partitini italiani, spesso nati e defunti in pochi anni, notiamo che restano sempre in Parlamento quelli che si identificano con un volto certo, sicuro, affidabile, noto.

Nel caso del PD, sempre più dilaniato, il volto e la tranquilla pacatezza di Gentiloni è vincente su Renzi, nonostante le idee di Renzi e le proposte di modifica del sistema parlamentare siano state l'unica vera proposta moderna di un Governo in carica.

Ma guardiamo al passato..

La regione Sardegna ha dato i natali a Cossiga e Berlinguer:
due pilastri della politica Italiana..

Tutti i grandi partiti hanno avuto al comando grandi condottieri:
da De Gasperi a Togliatti, da Moro ad Andreotti a Craxi ad Almirante ..

Molto amati piuttosto che molto odiati.

Ma già lo diceva Mussolini:
"tanti nemici, tanto onore."

Non solo.

A quanto pare in Italia chi vota segue le idee ed il carisma del suo Generale, anche se magari non è sempre una figura cristallina.

Dopotutto ai grandi si riconosce la libertà di sregolatezza.

"Genio e Sregolatezza" non sono mai mancati i nessuna parte del mondo.

Insomma, nelle urne, magari ora siamo tutti garibaldini.. anche se il buon Garibaldi , oggi come oggi, sarebbe solo un massone, pluri pregiudicato attivamente ricercato dall'Interpol.

E l'elettorato Italiano, sempre più vecchio, con una età media di oltre i 45 anni, è ora alla ricerca .. del suo nonno.

Magari anche per insultarlo..
Il più insultato di questi anni :
Giorgio Napolitano.

Che NON voleva essere rieletto, che NON voleva fare ancora il Presidente..
Eppure tutti i partiti, nel 2015, alla fin fine, lo hanno prima voluto e poi votato !
Perché non avevano altri vegliardi sottomano in quel momento..

Ricordiamo che Napolitano è nato il 29 Giugno 1925 ed ha iniziato la sua ultima presidenza "forzata" il 15 Maggio 2006 alla tenera età di 81 anni !
Presidenza terminata il 14 Gennaio 2015 all'età di 90 anni !

Ed il presidente più amato ?
Certamente Sandro Pertini.
Nato il 25 Settembre 1896 diventa Presidente della Repubblica nell'anno 1978 ad 82 anni..

Lascerà la presidenza nell'anno 1985 alla veneranda età di ben 89 anni..
Un anno prima di Napolitano.

Insomma nel bene o nel male gli italiani amano, od odiano, i nonni.., magari gli over 70anni già verso gli ottanta..
Ed ora, il 4 Marzo 2018 chi sono i nonni da votare ?

Umberto Bossi, nato il 19 Settembre del 1941 ha solo 77 anni ma tutti portati molto male.

La salute lo ha abbandonato.
Certamente finirà i suoi ultimi giorni al Senato.
Come premio di consolazione del suo partito che, ovviamente, darà la palma della vittoria a Salvini..

Silvio Berlusconi, 29 Settembre 1936, ha giusto 82 anni, un'età presidenziale.
Nel suo caso la salute è ottima, il portafoglio sempre ben gonfio e la voglia di ripicca - e di qualche vendetta - sempre forte.

Ha mantenuto sempre e comunque il comando delle sue truppe, e, alla fin fine, ha sempre vinto tutte le sue battaglie giudiziarie.
Insomma è il più garibaldino del gruppetto dei nonni.

I 5 Stelle hanno solo un nonno putativo Giuseppe Grillo nato il 21 Luglio del 1948.
Ha giusto 70 anni ma ha mandato avanti delle truppe giovani, molto giovani, con un manipolo di sergentini e di tenentini inesperti di vere battaglie politiche, eticamente amorfi..

Luigi Di Maio, 6 Luglio 1986 - con i suoi 32 anni potrà solo incantare qualche elettore ma non governare:
manca di carisma e di onestà etica.

Cresciuto sull'onda lunga delle Iene, petulanti, querule, spocchiose, spesso solo aggressivi sciacalli, fautori del denuncio quindi giudico e già che ci sono pure condanno, ora ne resta stritolato.

Così come spesso accade, scopre che sono proprio gli amici di un tempo i peggiori nemici.

E probabilmente la fila degli "ex amici" ora si andrà ad ingrossare con illazioni, registrazioni telefoniche, testimonianze in procura.

Sempre nello stile del triunvirato ghigliottinatore francese che alle fine, da boia dei potenti, diventa pure lui , sul patibolo, la vittima degli amici.

