Un bellissimo spaccato della grande guerra del '15-'18, un vicenda narrata su quel confine fra Italia ed Austria, che non si vede ma c'è, sui monti
del Trentino, fra i prati bianchi di stelle alpine.
"Il confine è una cosa che non si vede ma c'è.
Non l'ha inventato Dio, l'hanno inventato gli uomini.."
Ma su quel confine si snodano le trincee, si scontrano i due eserciti, sul quel confine, nei campi minati, sotto le raffiche delle mitragliatrici, moriranno
due generazioni.
Protagonisti assoluti Marta Comerio in una avvincente e commuovente Rosa Anna Obermaier e, simmetricamente splendido nella sua divisa da sottotenente
del Regio Esercito Italiano, Tommaso Banfi, un Pietro Rampi che ci accompagna dalla trincea alla panchina di Trecate.
E la vicenda si snoda fra il racconto di Pietro Rampi, il soldato italiano, con il ricordo del fratello Luigi nel petto; Luigi il
cappellano militare morto al fronte, ed il
racconto di Rosa Anna Obermaier la bambina austriaca.
Rosa Anna che assiste allo scorrere del tempo della guerra e del tempo delle battaglie, in attesa di un papà che non tornerà mai, sola con
la sua mamma, le sue paure, i suoi lupi in divisa.
La recitazione, il gioco delle luci e la colonna sonora danno un ritmo dolce alla narrazione, ad un testo di Anna Maini non privo di spunti
poetici gradevolmente sorprendenti.
Le scene ed i costumi di Linda Riccardi sono essenziali ed aderenti alla realtà dell'epoca, la regia di Stefano de Luca ci accompagna verso il
finale della guerra, e della vicenda vera, verso un lieto fine ambientato nell'anno 1923.. all'incirca.
Perché la vita di Pietro Rampi e di Rosa Anna, alla fine, si intrecceranno indissolubilmente, per un strano caso del tempo, a Trecate, in Piemonte.
La regia di De Luca, pulita e lineare, si avvale di quadri scenici simmetrici, in alternanza, di breve durata che, come tasselli di un mosaico,
conducono lo spettatore prima nella trincea, poi nella casa di Rosa Anna, e poi al confine di due mondi di quelle stelle che ti terranno per mano.
Dei due mondi che comunque vivono sotto lo stesso cielo freddo delle montagne, a fianco degli identici campi di bianche rose alpine..
Stelle che alla fine si terranno per mano, ed uniranno i morti ed i vivi, gli amici ed i nemici, il padre e la figlia, allora, come oggi, come domani.
Avvenimenti di nuovo mondo temporale, dove tutta l’improbabilità diventerà possibile, dove la sfera di cristallo ti mostrerà il tuo probabile
vero prossimo futuro.
Perché Pietro e Rosa Anna ci ricordano che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un'ostinata persistente illusione.
"Per una Stella" ha debuttato il 15 Giugno a Parabiago, e poi é andato in scena il 25 Ottobre al teatro della Villa Reale, il 4 Novembre al
teatro sociale di Como ed infine al Teatro Comunale
di Trecate, dove le vite di Rosa Anna Obermaier e di Pietro Rampi di sono incontrate.
Ed ora, con le sue piccole chicche di fantastico surrelismo, é in scena a Milano al Teatro dell'Elfo - Puccini in Corso Buenos Aires, fino al 6 Dicembre.
Ultima replica il 6 Dicembre sempre al Teatro dell'Elfo-Puccini di Milano, ed ecco il programma della Compagnia:
16 Gennaio Teatro Oreno di Vimercate ( Brianza)
5 Febraio, Barberino del Mugello
1 -3 Marzo al teatro India di Roma.
Un testo di Anna Maini tratto da una vera vicenda.
Progetto di Marta Galli, Anna Maini e Roberto Rampi.
Patrocinio del:
Per maggiori informazionin basta cliccare nella sezione spettacoli di : www.artevoxteatro.it
In scena nella sala Fassbinder del Teatro Elfo di Milano - Corso Bueonos Aires 33 - dal giorno 1 al giorno 6 Dicembre spettacolo serale alle 21.30
Martedi', Sabato e Domenica anche lo spettacolo pomeridiano alle 16.30
Testo di Anna Maini
Attori; Tommaso Banfi e Marta Comerio.
Regia di Stefano de Lica.
Scena e costumi di Linda Riccardi
Prodotto in collaborazione con LupusAgnus
Museo Storico del Trentino
Museo Centrale del Risorgimento di Roma
Per il link diretto, premere il pulsante
( GiCo )