ref:topbtw-1869.html/ 30 Dicembre 2019/A
Milano -
Nicola Gratteri, nato a Gerace ( Reggio Calabria ) il 22 Luglio 1958, è un magistrato e pure un saggista.
Ha pubblicato numerosi volumetti, tutti collegati al suo lavoro di magistrato..
Ecco qui l' elenco ( di quelli noti sul web ):
2006- Fratelli di Sangue
2016 - Padrini e Padroni
2017 - Fiumi d'oro
2018- Storia segreta dell'nandrangheta
2019 Le rete degli invisibili
Essendo stato nominato il 21 Aprile 2016 Procuratore della Repubblica di Catanzaro, si evince come, con la nomina,
la sua vena di saggista abbia avuto un notevole impulso con ben 4 pubblicazioni..
Certamente tutti saggi scritti nei ritagli di tempo e non certo a detrimento dei tempi da dedicare ai cittadini ed alle indagini
di sua pertinenza.
Ne siamo certi..
Perché dalla prima, "Fratelli di Sangue" del 2006 a " Padrini e Padroni" del 2016, sono passati dieci anni..
E poi si lamenta per la "mancata visibilità" dei suoi 330 arrestati..
"Il protagonista di cotanti arresti" già dimenticato ?..
"Manette in primo piano ".
Già scordate ?
Ma per quale motivo i Procuratori della Repubblica devono essere in prima pagina sui giornali ?
Perché dobbiamo vederli in TV ?
Il loro posto non è nelle aule del tribunale ?
Ma non sono impiegati dello Stato che dovrebbero operare in silenzio e con grande modestia ed in anonimato?
Ed altrettanto non vale per le inutili "conferenze stampa" di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza ?
Con tanto di foto e video e nomi di arrestati ?
E gli arrestati.. che NON sono ancora stati dichiarati colpevoli di un bel nulla perché devono essere esibiti al pubblico ?
Come un trofeo della caccia alla volpe ?
Il Caso Tortora non dovrebbe essere sempre nella memoria di tutti i Magistrati ?
Aspettare l'esito dei processi è un obbligo !
Parliamoci chiaro, una volta per tutte..
Il protagonismo mediatico di giudici ed inquirenti è un terrificante danno per tutto il sistema giudiziario,
già marcio, putrefatto e purulente, da anni..
Ed un danno enorme per tutta l'Italia, la sua economia, il suo popolo..
Perché non iniziano a ridurre i tempi delle udienze ?
Magari lavorando su DUE TURNI e non poche ore al giorno?
Magari fissando le udienze in tempi brevi e non più di due udienze preliminari per poi
andare a sentenza alla terza udienza ?
E magari pure senza rinvii od aggiornamenti.. con cadenze semestrali ?
Perché non obbligare i giudici a pubblicare la sentenza entro e non oltre trenta giorni ?
Quanto mai ci vuole per scrivere le motivazioni della sentenza già emessa ?
Oppure perché non permettere il ricorso in appello + cassazione solo ed esclusivamente alla parte soccombente,
ovvero al condannato ?
Ed infine, perché non accettare come esecutivo il giudizio di primo grado ammettendo l'appello solo
con la presentazione di nuove prove a favore del condannato ?
Ovviamente permettendo sempre, ed in ogni caso e comunque al condannato di cercare, addurre,
richiedere nuove prove a conferma della sua condanna, anche con l'ausilio di nuovi e più sofisticati mezzi
di indagine ?
Insomma, alla fin fine, basterebbe poco..
Perché ormai il prossimo anno è ora di pensare globalmente, agire localmente,
cambiare interiormente..
(Redazione)
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