ref:topbtw-1888.html/ 14 Gennaio 2020/A
Londra
Pochi giorni fa, il parlamento britannico ha approvato a larga maggioranza la legge che stabilisce che
la Gran Bretagna lascerà definitivamente l'Unione Europea il 31 Gennaio del 2020.
Al momento nessuno sa quali saranno i rapporti futuri tra Gran Bretagna e UE ma quel che è certo è
che dopo il periodo di transizione che finirà il primo gennaio del 2021 l'Unione Europea perderà
i 15 miliardi di euro all'anno che la Gran Bretagna versa alla UE e questo per i burocrati europei è
un grosso problema visto che dovranno colmare questo buco.
La soluzione più logica sarebbe quella di eliminare gli sprechi e ridurre di parecchio la spesa sostenuta dall'Unione
Europea, ma ovviamente questo non avverrà mai e difatti i parassiti di Bruxelles sono già
al lavoro per introdurre una nuova tassa comunitaria.
A tale proposito è emerso che la Commissione europea vuole introdurre una tassa sulla plastica non riciclata.
I proventi di questa tassa non andranno agli stati membri ma direttamente nelle casse dell'Unione Europea.
in questo modo la UE spera di raccogliere 42 miliardi di euro per tutta la durata del bilancio che e' di sette anni.
Questa tassa - ovviamente - ricadrà direttamente sui cittadini degli stati membri della Ue, aggravando
ulteriormente la già tremenda pessione fiscale.
Inoltre la Commissione europea vuole convincere gli stati membri a trasferire i proventi del trading di emissione
di anidride carbonica direttamente nelle casse dell'Unione Europea (attualmente questi profitti vanno ai singoli stati)
e aumentare il prezzo dei permessi per produrre anidride carbonica al fine di avere più entrate.
Al momento non e' chiaro se e quando queste nuove tasse saranno adottate visto che occorre un accordo unanime tra tutti gli stati membri e questo non e' affatto scontato e non a caso il ministro degli affari europei dell'Irlanda Helen McEntree ha dichiarato che c'e' molto lavoro da fare prima di decidere se introdurre una simile tassa, ma di certo i parassiti di Bruxelles faranno molta pressione sui singoli stati visto che hanno parecchio da perdere.
A prescindere dall'importanza di ridurre il consumo di plastica cio' che conta in questa storia è
il principio che la UE introduca nuove tasse e se oggi tasserà la plastica in futuro potrebbe
tassare le buste paga o i redditi e questo è chiaramente inaccettabile specie se si pensa che a prendere
queste decisioni sono burocrati che non rispondono a nessuno del loro operato e lascia senza parole
il fatto che una notizia cosi' importante, riportata dal Daily Express, sia stata completamente
censurata dalla stampa italiana sebbene questo piano avrà grossa influenza sulla vita di tutti noi.
Noi ovviamente non ci stiamo e abbiamo deciso di riportare questa notizia non solo per smascherare i piani malefici
dei burocrati europei ma anche per convincere gli italiani che solo gli stati nazionali possono tassare e non la UE.
Qui sotto c'e' il link originale su questa notizia:
https://www.express.co.uk/news/world/1224552/brexit-latest-news-brussels-brexit-plastic-tax-european-commission
( Cortesia di: Giuseppe De Santis )