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Mestre -
Dopo l’obbligo della fattura elettronica avvenuta dal 1° gennaio 2019, ecco che arriva
anche la trasmissione telematica dei corrispettivi.
In realtà la memorizzazione e la relativa trasmissione telematica dei corrispettivi è stata introdotta già dal 2015 e
prevedeva alcuni step:
•dal 1° luglio 2018 obbligatoria in riferimento alle cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere
utilizzati come carburanti per motori
•dal 1° luglio 2019 obbligatoria per coloro cha hanno un volume d’affari superiore a € 400.000
•dal 1° gennaio 2020 sarà obbligatoria per tutti.
Per venire incontro alle spese sostenute da quei contribuenti che dovranno cambiare/installare/adeguare ciascun
registratore di cassa, lo Stato riconosce un contributo pari al 50% della spesa,
con un massimo di € 250,00 nel caso di un nuovo registratore o € 50 nel caso di adattamento del vecchio registratore.
Coloro che hanno più apparecchi potranno quindi fruire di un credito d’imposta che si cumula.
L’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi comporterà due importanti conseguenze:
•scomparirà la ricevuta fiscale quale titolo valido di certificazione dei corrispettivi;
•risulterà obbligatorio emettere “scontrino telematico” (cioè emesso con l’utilizzo di un Registratore di cassa Telematico) o
in alternativa, fattura (elettronica), negli stessi termini in cui va effettuata la certificazione del corrispettivo.
Tuttavia, vi è anche da segnalare che la norma rimanda ad un successivo Provvedimento, che ad oggi non
è ancora stato emanato, che dovrebbe definire gli eventuali esoneri che possono essere concessi per tipologia
di attività svolta ed anche per area geografica (tenendo in considerazione le difficoltà in cui possono incorrere i soggetti
che operano in zone con poca copertura internet).
Siamo fiduciosi che in tale sede ci si ricordi anche delle imprese minori (regime forfettario/minimi), diversamente
lo scontrino elettronico andrà ad interessare anche questi ultimi soggetti.