La crisi che sta attraversando il mondo industrializzato e che affonda le proprie radici in tempi, tutto sommato non biblici, non è stata causata da eventi più o meno naturali come prosciugamento dei pozzi petroliferi, quindi diminuzione dell'energia disponibile, invasione di cavallette, quindi diminuzione delle risorse alimentari, guerre mondiali, quindi morte e devastazione, attacco alieno, quindi mobilitazione militare contro l'invasore.

La crisi che sta spingendo verso livelli di povertà e quasi povertà milioni di persone è stata causata da uomini in carne, ossa e codice fiscale i quali continuano ad occupare meglio e più di prima i posti di comando e controllo, preparandosi a continuare l'opera distruttiva (per gli altri) e di arricchimento (per loro) e che hanno in modo iniquo, volgare e per certi versi incredibile perpetrato per decenni ai danni dei popoli colpevoli (quando è stato possibile) di votarli ed affidare a questi ceffi il proprio presente ed il proprio futuro.

Se alla base del tentativo di entrare in politica ci fosse un sentimento di servizio verso la comunità da amministrare e rappresentare, non si spiegherebbe il motivo per il quale i suddetti ceffi siano disposti a spendere cifre enormi, per altro, colmo della beffa, a carico di chi poi sarà regolarmente beffato.

Sfortunatamente ogni popolo, ogni comunità, ha la ineludibile necessità di avere una guida, la cosa incomprensibile è che le precedenti esperienze non siano riuscite ad indurre i popoli o comunità di cui avanti a cambiare sistema, almeno fino a quando una specie di democrazia faccia ancora parte delle possibilità loro offerte.

Inoltre gli intrallazzi, i furti e le ruberie hanno subito un aumento esponenziale nelle cifre e nei contenuti.
Se un banale "tesoriere" di partito è in condizione di appropriarsi di cifre spaventose e senza (dicono loro) che nessuno si sia accorto di nulla, figurarsi il livello e le proporzioni delle appropriazioni dirette ed indirette effettuate da chi detiene le leve operative delle disponibilità finanziarie.

Quei pochi, pochissimi spinti da sentimenti di servizio, posto che questa razza non sia estinta, non possono probabilmente fare altro che adeguarsi alla fattispecie, per altro contagiosa, a fronte di un loro inevitabile annientamento.

Come possono essere oggi classificate le principali sciagure che attanagliano tutti ( quasi tutti ) ?
Naturalmente il ricco non esisterebbe se non esistesse il povero, così come il bianco non potrebbe esistere senza il nero.

Il punto sta nella forbice tra le categorie, assolutamente intollerabile, accettabile tra i colori ma non tra gli esseri umani.

La forzata rinuncia a tenori di vita prima abbastanza vivibili ed oggi ricondotti ai livelli di secoli prima, passata per la necessità di tenere comportamenti austeri adeguati ad un momento da superare e che invece, mantenendo lo status-quo, non potrà mai e ormai essere superato.
A meno di sconvolgimenti epocali.

Per quale diavolo di motivo i popoli dovrebbero rinunciare all'arte, al buon cibo, alle vacanze, a due cellulari, agli spettacoli, all'acquisto di abiti e così di seguito in presenza di quella che si dovrebbe definire evoluzione e costante miglioramento delle condizioni di vita, in tutti i sensi?
Mentre tutto ciò è appannaggio di pochi? Naturalmente con le dovute proporzioni?

Se la pressione fiscale, inevitabile per la riduzione ed il controllo del debito pubblico, creato e consolidato dai ceffi di cui avanti, fosse ridotta almeno del 50% non si avrebbe una significativa riduzione dell'evasione fiscale?

Se ci fosse una maggiore disponibilità di denaro per le aziende e per i cittadini non si riavvierebbero i consumi? ( citazione banale).

Se una parte consistente delle spese infernali ed annuali per gli armamenti, dopo poco tempo obsoleti e quindi riproducibili, fossero impiegate per un supporto locale e serio alle popolazioni del terzo mondo non si ridurrebbe la migrazione dei popoli, che sarà sempre di più consistente ed inarrestabile?

Se chi osasse "rubare" alla comunità subisse un processo per direttissima ed una condanna all'ergastolo, uniformandone le azioni alla strage e all'assassinio e senza possibilità di appello, prevedendo esclusivamente, se del caso, una revisione del relativo processo, non scomparirebbero le ruberie e le malversazioni?

Se gli emolumenti dei rappresentanti del popolo fossero ricondotti a livelli normali non ci sarebbe una minore corsa all'elezione e non si rientrerebbe in quello spirito di servizio ( mettere la propria opera a disposizione di altri, avendone la capacità e a fronte di una retribuzione semplicemente adeguata) auspicabile?

Se il numero dei rappresentanti del popolo fossero ricondotti a due elementi per ogni Provincia e un senatore per ogni Regione, non si ridurrebbe automaticamente il numero stratosferico di c.d. onorevoli che lavorano per non più di qualche giorno al mese?

