Milano
Il vicepremier, Luigi Di Maio, critica il gruppo Repubblica e L'Espresso e scoppia la polemica, ovviamente.
''Per fortuna'', ha detto l'esponente pentastellato durante una diretta Facebook,
Immediate le proteste dal mondo dell'informazione di sinistra e anche da parte dell'opposizione.
Solidarietà alle testate attaccate da Di Maio è arrivata dalla Federazione nazionale della Stampa italiana:
Di Maio, invece, ha messo proprio il dito nella piaga della sedicente informazione italiana:
La democrazia di cui tanto costoro si vantano, prevede anche la libertà di non comprare giornali e
settimanali giudicati macchine del fango.
E' la libertà, bellezza!
''ci siamo vaccinati anni fa dalle bufale, dalle fake news dei giornali e si stanno vaccinando
anche tanti altri cittadini tanto è vero che stanno morendo parecchi giornali tra cui quelli del gruppo
l'Espresso che, mi dispiace per i lavoratori, stanno addirittura avviando dei processi di esuberi
al loro interno perché nessuno li legge più perché ogni giorno passano il tempo ad alterare la realtà''.
''Auspicare la morte dei giornali non è degno di chi guida un Paese di solide tradizioni democratiche come è l'Italia,
ma è tipico delle dittature'', hanno affermato in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale
e presidente della Fnsi.
schierata con Pd e i suoi sodali, ''democratica'' insenso Clintoniano e odiatrice di Trump, filo Ue al
punto d'essere arrivata a difendere perfino l'alcolista Juncker, inginocchiata davanti al vertice della Bce,
della bancocrazia che comanda nella Ue, non dovrebbe lamentarsi del crollo catastrofico delle vendite.
Redazione