ref:topbtw-1704.html/ 22 Luglio 2019/A
Milano -
"Squeezare".. ed il rilancio al prezzo più alto...
"E se non trasformate i vostri NO in tanti SI andiamo a votare.."
Ecco che Salvini "squeeza" i 5 Stelle che, alla fine, devono solo cedere.
La mano del poker è sua, ed il rilancio continuo manda in paranoia gli avversari..
Perché le analisi dei numeri sono impietose..
Ma non solo..
Ecco cosa è rimasto sul tavolo verde..
Il Parlamento "trasformato" dai 5 stelle sarà una "eclatante" sorpresa..
L'ultima competizione elettorale, ha sancito l'imponente vittoria del partito di Matteo Salvini,
la sconfitta dei pentastellati, con un leggero progesso dei dem (rispetto alle Politiche del 2018),
un arretramento importante di Forza Italia e l'avanzata di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.
Perciò, gli ultimi esiti (soprattutto a livello regionale), la riduzione dei parlamentari e la legge elettorale
in vigore (il "Rosatellum") mostrano un futuro Parlamento completamente trasformato.
O comunque molto diverso.
Chi paga davvero le conseguenze di questo cambiamento sono soprattutto i pentastellati, tra i più accaniti
sostenitori di questi tagli.
Il M5S, infatti, passerebbe al Senato da 111 senatori a 28 ed alla Camera da 227 deputati a 54.
Contenuta ma sempre importante anche la contrazione di seggi del Pd e dei loro alleati
(40 senatori contro 69 e 78 deputati contro 119).
Per i 5 stelle si passa da 111 senatori a 28 e da 227 deputati a 54..
Una perdita di potere politico enorme.. a tutto vantaggio della Lega.
Ma poi vi è un'altro problema:
il doppio mandato.
Se Luigi Di Maio non cambia la regoletta aurea di Beppe Grillo, avendo iniziato la sua carriera parlamentare
nell'anno 2013 non potrebbe più candidarsi..
Ma quando mai ? Sarà mai disposto a mollare tutto, inclusi i due Ministeri, ad un probabile Alessandro Di Battista ?
Allora ecco il poker si trasforma nella.. mosca cieca !
Ed ecco che, pur con qualche malumore, dopo aver già perso la piazza di Torino con due sconfitte a tutto vantaggio
di Milano, e dopo aver cambiato parere sul restare NO/restare SI in Europa, non ha altra possibilità che
seguire Salvini nei suoi rilanci..
Perché, per Luigi di Maio, abbandonare il tavolo da gioco significa solo nuove elezioni e la sua fine politica.
( Redazione )