ref:topbtw-127.html/ 12 Agosto 2015/A
Il " Caso" di Frank Serramondi (65) e Giovanna Ferrari (63)
Chi é Frank Serramondi ?
Riportiamo una breve "cronaca" delle sue innumerevoli denunce, denunce ben note anche a tutti quei poliziotti che da lui andavano a farsi una pizza la sera.
Sette anni fa la vittima aveva presentato un esposto per denunciare il degrado della zona.
E' uno che non solo lavora, ma che cerca di sopravvivere ad un infinito degrado di una zona di Brescia che ormai, dopo essere andata a puttane,
si fa di droga..
Perché, poliziotti, carabinieri e vigili urbani erano, anche pure, clienti... da molto tempo pure di casa.
La situazione è talmente grave che molti clienti non frequentano più il negozio perché non si sentono sicuri,
perché appena scendono dalla macchina vengono circondati da ragazzi di colore e non che vogliono vendere loro qualsiasi oggetto.
Ci sono anche venti persone per volta, non posso chiedere i documenti».
Lettere sempre identiche sono state poi spedite nel 2012, nel 2013 e – l’ultima volta – un mese fa al comando dei vigili.
Denunce che descrivevano una realtà della quale i residenti di via Valcamonica e di via
Milano, periferia ovest di Brescia, si lamentano da anni.
Problemi affrontati da polizia e carabinieri a suon di blitz e arresti:
«Chi vive qui è abbandonato tra immigrazione, degrado e spaccio a cielo aperto».
Quella di balordi, tiratardi, sbandati, lucciole e papponi è una fauna umana alla quale
il vecchio Frank era abituato e con la quale, in un modo o nell’altro, aveva finito per convivere.
Un mese fa Francesco Seramondi era stato convocato in questura per testimoniare dopo l’agguato a un suo dipendente, il pizzaiolo albanese Arben Corri.
Scrive Davide l'Omino, un cliente, un insgnante che frequentava la pizzeria:
La pizzeria al trancio era un’istituzione per molti amanti delle notti bresciane, ma anche per camionisti e perfino poliziotti.
E il suo racconto era sembrato «incongruente e lacunoso».
La notte del 2 luglio qualcuno aveva affiancato l’auto del pizzaiolo albanese e aveva sparato diversi colpi con una pistola.
Un proiettile lo aveva colpito al torace e lui s’era salvato quasi per miracolo.
Frank – che avrebbe piccoli precedenti forse legati a questioni di droga – aveva detto di non sapere nulla e
oggi quella testimonianza viene valutata dagli investigatori, ovvero i questurini, come la prova di «una certa reticenza» ( sic ! )
"SONO SENZA PAROLE".
Per ogni bresciano che vive di notte come me, Frank era un istituzione.
L'ultima volta che sono stato li l'ho visto con i miei occhi prendere un sacchetto che uno degli spaccini
li fuori aveva nascosto nel suo locale alla vista di un lampeggiante, e ributtarlo in strada come fosse merda (cosa che tra l'altro era..)
Con Frank se ne va un pezzo della rara Brescia notturna, onesta, pulita e lavoratrice, oggi è un brutto giorno.
- E la questura tutto questo non lo sa ?
Iniziamo con quanto già noto da tempo come essenziale:
Frank non vuole spacciatori nei dintorni: i clienti non vengono più.
Ma nessuno pensa di indagare sui poliziotti, sui vigili urbani, sui carabinieri che hanno, da anni, avuto le segnalazioni di Frank ma che non
sono riusciti a ripulire la zona ?
Parafrasando la celebre frase di Mafalda verrebbe proprio da dire:
E i drogati non sono buoni clienti: non hanno i soldi per la pizza e la birra e spesso sono pure rissosi..
Frank butta "la merda" fuori dal locale: perché se gliela trovano sotto un tavolino, prima di cercare, e non trovare, lo spacciatore, gli fanno comunque
chiudere il locale.
La Questura ha mai arrestato la fauna della zona ?
A quanto pare non abbastanza, visto che prima cercano di seccare l'albanese che lavora da lui ( un avvertimento ? ) e poi, aggiustato il tiro,
fanno fuori Frank e Giovanna.
A colpo sicuro...
Ed ora la questura indaga.. nella vita privata delle vittime !
Se pensassi ad alta voce sarei ai domiciliari..
Ma tutto questo Angelino Alfano non lo sa ?
( Giorgio Comerio )