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ref:topbtw-1251.html/ 16 Maggio 2018/A


Italia Vs/ Europa

L'ultimo furto..
L'IVA al 25%

..... LE FAMIGLIE PAGHERANNO 242 € IN PIU’ OGNI ANNO
Ufficio Studi CGIa

Mestre -

Se il prossimo esecutivo non riuscisse a sterilizzare l’aumento dell’Iva, nel corso del 2019 ogni famiglia italiana subirà un incremento medio di imposta pari a 242 euro.

Nel dettaglio, tale rincaro sarà pari a 284 euro per famiglia al Nord, a 234 euro nel Centro e a 199 euro nel Mezzogiorno.

A questo risultato è giunto l’Ufficio studi della CGIA che, attraverso una simulazione di carattere teorico, ha dimensionato gli effetti economici che graveranno sulle famiglie dal prossimo 1° gennaio.

Infatti, se non verranno recuperati entro la fine di quest’anno 12,4 miliardi di euro, l’aliquota ordinaria passerà dal 22 al 24,2 per cento, mentre quella ridotta dal 10 salirà all’11,5 per cento.

Afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo:
“Bisogna assolutamente evitare l’aumento dell’Iva.
Non solo perché colpirebbe in particolar modo le famiglie meno abbienti e quelle più numerose, ma anche perché il ritocco all’insù delle aliquote avrebbe un effetto recessivo per la nostra economia.
Ricordo, infatti, che il 60 per cento del Pil nazionale è riconducibile ai consumi delle famiglie.
Se l’Iva dovesse salire ai livelli record previsti, per le botteghe artigiane e i piccoli commercianti sarebbe un danno enorme, visto che la stragrande maggioranza dei rispettivi fatturati è attribuibile alla domanda interna”.

(*) Abbiamo ipotizzato che le abitudini di spesa delle famiglie italiane non cambino nonostante l’incremento dell’Iva.
Per ogni area territoriale si è considerata la spesa media della famiglia, come rilevata dall’ISTAT nella sua indagine campionaria.

Pertanto, sono stati considerati i seguenti importi di spesa media annua famiglia media italiana 23.220 euro;
famiglia media del Nord 26.475 euro;
famiglia media del Centro 22.293 euro;
famiglia media del Mezzogiorno 18.932 euro.

Gli importi sono al netto dei fitti figurativi.

Ufficio Studi CGIa
– Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre –
CGIa
Via Torre Belfredo 81/e
– 30174 Venezia-Mestre –
www.cgiamestre.com


Nota dell'Editore

In realtà l'effetto negativo sarà molto più devastanate.
L'aumento dell'IVA porta ad un aumento del costo dell'energia, carburanti inclusi.

Il primo effetto sarà l'aumento dei costi di tutti i trasporti: da quelli privati a quelli pubblici..

Il che significa rincari su tutti i prodotti che non sono necessariamente a "km zero".. e la diminuzione dei loro consumi..
E quindi la riduzione delle attività dei trasportatori..
Non solo..

Il secondo elemento catastrofico sarà l'aumento dell'evasione fiscale - unica difesa iniziale a questo attacco - ed il successivo espatrio di tutte quelle attività che sono ancora in grado di traslocare altrove..

E l'espatrio delle attività non solo porta disoccupazione in Italia ma anche la fuga di chi è ancora desideroso di intraprendere, verso nazioni più ospitali e meno rapaci..


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