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Turchia: quando si perde al gioco, si iniziano a contare i danni.. e qualcuno và verso le Mecca.

POLITICA

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- Gli attacchi ai combattenti del PKK -

Negli ultimi giorni sono stati uccisi oltre 260 membri del gruppo combattente del PKK in aree del nord Kurdistan al confne con l'Irak.
Pare che nel corso degli attacchi sia stato anche ucciso Nurettin Demirta, il fratello di uno dei maggiori leader dell' HDP, Selahattin Demirtas.

In realtà Ankara ha scatenato una "battaglia globale" contro tutti i suoi possibili nemici, sia nella stessa Turchia che oltre i suoi confini.
Nelle ultime tre notte gli F16s hanno attaccato oltre 165 obbiettivi creando danni notevoli ed, oltre ai quasi 300 morti, si contano oltre 400 feriti nella zona delle montagne del Kandil, nei villaggi nell'area di Rawanduz , come Zarkel, Arbil...

Una guerra contro il PKK pianificata, probabilmente segretamente, con l'Arabia Saudita.



- ISIS , e La Mecca -

In realtà quello che ancora non e comparso sulla stampa internazionale é uno dei "programmi tattici" dell'ISIS.

Un programma veramente inquietante e dirompente: la conquista della Mecca.
Un bel programma che agita i sonni della Medioevale Monarchia Saudita, saldamente ancorata all'anno 1436.
Una monarchia con interessi ovunque nel globo.
Ed é questo il vero problema di fondo per Erdogan, oppure no ?

Noi pensiamo di no.

Perché la Turchia potrebbe essere il "braccio della Legge" per i Sauditi.
Il braccio della Legge Islamica moderata, ma non troppo, sempre saldamente ancorata ad un sistema medioevale che continua a vivere nel suo anno 1436 immerso nell'aria condizionata.

Perché se é vero che l'ISIS vorrebbe mettere la sua bandiera nera sul cupolone del Vaticano a Roma, é pur vero che, prima di arrivare a Roma, é molto più semplice arrivare alla Mecca.

Con buona pace del PKK che puo' solo attendere Tehran, mentre Tehran attende la fine dell'embargo.
E con la fine dell'embargo verso l'Iran, fine ormai prossima anche con oppure senza Hilary Clinton, ecco che per Ryad la situazione diventa sempre più critica.



- Le ripercussioni per Erdogan -

Il "gioco delle tre carte" non sempre pero' paga.
Il volume del commercio estero della Turchia é crollato del 10% in questi primi sei mesi dell'anno 2015.

Il solo flusso delle finanze legate al turismo é calato del 13.8%
L'86.7% del flusso finanziario giungeva, normalmente, dal turismo straniero, il 13.3% dal turismo interno.

In realtà la campagna web per boicottare il commercio ed il turismo diretto in Turchia inizia a dare i suoi frutti e, per Erdogan, a creare i primi danni.

Per ricordarsi le regole delle tre carte, clicca:

Ma Erdogan ha sempre le risorse dovute al contrabbando con l'Iran ( ormai agli sgoccioli ) e quelle dei possibili sostanziosi aiuti dall'Arabaia Saudita.
Aiuti essenziali per smantellare il potere militare e politico del PKK, per smantellare l'immagine di eroici combattenti; ma aiuti finanziari che non lo porteranno certamente ad una vera vittoria sul campo.

Sul campo di battaglia, sul terreno, nelle stradine delle città occupate dall'ISIS non si vedono i soldati Turchi e neppure quelli Sauditi.

Si vedono le brigate Iraniane ed i volontari del PKK combattere assieme.

E tutti lo sanno, perché la stampa internazionale , ogni giorno di più, é alleata del PKK.

( Giorgio Comerio )


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