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ref:topbtw-1705.html/ 23 Luglio 2019/A



" Mosca e "

Vlad the immortal..


Idolatrato dai sovranisti di tutto il mondo, uniti nelle fantasticherie nazistoidi di un mondo intruppato dietro ad una ritrovata tradizione neo-völkisch e sanificato dalla presenza di allogeni contaminanti, il compagno Vladimir Vladimirovi? Putin, in arte "zar", è assurto ormai ad icona pop della metafisica nazionalpopulista consacrata al Führerprinzip, massimamente venerato nel pantheon profano del nazileghismo.

Di fatto, è un personaggio dai tratti mitologici, sapientemente costruiti tramite un imbarazzante culto della personalità (come si conviene ad ogni dittatore travestito da antico romano), che trascende la realtà per farsi mitopoiesi, e con risultati peraltro grotteschi...

E che peraltro si presta ad ogni presa per il culo possibile, da parte di chi è immune a cotanto fascino marziale.

La verità è che lo zar Putin è soprattutto un brand commerciale, con un discreto ritorno politico tra gli affezionati cultori del genere nazi-fetish a prevalenza omoerotica, nel diafano machismo asessuato di una figura dai contorni quasi impersonali, nella glabra glacialità dello stesso, da alieno infiltrato con sembianze umanoidi...

O tanto da rasentare inquietanti somiglianze con l'immaginario vampirico di celebri serie come "The Strain" (vedasi Mr. Quinlan), o con perfidi villain come Eli Damaskinos in "Blade II".

A questo punto ci si chiede se non si tratti davvero di una sorta di ibrido surgelato in soluzione criogenica, custodito nei sotterranei del KGB e clonato a ripetizione su matrice genetica.
Sai?!? 'Na roba 'virale' tipo the agent Smith...



Ovvero un cyborg corazzato in grado di viaggiare a ritroso nel tempo...
il soviet terminator delle glorie perdute.

Che sia vampiro, alieno, o androide, il compagno Vlad è in realtà un immortale.

Come il Conte di Saint-Germain...
Nicolas Flamel...

Aasvero l'ebreo errante...
l'ombra di Vladimir Vladimirovi? aleggia su di noi, aggirandosi nel nostro mondo da almeno mezzo millennio, anche se le tracce si perdono invero nella notte dei tempi.

Narra la leggenda che lo stesso Leonardo da Vinci si sia ispirato ad uno dei suoi molti avatar, il Giocondo, onde cercare di catturarne l'enigmatico sorriso nell'imperscrutabilità dei lineamenti...



Ma tracce della sua presenza si trovano un po' in tutte le epoche per ogni dove in Europa, fino a tempi più recenti...

Dal generale Athanasios (Thanassoulas) Valtinos, eroe della guerra di indipendenza greca...

Fino al più tenebroso agente bolscevico Mordechai Blinchikov...

Vlad l'Immortale è eterno e cammina in mezzo a noi.

Basta stargli alla larga..


( Sendivogius )


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