La Procura della Repubblica di Parigi ha messo sotto accusa il MIT - I servizi segreti turchi - per l'assassinio dei tre membri femminili del
partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) , assassinio avvenuto a Parigi nel mese di Gennaio 2013.
Secondo i documenti pubblicati dal quotidiano Le Monde, il procuratore di Parigi chiede che Ömer Güney, per ora l'unico sospettato, debba
essere incriminato per l'assassinio di Sakine Cansiz, Fidan Dogan e Leyla, assassinio avvenuto il 9 Gennaio 2013.
Le tre donne curde sono state trovate morte con ferite da arma da fuoco presso l'Ufficio Informazioni del Kurdistan a Parigi.
Il pubblico ministero, dopo due aanni e mezzo di indagini, ha redatto un atto di accusa di ben 70 pagine con tutti gli elementi probatori.
Secondo la Procura, Güney era in contatto con la struttura del MIT, struttura che ha provveduto ad assisterlo
nell'organizzare ed attuare i tre omicidi.
Güney comparità davanti ad un tribunale francese nel mese di settembre.
D'altra parte l'accusato, fra le altre cose, era in contatto con diversi agenti del MIT: nel suo telefonino sono stati trovati oltre tredici numeri
telefonici riservati appartenenti ad agenti dei servizi segreti turchi..
Per uscire da questa situazione "imbarazzante" ecco che Tayyip Erdogan, il Mago, ha scartato la prima carta:
Le tre donne sono state vittime di una "faida interna allo stesso PKK."
Quando si dice fantasia ed illusione ...
Tanto per inziare a far dimenticare il "caso Parigi" ecco che Erdogan inizia con rastrellamenti in Turchia e bombardamenti aerei sul Kurdistan, inclusi i
bersagli in Irak.
I rastrellamenti impiegano oltre seimila agenti, gli arrestati sono oltre quattrocento, fra i quali una cinquantina di cittadini stranieri.
I dettagli: del tutto ignoti.
Gli F 16, si scatenano perché, pare, due poliziotti siano stati assassinati dal PKK
Delle attività dei due poliziotti, ovvimente, non si hanno notizie.
Spesso i poliziotti turchi non brillano per il loro senso di rispetto dei diritti umani e forse qualche scheletruccio lo avevano nel loro armadietto..
Insomma la scusa é buona per Tayyip Erdogan, ed ecco che allora si gioca la seconda carta..
Rompe gli accordi firmati da tempo con il PKK, avvia una vasta campagna di arresti, bombarda tranquillamente la basi logistiche del PKK in Siria pure
con la benedizione degli USA.. ai quali
autorizza l'utilizzo - totale ed operativo al 100% - della sua base aerea di Diyarbakir.
E magari, un domani, quello delle basi di Incirlik e di Erhac.
Gli ultimi bombardamenti - cinque raid aerei fino ad oggi - sono infatti avvenuti sulle montagne di Hakurk, vicino a Duhok, nell'area del Barazani ( Kurdistan ).
Ai bombardamenti aerei si sono aggiunti quelli dell'artigliaria sui villaggi vicino a Duhok: Koker, Sidekan, Sergil etc.
Bombardamenti avvenuti anche la scorsa notte ( 25 Luglio notte ) con cresciuta intensità.
E cosi' Recep Tayyp Erdogan, esperto di cartomagia, gioca, con destrezza, la seconda carta truccata.
Con un colpo solo cerca di annientare il PKK e di prendersi lui il ruolo dei Kurdi, ruolo che si é dimostrato essere sempre più importante per
sconfiggere l'ISIS e sempre più pericoloso per la Turchia, ruolo giocato con coraggio, sul campo, con molte delle attività belliche
condotte in parallelo con l'Iran.
Anche in questo caso, quando si dice fantasia..
Immaginare di sostituire i combattenti kurdi operativi sul campo di battaglia con quattro bombardamenti, pure imprecisi, di vecchi F16 é.. pura fantasia, é
la pura illusione del prestigiatore.
A questo punto gli attacchi all'ISIS avvengono sia da terra che dall'aria con l'utilizzo dei nuovi droni USA guidati dal sistema satellitare ormai
puntato da tempo
su tutta la regione.
Nel frattempo il gruppo Takfiri, ( ISIL ) tanto per cambiare, ha rapito circa 180-200 bambini e li ha trasferiti, come scudi umani, a Mosul..
E sul terreno, ancora una volta, i Kurdi si guadagneranno un posto nella storia.
La terza carta, quella vincente, é quindi nelle mani kurde..
Comunque termini la partita Recep Tayyip Erdogan, che per anni ha fatto solo affari con tutti i contendenti possibili ed immaginabili,
Iraniani per primi inclusi, sarà
il perdente.
Perché il gioco delle tre carte, anche se spesso truccate, alle volte, é un pure gioco pericoloso.
Il futuro di Recep Tayyip Erdogan é legato a quello della Siria, perché, volente o nolente, lui é sulla stessa barca.
Il cambio della guardia a Damasco porterà al cambio della guardia ad Ankara.
Il mondo di oggi non lascia più impuniti i crimini contro l'umanità, i fruitori di eclatanti ladrocini di Stato, ed i prestigiatori delle tre carte,
prima o poi, devono
piegare il tavolinetto e carcarsi un'altra piazza..
Perché, al gioco delle tre carte, non sempre si vince..
L'art. 231 del relativo regolamento per l'esecuzione (Regio decreto 615/40, n. 635) specifica:
Sotto la denominazione di "mestiere di ciarlatano" si comprende ogni attività diretta a speculare sull'altrui credulità, od a
sfruttare od alimentare l'altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni,
i cartomanti, coloro che esercitano giochi di sortilegio, incantesimi, esorcismi, o millantano o affettano
in pubblico grande valentia nella propria arte o professione, o magnificano ricette o specifici,
cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose.
Ma che ci sia un nesso ?
( Giorgio Comerio )
