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ref:topbtw-184.html/ 10 Gennaio 2016/A



(Radetzki March)

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"Il Grullismo"

La differenza che separa le bande di ragazzotti in eccesso testosteronico, che approfittando dei festeggiamenti di capodanno hanno pensato bene di movimentare le città del Nord Europa con un frottage di gruppo, dalla quiete tempestosa delle piazze italiane, consiste nel fatto che da noi la stragrande maggioranza degli energumeni, di pura razza oriunda, è ridotta ad impotente protuberanza fallica dei propri apparati digitali.

Pertanto, dalle nostre parti, l'exploit delle molestie sessuali non è circoscritto ad una sola notte dell'anno, ma è esibizione ricorrente di una pratica sessista, che non conosce riposo e che viene consumata con gusto reiterato nell'anomia massificata dello stupro virtuale, invocato ed esibito con morbosa acquiescenza, possibilmente espanso a dimensione 'social'.

È interessante notare, ai fini della ricerca clinica, come tra le donne sia quasi sempre possibile trovare i soggetti più invasati, ogni volta che si tratta di infliggere umiliazioni sessuali ed allusioni pesanti alle proprie consimili, con una propensione sadica che predilige la sfera di un erotismo distorto e malato.

Se lo stato di sovreccitazione permanente di un'orda pesantemente disturbata di repressi sessuali pare essere diventata una costante dei trending topic della "comunicazione orizzontale", nel senso di sdraiata rasoterra all'infimo livello della sua qualità, l'isteria di massa ai limiti del disturbo psicotico sembra raggiungere il suo apice quando viene incanalata dalle capacità manipolatrici del "leader psicopatico".

In prospettiva, il modello più esplicativo del genere, specialmente quando questo si nutre pure di velleità politiche, lo si ritrova pienamente espresso nella dimensione settaria del 'Sacro Blog' del Vate® a cinque patacche, degenerato a collettore organizzato di frustrazioni individuali e psicopatologie aggravate, per le quali funge da amplificatore collettivo col suo branco esaltato di cani rabbiosi.

A ben vedere, l'esplicazione delle modalità di azione rispondono ad un canone concordato, e volto al massimo ribasso; seguono un processo per inferenza, secondo ondate crescenti che aumentano di intensità ogni volta diventa patente l'inconsistenza della proposta e più stringenti le difficoltà del "gruppo-pensiero" al culmine dei suoi stati allucinatori.

Nell'incapacità ormai evidente di amministrare alcunché, messo alle strette sulla "questione morale", che nei bassifondi del M5S costituisce l'eufemismo con cui coprire i furori forcaioli che fanno del linciaggio condiviso l'unico vero collante ideologico di una non-identità, le sbracature del "Capo politico" (o meglio del "capobranco") non possono che ripiegare nei cinque minuti d'odio quotidiano, col suo consueto carosello di vittime sacrificali da offrire in pasto agli adepti della setta.

In questo segue una rotazione a cadenza ciclica di bersagli fissi.



Dinanzi all'ultima figuraccia rimediata in quel di Quarto, dove pure si era speso l'intero stato maggiore del Clan dei Bella Napoli riunito in "direttorio", scaricato persino dal quotidiano amico nonché organo non ufficiale del MoVimento, l'incontinente Beppone, dopo aver latrato che i voti della mafia gli "fanno schifo" (quelli della camorra vanno invece benissimo), aggrappato alla poltrona del "suo" sindaco come il peggior cacicco democristiano, ritorna alla carica con la solita Maria Elena Boschi che davvero sembra costituire l'ossessione preferita delle sue polluzioni notturne.

E ovviamente lo fa col solito linciaggio a mezzo blog, per una grande masturbazione collettiva con gli altri onanisti convolati nelle latrine della setta.

Non capendo assolutamente nulla di sistemi finanziari e organismi bancari, ovviamente sbava una serie di corbellerie incredibili invece di studiare (che la cosa costa tempo e fatica) e articolare critiche legittime con argomentazioni serie (che ce ne sarebbero a iosa).
E infatti l'impresa andrebbe ben oltre la portata delle sue dementi battutine da trivio.

Ne consegue che lo "Stato", o chi per esso, dovrebbe risarcire in solido tutti gli investitori della Banca Etruria (la sua ultima fissazione), con soldi evidentemente fotocopiati nottetempo con una stampante tridimensionale, e prendersi in carico pubblico i miliardi di perdite di un istituto di credito privato da Cinicamente parlando, non si capisce bene perché il resto dei correntisti e degli investitori più accorti, che ancora si prendono il disturbo di leggere ciò che vanno sottoscrivendo, dovrebbero vedersi decurtare i propri risparmi, per rimborsare la dabbenaggine di vecchi citrulli con la grana appizzata sotto il mattone, che in tutta leggerezza vanno firmando con incoscienza contratti dei quali non capiscono nulla, credendo ancora alla favola dell'albero dagli zecchini d'oro, irretiti dai mirabolanti guadagni dello schema di Ponzi, che vanno prospettandogli i ripuliti Gatto e la Volpe in grisaglia.

Ma questo non chiedetelo a Beppone, e tantomeno ai suoi sbavanti squadristi da tastiera in piena crisi isterica.

Non saprebbero cosa rispondere, né al (som)movimento di stomaco potrebbe fregargliene di meno.

L'importante è vincere la guerra dei numeri nei sondaggi contro il piddì-meno-elle.

Solo una squallida lotta di potere tra guelfi e ghibellini all'incanto elettorale.


( Sendivogius )

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