Tempi bui per la successione del già contestatissimo Juncker a capo della commissione UE.
Non solo una soluzione e molto al di là dall'esistere, anche il candidato principale del momento anzichè mediare
per provare ad essere eletto, sbraita contro tutto e tutti.
Il candidato del Partito popolare europeo (Ppe) alla presidenza, Manfred Weber, ha aspramente criticato il
''comportamento distruttivo''
di quanti si oppongono alla sua successione a Jean-Claude Juncker alla guida dell'esecutivo dell'UE.
In un suo contributo pubblicato sul quotidiano tedesco ''Die Welt'', Weber afferma che, al Consiglio europeo
tenuto a Bruxelles il 20 e 21 giugno scorso,
''è stato sepolto il principio dei candidati di punta''
sostenuto dalla Germania per la nomina del presidente della Commissione europea.
''Finora hanno prevalso quanti si comportano in maniera distruttiva e intendono evitare qualcosa'',
ha aggiunto Weber.
Per il settimanale tedesco ''Die Zeit'', si tratta di una critica indiretta al presidente francese Emmanuel Macron,
deciso avversario del sistema dei candidati di punta e contrario alla nomina di Weber alla presidenza
della Commissione europea.
Se il principio dei candidati di punta venisse trascurato, avverte Weber, il risultato delle elezioni
europee del 23-26 maggio scorso diventerebbe ''irrilevante''.
(Redazione Berlino)