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( I've a dream by R. Clayderman
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Mazara del Vallo " Vite Sospese"

Francesco Dario Cusumano, dell'Accademia del Teatro Biondo di Palermo diretto da Emma Dante,
Alessandro Burzotta, dell'Accademia del Teatro Antico di Siracusa (INDA), e Nico Gerbino, Danilo Marino e Virgilia Bello, della scuola di Teatro VitArte di Mazara del Vallo.
I ragazzi della Comunità: Francesco, Vito, Sandro, Giovanni, Sebastiano, Ivan.

Al Teatro Garibaldi, Martedi' 5 Dicembre..

Il 17 Settembre 2015, a Borgata Costiera, si era avuto un "assaggio" delle innegabili capacità e della grande determinazione di un gruppo di attori... quella sera tutti a piedi scalzi..

Per chi volesse rileggere la cronaca di quella splendida serata del 17 Settembre, basta cliccare: - "Sicilianitudine, Sogni e Riscatto e pure altro.."-

Fra questi attori assai speciali bisogna dare una speciale attenzione per alcuni di loro ancora giovani, e per altri non più giovanissimi..
Ovvero per Francesco, Vito, Sandro, Giovanni, Sebastiano, Ivan, ospiti della Associazione "Casa dei Giovani" di Mazara del Vallo.
Fondata da Padre Salvatore lo Bue, l'associazione é attiva sia a Mazara del Vallo che a Bagheria, Matera, Castelvetrano, Bari..

Forti della prima esperienza, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Mazara del Vallo, ecco che il programma delle letture, con testi di Italo Calvino, Pirandello, Ficarra e Picone.. é stato messo in scena al Teatro Garibaldi.

La performance é stata ben amalgamata dall'indefesso impegno di Caterina Mangiaracina - e consorte - che hanno voluto mettere in evidenza "ombre e luci" di questi loro novelli attori.


Il Cuore pulsante: Alba de Giorgio - Caterina Mangiaracina - Luigi Cirlincione - Mary Celestino

L'introduzione dello spettacolo, una sorta di presentazione e di profilo degli "ospiti" della Casa del Giovane, é stata affidata ad uno splendido cortometraggio del regista Salvino Martinciglio, realizzato su copione di Caterina Mangiaracina.

Il cortometraggio ha un suo un taglio semplice e netto da "reportage" televisivo, con inquadrature di primi piani, in interni, ci racconta dei pensieri, delle angoscie, delle speranze di chi ha iniziato e finito la sua vita con "le sostanze"..

Alcuni non hanno commesso atti criminali, altri, purtroppo, hanno commesso atti penalmente rilevanti, sono stati processati, incarcerati ed ora, a fine pena, sono in regime di "recupero" presso la Casa del Giovane.

In ognuno di loro vi é un lato oscuro, un lato d'ombre che la regia ha messo in evidenza con inquadrature di grande effetto: mani tatuate, interni con le fiamme di un caminetto alle spalle, ma vi é anche una fiammella di luce e di speranza.

Una fiammella che si é accesa quando il Giudice di Sorveglianza, per chi di loro ha avuto pene inferiori ai sei anni, ha deciso di affidarli alla struttura di Padre Lo Bue.

Una fiammella che Alba, Caterina, Luigi e Mary hanno deciso di custodire, di ravvivare giorno per giorno, di mantenere in vita perché, come dice un'ospite, " sono sulla strada della vita, e ci voglio restare.."

Il cortometraggio si avvale anche di un'ottima fotografia che, con delicatezza, porta lo spettatore a vivere il dramma della droga e della criminalità con la quale é comunque impregnata, e poi, lentamente, verso il momento della speranza e di una liberazione da quel "corteggiare la Morte".. che accompagna la vita di ogni drogato.

Perché, come dice uno di loro, "aspettando il domani, ricordiamoci che ogni giorno é già domani.."

Il cortometraggio verrà, assai probabilmente, proiettato nelle carceri e, magari, nelle aule scolastiche.


Alessando Burzotto, Francesco Cusumano e Danilo Marino

I due attori alle prese con un gradevole testo di Ficarra e Picone... , ma non solo, anche Danilo Marino con "La leggenda di Colapesce" nella sua versione siciliana...

Ricordiamo la novella di Ciàula e della luna, novella che, a mio parere, più ci rammenta la disperata solitudine di chi é nelle viscere della droga.

Perché la vera vita futura inizierà quando, uscendo dal portone del Baglio, improvvisamente gli attori vedranno la loro luna piena splendere fra le stelle di un cielo libero, e si ricorderanno di una serata di Settembre dell'anno 2015, quando Ciàula, uscendo dalla miniera di Taccia Caci, scopri' la luna.

E per la prima volta, dopo il tempo del buio e del peso sulle spalle, potranno respirare di nuovo l'aria fresca della sera, liberi, ancora da uomini, da uomini nuovi.

E guardando una magnifica notte, con un cielo stellato, ed un luna assopita, sentiranno scivolare, fra le loro dita, gli attimi della loro nuova vita.


La "Casa dei Giovani" fondata e diretta da Padre Salvatore Lo Bue dal 1983 si occupa in Sicilia, successivamente in Basilicata, di chi vive situazioni di disagio, inizialmente tossicodipendenti italiani e stranieri, attraverso le comunità terapeutiche, i centri di accoglienza, i beni confiscati alla mafia ed affidati all'associazione per eventuali reinserimenti lavorativi e poi delle persone vittime della tratta ed infine di bambini con problemi di maltrattamento, incuria familiare e abuso.

La "Casa dei Giovani" é presente Mazara dal 1987 per volere dell'allora amministrazione comunale, consapevole della numerosa presenza sul territorio di tossicodipendenti.

Nello specifico, attualmente, la Comunità terapeutica di Mazara del Vallo accoglie persone che liberamente hanno scelto di intraprendere un percorso terapeutico rivolgendosi ai nostri Centri di accoglienza, persone che hanno fatto richiesta durante la detenzione di usufruire delle misure alternative "legge 309/90" e che sono state conosciute direttamente in carcere per valutare la motivazione reale al cambiamento e per renderli consapevoli del programma che si svolge presso i nostri centri.

Gli operatori sono psicologi, psicoterapeuti, educatori professionali, assistenti sociali .

Per chi volesse avere maggiori informazioni basta cliccare: - " Casa dei Giovani.. e molto ancora "-

E ricordiamo che Mazara del Vallo, fino a pochi anni fa, aveva il più elevato numero di tossico-dipendenti in rapporto al numero dei suoi giovani abitanti..


( Giorgio Comerio )

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