La sua onda lunga ha tutta l'aria di essere alla fine ..
La transumanza di molti dei suoi eletti ne è la spia indicatrice.

Le truppe fresche dei giovanissimi 5 stelle, i cadetti della cabina elettorale, pare essere più interessati al nuovo telefonino…pagato dal papà, che al voto.

E l'assenteismo dei giovani darà l'inizio alla sua risacca.
Anche perché il Comandante Beppe non è più a capo delle truppe e lo "descamisados" Alessandro di Battista ( 4 Agosto 1978 ) ha già volto lo sguardo altrove.

Anche con un sostegno "esterno" di Grasso e del suo micro-partito, al primo voto di fiducia vanno a gambe all'aria.

Ed allora le previsioni sono sempre a favore dei due nonni che, imperterriti, sono saldi sulle barricate: Berlusconi e Bossi-Salvini.

Non ve ne sono altri all'orizzonte..

Ed i nonni vinceranno con i milioni di voti dei pensionati poveri, pari a 10milioni ed 800mila, ovvero il 60% del totale dei pensionati italiani, che sono circa 18milioni.

Di questi quasi 11milioni hanno una pensione media di 750 euro al mese e votano per i 1000 euro al mese.

I pensionati poveri hanno paura della delinquenza in strada, della rapina in casa, dello straniero, spesso nero, che in realtà odiano.

Lo odiano per il semplice fatto che mangia, dorme, non fa nulla, e costa 1000 euro al mese all'italia + altri 1000 euro al mese di assistenza ospedaliera ed altre assistenze comunali e regionali.

E quando il pensionato in ospedale non viene curato per primo perché davanti a lui ci sono le file dei "neri" ospiti della sua Italia, dell'Italia dove lui ha lavorato, fatto sacrifici, avuto privazioni, allora si imbufalisce sempre di più.

Certamente non sbraita e strepita ma poi, nella cabina elettorale, non vota per i ragazzini ingessati dei 5 stelle dei quali, alla fin fine, non si fida.

Vota per i suoi coetanei che offrono 1000 euro al mese e promettono di mandare a casa loro i clandestini e , magari, di dare stanze ed alloggi proprio ai pensionati più poveri.

Ed infatti, come sempre, queste "intenzioni di voto" non si conoscono mai, perché sono quelle più segrete e più nascoste nelle pieghe delle onde della risacca.

Insomma la previsione è abbastanza semplice:
l'Italia potrà essere governata sul modello Sicilia se la destra garantisce non solo meno imposte ( che promettono tutti da trent'anni ) ma una buona pensione e migliaia di rimpatri.

Perché già ora, annusata l'aria, oltre 43mila clandestini sono latitanti:
nessuno sa dove diavolo siano finiti.
E se questo numero aumenta significa che la pacchia, in Italia, sta finendo.
E loro lo hanno già compreso, ben prima dei sondaggisti e dei giornalisti da frivolo salotto culturale.

L'altro segno indicatore è il risveglio del pensionato.."under 750"

Che poi i pensionati, aventi diritto di voto, sono quasi 11milioni di Italiani pari a quasi il 20% dei 51.2 milioni di italiani che hanno il diritto di voto.

Ma considerando che i pensionati "poveri" andranno certamente a votare, mentre dei 51 milioni di italiani, fra giovani assenteisti e meno giovani disinteressati, i votanti saranno circa 40 milioni, ecco che i quasi 10 milioni di voti dei soli pensionati poveri fanno un Governo.

Lo capiremo fra qualche giorno quando, con il solito colpaccio mediatico, Berlusconi presenterà il "suo candidato".
E, statene certi, sarà sui 70 anni ..

Un outsider:
Paolo Mieli , 25 Febbraio 1949, in zona 70..
Per una sana e longeva gerontocrazia italiana basata sul pensionato "over mille euro al mese".

Per chi desidera acculturarsi, con una serie di letture sulla storia d'Italia, ecco qui alcuni link utili:

Verdi :
https://it.wikipedia.org/wiki/Federazione_dei_Verdi#Risultati_elettorali

Democrazia Cristiana:
https://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_Cristiana

Partito Comunista:
https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Comunista_Italiano

Forza Italia
https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_politiche_italiane_del_1994

Napolitano:
https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Napolitano

Sandro Pertini
https://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Pertini

Pensionati poveri:
http://www.repubblica.it/economia/2017/03/30/news/inps_in_italia_18_milioni_di_pensioni_sei_su_dieci_sotto_750_euro-161788119/


( Giorgio Comerio )


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