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(Intillimani - El Pueblo Unido )
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Il Racconto della Domenica - 10 Gennaio 2016 -
"Il RISOLUTORE"

Cap. 2 " Le Pensioni "

Un problema gravissimo, amplificato negli ultimi anni, assorbiva in modo prevalente l'attenzione dei Governi di tutto il mondo:
la sempre crescente longevità dei propri cittadini dovuta ai migliorati sistemi di vita ed alle costanti scoperte scientifiche.

La notizia era indubbiamente eccezionalmente positiva, ma come tutte le cose belle aveva un rovescio, un bruttissimo rovescio :
La pensione!

La popolazione mondiale era costituita in prevalenza ( 78,8%) da ottuagenari che vivevano, anzi volevano vivere, come se invece dei 95 anni di media per ciascuno ne avessero avuti 30.

Volevano giocare a tennis ed al calcio a cinque, andavano (volevano andare) in discoteca, sniffavano cocaina, scopavano (avrebbero voluto) come conigli.

Questo stato di cose era ormai l'incubo dei vari ministri delle finanze che non sapevano più a che santo votarsi.
In particolare in Italia, il ministro delle finanze in carica (in Italia è sempre esistita una tradizione di ministri delle finanze uno più bravo dell'altro) aveva stabilito per decreto che ogni nuovo nato, appena dopo il battesimo, avrebbe dovuto prendere in carico i propri genitori ed i propri nonni ipotecando il 72% dei propri futuri guadagni a favore del ministero del Welfare.

L'associazione Telefono Azzurro, alla quale ormai erano iscritti i giovani dalla nascita fino ai 45 anni, si oppose al decreto e decise di scendere in piazza affidandone l'organizzazione ai Blak-blok ( ufficialmente ai no-global).

Dopo la devastazione totale delle principali città il ministro dovette dimettersi, il decreto fu revocato e tutto tornò come prima.
Ma la soluzione esisteva.

Fu proposta dal ministro titolare della delega per i servizi segreti ed unanimemente accettata a maggioranza assoluta:
Il ricorso al risolutore.

Si predispose una somma faraonica ( pari ad una finanziaria), si trovarono i fondi aumentando le tasse del 18% e se ne predispose il versamento, subordinato all'accettazione, su un conto cifrato UBS del risolutore.

Era una notte buia e tempestosa quando due emissari governativi vestiti di nero bussarono al portone del castello (un portone altissimo in quercia, rinforzato da inserti di ferro, ma con una strana caratteristica:
i battenti a forma di drago erano realizzati in leggerissimo cristallo) il motivo era semplice:
chi si trovava a bussare al portone inevitabilmente li frantumava ed il risolutore chiedeva invariabilmente un altissimo risarcimento asserendo trattarsi di pezzi d'antiquariato.

Erano invece costruiti in Cina, costavano due euro la coppia e venivano regolarmente rimpiazzati.
In effetti il risolutore era, almeno un po', venale.

Gli emissari, malgrado l'ora tarda, furono introdotti dal vecchio maggiordomo con il frac alla presenza del risolutore intento come al solito ad ascoltare estasiato un vecchio cd degli Intillimani - concerto per oboe e cetra n°71- sorseggiando un intruglio verdastro a base di menta, latte Nestlè, zenzero, infuso di cicoria, radice di mango, mortadella liofilizzata, formaggio pecorino sardo a scaglie e panna acida.
Ascoltò con attenzione la richiesta, era ormai l'alba ed una lama di luce penetrava attraverso una fessura dell'alto portale a sesto acuto, i grilli cinguettavano e gli uccellini frinivano (o viceversa, non so), ritenne fattibile e non impossibile la missione, valutò i termini dell'accordo finanziario, richiese, come sua abitudine, un anticipo del 99% della cifra pattuita, offrì agli esausti emissari una frugale colazione che si fece pagare (in nero) applicando la tariffa del Waldorf Astoria per le cene di gala, quindi li congedò.

C'era un certo trambusto nella piscina speciale, più di quello che si può presumere dalla coesistenza di 6 coccodrilli del Nilo e due squali tigre.

Sotto lo sguardo compiaciuto del risolutore il più grosso e feroce dei coccodrilli stava cercando di accoppiarsi con Gertrude, la femmina dei due squali, che per altro non sembrava insensibile alle sue attenzioni.