Se si azzerasse totalmente e sotto ogni forma il contributo finanziario ai partiti, i componenti scelti dal popolo non ritornerebbero alle antiche e tradizionali "vetrine" nelle piazze, pressoché gratuite e senza le intollerabili convention a spese degli altri, pure utilizzando meglio e di più le possibilità offerte dal Web?

Se le quasi 630.000(!?) auto blu fossero concesse soltanto alle quattro più alte cariche dello Stato non si eviterebbe di spendere cifre assurde e inutili, in quanto sembra evidente che tutta la pletora di ceffi che fa uso proprio ed improprio di auto blu, sia in grado di permettersi un'auto, senza che sia obbligatoriamente una BMW, un'Audi ma un'auto italiana?

Se si evitassero le scorte, del tutto inutili in caso di agguati come si è purtroppo constatato, ma utilizzate per scopi diversi dalla sicurezza, non si impiegherebbero meglio gli agenti addetti e sacrificabili?

Se si evitasse l'abitudine ai subappalti non si eviterebbe l'infiltrazione mafiosa e le aziende vincitrici delle gare non potrebbero organizzarsi totalmente al loro interno?

Se si impedisse alle banche di operare pure come banche d'affari non si eviterebbe che le medesime possano effettuare operazioni spericolate a danno dei clienti e della comunità, avendo continuamente la necessità di essere salvate ed usate come spauracchio, pure considerando che la nota crisi americana del '29 fu causata proprio da questa commistione?

Se si prevedesse, nei processi, l'eliminazione dell'accusa e della difesa che rappresentano inevitabilmente situazioni contrastanti cercando di accreditare, in buona o mala fede, la posizione positiva o negativa degli imputati falsando spesso la realtà e si affidasse l'esito ad una commissione giudicante superpartes che deliberasse a maggioranza, senza prevedere un secondo grado ma soltanto l'eventuale ricorso in Cassazione per le revisione di eventuali errori procedurali, non si arriverebbe a conclusioni processuali più rapide ed attinenti al vero?

Perché esiste la disoccupazione selvaggia?
In effetti sembrerebbe una contraddizione in termini:
le aziende, commerciali, industriali, agricole, grandi, medie e piccole sono costituite dalla proprietà imprenditoriale e da chi, con varie mansioni retribuite, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi.

Se la proprietà intende produrre deve necessariamente utilizzare del personale dipendente adeguato, sempre all'interno della giusta concorrenza cercherà di scegliere gli elementi migliori.
L'elemento che in parte maggiore ha contribuito e contribuisce al sempre minore utilizzo del personale umano è la presenza sempre più ingombrante delle macchine, in grado ormai di fare il lavoro di centinaia o migliaia di elementi.
Quindi il massimo supporto, sotto ogni profilo, deve essere dato alle imprese medio piccole le quali, oltre a costituire l'ossatura della società, sono passibili di implementazione costante e hanno l'ineluttabile necessità di utilizzare quasi esclusivamente personale umano.

Ogni Stato, ogni Nazione ha delle caratteristiche proprie che può far valere, oltre che al suo interno nei confronti degli altri.
Per quale diavolo di motivo deve subire imposizioni da Stati più forti e adeguare il proprio operato a regole spesso impersonali e generalizzate i cui contenuti sono quasi sempre contrari ai propri interessi.

A cosa diavolo serve una moneta unica senza il supporto operativo concreto della Banca Centrale Europea?
Per quale diavolo di motivo una Nazione, secondo proprie strategie accettabili o meno, non dovrebbe essere in condizione di svalutare la propria moneta anche per incentivare le relazioni commerciali con gli altri Stati?

Per quale diavolo di motivo, ormai che il danno gravissimo è fatto, non si dovrebbero spalmare su molti più anni i pagamenti degli interessi derivanti dal debito pubblico e, secondo politiche diverse, fare a meno definitivamente del ricorso al "mercato" quasi sempre costituzionalmente speculativo, per fronteggiare un debito pubblico prevalentemente costituito da elementi formati dalla malversazione continuata contro gli interessi della comunità.

Non dovrebbero essere la scuola e la ricerca le assolute priorità di uno Stato degno di questo nome?

Qualunque ipotesi sbandierata dalla politica europea, all'interno sempre di interessi faziosi e mai comunitari, in relazione a politiche di rilancio, che non significano nulla perdurando le condizioni attuali, sarebbero delle inutili fughe in avanti che, di fatto, non risolverebbero la situazione attuale e prevedibile sul medio - lungo periodo.

Naturalmente ogni ipotesi, più o meno utopistica, deve fare i conti con il fattore "U" dove U sta per umano.
Riusciranno i nostri eroi a tirare fuori una classe politica e dirigente di nuova e opportuna concezione?