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ref:topbtw-1482.html/ 13 Dicembre 2018/A


Moscovici: disoccupato SI / disoccupato NO..

MOSCOVICI ''TIENE FAMIGLIA'' E TRA POCHI MESI SARA' DISOCCUPATO:
CHI PIU' DEL (DA LUI) SALVATO MACRON POTRA' AIUTARLO?


Bruxelles

Per tentare di soddisfare le rivendicazioni dei gilet gialli e provare a porre fine alla loro protesta, Macron è stato costretto, pena una vera "rivoluzione" di piazza in tutta la Francia, a tagliare le tasse sui carburanti che aveva deciso e varare un grande piano di aiuti finanziari in soccorso dei francesi poveri.

Con questo, "la Francia aumenterà il rapporto tra deficit e Pil al 3,5 per cento.
L'Italia puo' approfittare delle ultime decisioni del presidente francese Emmanuel Macron in politica economica per giustificare il proprio disavanzo nella disputa con la Commissione europea sulla legge di stabilità per il 2019".

E' quanto sostiene il quotidiano tedesco "Sueddeutsche Zeitung", secondo cui, a seguito degli ultimi sviluppi in Francia, il governo italiano ha acquisito "una migliore posizione negoziale" nel confronto con l'Ue sulla legge di bilancio.

E', dunque, particolarmente significativo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla Camera dei deputati.

In particolare, il capo del governo italiano ha affermato che, al suo incontro di oggi con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sulla legge di stabilità, non si presenterà con un "libro dei sogni", ma con "le riforme che i cittadini italiani chiedono con assoluta urgenza" all'esecutivo.

"Siamo la barriera contro la violenza della piazza", ha evidenziato Conte, alludendo agli scontri tra gilet gialli e forze dell'ordine a Parigi come altrove in Francia.

Uno scenario che potrebbe replicarsi in Italia, pare essere sottinteso alle affermazioni del presidente del Consiglio Conte, qualora l'Ue richiedesse una sostanziale modifica della legge di stabilità pur di non avviare la procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti dell'Italia, richiesta dalla Commissione europea, conclude il quotdiano tedesco.

Ma la vera questione al centro dello scontro sono le "regole della Ue" sul disavanzo.
O valgono per tutti o non devono valere per nessuno.
E invece, pare non sia così.

"Il superamento da parte della Francia della soglia del 3 per cento nel rapporto deficit-Pil per il 2019 dovra' essere limitato, temporaneo ed eccezionale".

E' quanto affermato dal commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in un'intervista rilasciata a "Le Parisen" e ripresa da "Les Echos".

Moscovici ha definito "indispensabili" le misure annunciate dal presidente Emmanuel Macron lunedi' sera per calmare la protesta dei gilet gialli.

Il costo dei provvedimenti dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 miliardi di euro, una cifra che, secondo le stime, porterebbe il deficit francese al 3,5 per cento del Pil, ha dovuto ammettere.

"La situazione sarà seguita con molta attenzione dalla Commissione europea", ha poi aggiunto l'ex ministro dell'Economia francese Moscovici.

"Les Echos" nota che questa "mansuetudine" mostrata nei confronti di Macron e quindi della Francia susciterà la collera dell'Italia, richiamata all'ordine per aver previsto un deficit al 2,4 per cento per il prossimo anno.

Tuttavia, Moscovici rifiuta ogni accusa di "indulgenza" nei confronti di Parigi.

"Sono le nostre regole, nient'altro che le nostre regole.

Non facciamo come se ci fosse da un lato una severità eccessiva e dell'altro non so quale lassismo", ha detto il commissario europeo, ricordando che il debito italiano è sotto osservazione da diversi anni.

Ma proprio le regole che Moscovici invoca dicono con chiarezza e senza possibilità di interpretazione che è vietato per ogni stato della Ue superare in un solo anno il limite del 3,5% debito-Pil.

Esattamente quello che viceversa la Francia farà e non solo, che ha sempre fatto da 15 anni a questa parte.

Mai, nella sua storia, la Francia ha rispettato il limite del rapprto debito-Pil al 3% annuo.

Addirittura, ha superato per anni il 4,5%.

Alla luce di questa clamorsa disparità di trattamento da parte tra Francia e Italia del commissario Ue Moscovici, il vice premier Salvini ha dichiarato:
"Sono assolutamente fiducioso del fatto che a Bruxelles prevalga il buon senso, anche alla luce delle dichiarazioni di qualche commissario europeo che dice che la Francia può fare come gli pare e l'Italia è sotto attenzione.

Inizio a essere stufo dei due pesi e due misure, non si capisce perchè qualcuno può infrangere le regole e per l'Italia c'è la lente di ingrandimento sullo 0,0.

Se c'è un pregiudizio sull'Italia mentre con altri si chiudono occhi e orecchie la musica cambia".

Al riguardo della presa di posizione di Moscovici apertamente benevola nei confronti della Francia e specialmente di Macron, viene fatto notare, in ambienti finanziari di Parigi, che Moscovici tra pochi mesi sarà disoccupato e in ogni caso è noto che nessuna forza politica francese lo candiderà al Parlamento europeo, quindi dovrà trovarsi un'occupazione in Francia.

Chi più dell'amico - e salvato - Macron potrà offrirgliela?

( Redazione Milano )


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