Il risolutore stava riflettendo su ciò che avrebbe potuto nascere da quell'insolita attività, un coccosqualo o un squaldrillo ?

Abbandonò comunque il pensiero e si accinse a riflettere su come avrebbe risolto il contratto governativo.

Accese la pipa derviscia, si sdraiò comodamente su una dormeuse da fachiro - lui ci stava comodo - inserì nel lettore il concerto n°24 per maracas e triccheballacche degli Intillimani e le note si diffusero immediatamente per tutto il castello e per il parco circostante.

Lui era come al solito estasiato ma gli uccelli che popolavano gli alberi del parco, dopo un rapido cinguettio di consulto, anticiparono la migrazione e si diressero tutti verso il nord.

Il risolutore, dall'attenta lettura del dossier riservato consegnatogli dai due emissari, rilevò che le categorie con il più alto tasso di sopravvivenza erano nell'ordine:
i paracadutisti, forse per la vita sportiva che avevano condotto, gli impiegati di banca ed i professori, forse perchè non avevano mai fatto un cazzo per tutta la vita e le guardie forestali, forse per aver vissuto all'aria aperta e a contatto della natura.

Un'altra categoria che sfiorava le percentuali precedenti era quella che gravitava nel mondo della moda:
stilisti, grandi sarti, top model.

I motivi della propria longevità erano forse da ricercarsi, anche se in controtendenza rispetto alle notizie catastrofiche sempre diffuse dalla classe medica, nell'uso smodato di alcol, fumo e droghe di tutti i tipi dei quali avevano fatto uso e abuso durante la loro vita.

Identificate quindi le categorie era necessario pianificarne, se non la totale eliminazione quanto meno un sensibile sfoltimento.
In questo il risolutore non aveva rivali.

I paracadutisti avevano tutti l'insana abitudine di riunirsi una volta l'anno per ricordare insieme i loro trascorsi militari, non c'erano limiti a chi la sparava più grossa !
Uno si era lanciato da 30.000 metri ed aveva aperto il paracadute a 10 metri dal suolo, un altro, a Beirut, si era lanciato attraverso il fuoco incrociato delle mitragliatrici e da solo aveva catturato un battaglione di Talebani e via discorrendo di cazzate simili.

Il risolutore assunse l'organizzazione del meeting da aver luogo per il mese successivo, noleggiò dal Governo Turco 15 Hercules ed invitò i parà ad effettuare tutti un lancio rievocativo da 3.000 metri.

La proposta fu accettata entusiasticamente dai mentecatti novantenni.
I paracadute furono forniti direttamente dal risolutore.
Non ci furono sopravvissuti.

Trattando la pianificazione relativa agli impiegati di banca ebbe qualche difficoltà, in funzione della nota riluttanza da parte di questi ultimi a qualunque esercizio fisico, mentale e quant'altro inerente e correlato, decise comunque che avrebbe potuto sfruttare a proprio vantaggio, secondo le tecniche della lotta giapponese, tali caratteristiche:
inviò a tutti una circolare a firma del Governatore della Banca d'Italia, con la quale si comunicava che, pena la sospensione della lauta pensione che percepivano, avrebbero dovuto riprendere immediato servizio.

Il 65% dei destinatari morì d'infarto, il rimanente 35% fuggì dall'Italia rinunciando alla pensione.
Il risultato era raggiunto.

Con i professori in effetti l'operazione risultò più semplice :
sfruttando, sempre con le tecniche della lotta giapponese, le debolezze che li costringevano a rimanere professori per tutta la vita, rompendo le scatole sempre al prossimo, organizzò una serie di conferenze, con l'intervento organizzato di tutti, da tenersi per sei ore al giorno nelle carceri di massima sicurezza dove erano rinchiusi gli ergastolani.
Il tema delle lezioni riguardava i commenti sulla ragion pura di Kant, la visione dei film L'incrociatore Potiomkin e Dies Irae, l'analisi della struttura artistica delle ceramiche etrusche ed amenità simili.

Dopo qualche giorno il 95% dei professori venne sgozzato sul posto.

Il rimanente 5% fu considerato ininfluente ai fini dei calcoli pensionistici.

