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Il prete "border line" : Don Mazzi a Mazara del Vallo


( Il mio cantolibero - L. Battisti ) Per togliere l'audio premere il tasto con il quadratino.

Don Antonio Mazzi : da oggi cittadino di Mazara del Vallo

In una tiepida serata del 24 Agosto, tipica nottata siciliana, nel cortile del chiostro dei Gesuiti, Don Antonio Mazzi ha colto l'occasione per parlare ai Mazaresi, per presentare il suo ultimo libro "NON MOLLARE" e per ricevere la cittadinanza onoraria di Mazara del Vallo.

Figura mediaticamente molto nota, certamente con grandi doti non solo umane ma anche artistiche, ha "calcato" un immaginario sipario con piacevole e consumata disinvoltura.

Ha alternato aneddoti personali - delle sue primissime esperienze scolastiche da affamato discolo veronese - a quelle dei suoi ragazzi difficili di oggi.
La storia della sua vita é nota, le opere della sua associaione Exodus altrettanto, tutti i problemi che certamente ha dovuto affrontare nelle sue giornate di battaglie, per lui si' sempre "border line", ovvero sul ciglio del nulla , non sono invece ancora pubbliche.

Don Mazzi utilizza, con grande capacità, tutti i mezzi di comunicazione per diffondere una sua idea di maggiore libertà, di maggiore consapevolezza dei genitori - e dei padri per primi - nel seguire lo sbocciare della gioventù nei loro figli.

Una visione complessa e profonda della gioventù "bruciata" che porta ad attuare delle terapie e delle metodologie di successo.
Ma non solo.

Anche pensieri sul come essere cittadini e non solo alla ricerca di una cittadinanza, sul come gustare la tenera notte e non tradirla con due pasticche, sul come lasciare la casa e la "mammma" con tre emme, ed affrontare il mondo esterno, magari con l'aiuto di un nuovo padre..
Il padre che, per ora, non c'é quasi mai..

Nelle sue innumerevoli strutture, ormai sparse per il mondo, ora opera un vero staff di specialisti, che, speriamo, sia in grado di proseguire , con la stessa determinazione e con la stessa lungimiranza, anche nel futuro, la sua missione, la sua visione..
Perché anche il "canto libero" di Don Mazzi avrà una sua fine, ed un Don Mazzi secondo non si vede ancora all'orizzonte..


24 Agosto 2015 - Mazara del Vallo
Don Mazzi ed il Sindaco di Mazara del Vallo, l'On. Nicolo' Cristaldi.

Ottanta cinque anni .. ma sempre all'avventura..

Nato nell'hinterland povero di una Verona ricca il 30 Novembre 1929, dopo una bocciatura per cattiva condotta in terza media ( che si ricorda ancora e che ancora non perdona al Preside ), con qualche problemino con la matematica ed i numeri in particolare, si é poi finalmente diplomato al liceo classico del Seminario vescovile di Verona nel 1950.
Si laurea in teologia e filosofia a Ferrara nel 1955.
Nella stessa città viene ordinato il 26 marzo 1956 nei Poveri Servi della Divina Provvidenza, fondati da San Giovanni Calabria a Verona nel 1907.

Tra il 1962 e il 1965 a Roma e Milano frequenta alcuni corsi di specializzazione di psicologia e psicopedagogia, quindi si trasferisce a Bologna dove studia psicoanalisi delle istituzioni presso la facoltà di pedagogia speciale con Andrea Canevaro.

A partire dal 1970 continua i suoi studi all'estero (Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Francia, Svizzera) compiendo degli stages in centri di riabilitazione per tossicodipendenti.
Nel 1980 fonda la Comunità Exodus per il recupero di ragazzi tossicodipendenti.
Pubblica "l'Agenda Tremenda", un diario scolastico, che ora si chiama:"Tremenda voglia di vivere."

Dagli anni novanta comincia a partecipare come ospite ad alcuni programmi televisivi italiani, in particolar modo a "Domenica In."

Ha ricevuto tre lauree honoris causa in pedagogia, rilasciate dall'Università di Palermo nel 1994, dall'Università di Lecce nel 1996 e dall'ateneo di Macerata nel 2004.

Collabora inoltre con molte testate giornalistiche e televisive, religiose e non.

In un'intervista pubblicata su youtube il 15 marzo 2014, don Mazzi afferma:
"Berlusconi è stato perseguitato dalla magistratura.
È ora che la magistratura faccia un bell'esame di coscienza su quello che ha fatto.
La magistratura ha giocato sull'uomo... è un peccato imperdonabile.
Berlusconi lo perdonerei, ma non l'ho mai giudicato".

La sua creatura é la Comunità Exodus che nasce all'inizio degli anni ottanta, con le prime comunità itineranti: le carovane.

L'idea prese ispirazione da un'iniziativa americana con ragazzi provenienti dalle carceri minorili, che decisero di ricostruire l'avventura migratoria verso l'Ovest e, come “terapia”, ripercorrere con i carri il lungo viaggio, una volta percorso dai pionieri attraverso gli Stati Uniti.

Don Antonio Mazzi riprese il progetto e nel 1985 partì la prima carovana Exodus.

Nel 1986 vennero aperte le prime comunità stabili oltre alla sede di coordinamento di Milano:
a Verona, Vicenza, Bormio e Iglesias.

Nel 1996 il Progetto Exodus si è trasformato in un ente autonomo che prende il nome di Fondazione Exodus.

Dagli anni 2000, nuovi progetti sono stati sviluppati non solo in Italia ma anche all'estero, ad esempio in Madagascar, Patagonia, Bolivia ed in Honduras.

Al fine di perseguire i suoi scopi la Fondazione ha optato per i seguenti strumenti educativi:
lavoro, sport, teatro, musica e volontariato.

La Fondazione Exodus, gestisce oggi direttamente 26 comunità e/o centri sul territorio nazionale.
Oltre alle già citate strutture operanti all'estero, esistono legami stabili con altre realtà partner in Ucraina ed in Brasile.

( Giorgio Comerio )


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