Berlino
Il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer ha proposto un riordino della legge in materia di rimpatri.
Il disegno di legge è trapelato dalle colonne del settimanale tedesco ''der Spiegel'' e del il quotidiano ''Die Zeit''.
Tra i punti piu' importanti risalta lo stop alla ''tolleranza'' in quanto si prevede una stretta
sui motivi umanitari che permettono agli stranieri di non tornare nel proprio paese d'origine.
In attesa di essere rimpatriati, gli immigrati dovrebbero alloggiare nelle prigioni;
Infine, si prevede il divieto di rendere nota la data di espulsione agli interessati dal provvedimento,
per evitare (come risulta dai dati del ministero dell'Interno) che questi fuggano prima che avvenga.
''Die Zeit'' riporta alcuni numeri del fenomeno migratorio in Germania:
Per evitare situazioni simili, Seehofer ha proposto l'istituzione di una condizione di ''detenzione prolungata''
per chi, evitando ad esempio di presentare i documenti richiesti, si rifiuta di collaborare.
Il disegno di legge è gia' stato duramente criticato dall'Spd e alcune misure sono gia' state ammorbidite.
Tra le osservazioni di associazioni umanitarie come Pro Asyl vi e' il fatto
che inasprire le misure di detenzione preventiva non porti automaticamente a una riduzione del numero di rimpatri.
( Redazione Milano )
il divieto in questo senso del diritto comunitario verrebbe aggirato a causa dello stato di emergenza,
che si concluderebbe comunque entro giugno 2022.
nel 2018, a fronte di 26.114 rimpatri avvenuti, circa 31.000 tentativi sono falliti, di questi almeno
8.000 a causa della resistenza delle persone colpite dal provvedimento.