Si può ben dire che con le guardie forestali il risolutore superò se stesso.
La categoria è costituita da gente dura, con il cervello fino e le scarpe grosse, data l'attinenza con i contadini, l'impresa non era facile.
Ma non per il risolutore.

Organizzò una convention delle guardie forestali da svolgersi in Sicilia, nelle radure vicine al vulcano Etna.
Si stabilì un grosso premio in denaro per il primo che avesse raggiunto un punto preciso tracciato sulle mappe, gli ultimi cento metri dovevano essere percorsi con una benda sugli occhi.
Sfortunatamente il punto tracciato sulle mappe corrispondeva con il cratere centrale del vulcano.
I lettori sono invitati ad immaginare la conclusione.

I grandi sarti, gli stilisti e le top model come dovevano essere, anche se parzialmente eliminati ?
Il risolutore aveva un debole per queste categorie, non si sa perchè, quindi decise di rimandarne la risoluzione ad altra data.
Certamente, prima o poi, la venalità avrebbe avuto il sopravvento sui sentimenti ed avrebbe trovato la soluzione.
Un giorno di maggio, erano le prime ore del mattino, i grilli e gli uccellini cinguettavano e frinivano nell'ordine (dopo tanti anni non sono mai riuscito a capirne la differenza ).
Il risolutore era sdraiato su un' amaca appesa tra due enormi baobab nel parco, sorseggiava beatamente un frullato di acciughe salate ed aringhe del Baltico con il latte ed un infuso di aglio.

Ascoltava, manco a dirsi, il concerto n°4 per arpa e violoncello ( indovinate di chi), gli animali del parco che avevano concluso il letargo invernale, dopo le prime note lo avevano ripreso immediatamente.

I due emissari del Governo Italiano, guardandosi bene questa volta dal toccare i battenti del portone, si fecero annunciare portando una nuova richiesta.

Un problema, anzi un fastidio, assillava gli abitanti delle città italiane:
i lavavetri.

Questi stazionavano ormai a frotte in tutti i semafori, pretendevano di rilavare i vetri delle auto precedentemente lavati pochi metri prima, si comportavano come i pirati durante l'abbordaggio.

Questo stato di cose provocava, come si può ben immaginare, notevoli fastidi.
Qualcuno, un po più schizzinoso, proprietario magari di una Porsche Cajenne, avendo subito il lavaggio del proprio parabrezza dopo il lavaggio di una, mettiamo Clio turbodiesel riteneva, a ragione, di doverlo cambiare.

Il contratto venne firmato, il solito acconto del 99% della cifra (enorme) concordata fu accreditato e versato presso il conto Mediolanum - la banca circolare - del risolutore.

Gli emissari declinarono gentilmente l'invito per una colazione di lavoro, il risolutore insistette ancora più gentilmente, gli emissari dovettero accettare.
Il conto fu pari a quello pagato allo Sheraton da Paris Hilton in occasione del suo ultimo compleanno.

Si accomiatarono riservandosi di non accettare mai più incarichi simili da parte del Governo.
Tra risarcimento dei battenti e colazioni di lavoro avevano ipotecato tutta la liquidazione.

Avvicinandosi il periodo delle vacanze, che per il risolutore costituiva un momento irrinunciabile che trascorreva di solito nel Tibet in compagnia di tutti i cd degli Intillimani, si accinse a risolvere la missione rapidamente.

Convinse le maggiori case automobilistiche a porre in vendita auto prive di parabrezza.
Le altre, con il parabrezza, erano state dotate di un pupazzo meccanico a forma di dobermann accucciato vicino al sedile di guida che si attivava ringhiando paurosamente allo sfioramento del cristallo anteriore.

Il 65% dei lavavetri morì d'infarto, il rimanente 35%, non informato dell'assenza dei parabrezza, rovesciò secchiate d'acqua addosso ai diversi guidatori e fu giustiziato sul posto a randellate, da questi ultimi, inferociti.

Anche questo obiettivo era stato raggiunto.
Il Governo in carica, anche se a caro prezzo aveva ottenuto i suoi scopi.
Il risolutore si apprestò a godersi la meritata vacanza.
Dopo, ritemprato, avrebbe certamente accettato e risolto altri importanti incarichi governativi.


( Eugenio Ardito )

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