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Redazione-
Quando noi, di questo giornale online, lanciamo l'allarme "panico" per dire che questo sì è il virus che può
ammazzare il nostro Paese, magari qualcuno pensa che sbagliamo.
Ebbene, questo "qualcuno" legga cosa sta accadendo
nel settore turismo.
Gite scolastiche annullate (con rimborsi per causa di forza maggiore), stranieri spaventati
dall'immagine dell'Italia in parziale quarantena e coincidenza con un periodo molto proficuo
per i mondo dei viaggi tra le settimane bianche, il Carnevale e i primi ponti pasquali e primaverili.
Il tornado coronavirus già aveva colpito il turismo nostrano ma, con i 240 contagi ad oggi ed i 7 morti, assesta
una mazzata che rischia di essere catastrofica.
"La situazione è fuori controllo e di una gravità assoluta.
Noi ci aspettiamo un intervento forte e mirato del Governo - dice la presidente di Fiavet Ivana Jlenic - perché
le imprese turistiche (che muovono il 13% del pil di questa nazione) non possono essere lasciate da sole.
Se crolla il turismo, non ce n'e' più per nessuno".
Per stasera - aggiunge la Jlenic - abbiamo organizzato una riunione con tutte le associazioni di tour operator
e agenzia di viaggi da Astoi Confindustria ad Assoviaggi Confesercenti.
"Il settore si deve compattare per agire in maniera rapida" spiega.
"La prima cosa che ci aspettiamo è che il Governo metta i vettori aerei (quasi tutti stranieri) nella
condizione di dover provvedere ai rimborsi perché non e' ipotizzabile che tutto sia scaricato
sulle imprese italiane" dice ancora.
"Oggi - spiega la Jlenic - è un momento estremamente difficile per il mondo delle agenzie di viaggio
ed i tour operator, il sistema si sta semiparalizzando tra la psicosi che si è sviluppata ed i vari timori
delle notizie che si rincorrono la situazione è piuttosto critica.
Innanzitutto c'e' il blocco delle gite scolastiche che ormai è supportato dal decreto legge emesso dal Governo
e quindi sta già bloccando un intero settore.
Poi perdura lo stop dei viaggi da e per la Cina e in più c'è anche la ripercussione della
paura trasversale che sta assalendo i viaggiatori per i viaggi all'estero in genere".
Un problema enorme anche per l'incoming, ovvero per tutti quei turisti stranieri che hanno l'Italia in cima
alla lista dei desideri di viaggio e che ora sono spaventati.
"L'informazione cosi' martellante - dice la presidente di Fiavet - sta ingenerando nei paesi stranieri una forma di
psicosi, al momento ci sono 7 morti (tutte persone con un'età importante e con già sofferenti
per patologie gravi) e 240 contagiati ma in Italia siamo 60 milioni e abbiamo un efficientissimo
sistema sanitario e anche una straordinaria attivita' di ricerca scientifica.
All'estero la percezione è molto distorta.
Addirittura ho fatto un'intervista per un giornale canadese e mi hanno chiesto se il Governo sta nascondendo
i dati reali della portata la situazione e quanto la vita sia compromessa.
Io ho spiegato che l'Italia non è la Cina, qui da noi siamo molto trasparenti.
Stiamo vivendo un momento complesso ma l'Italia non è Wuhan , non siamo tutti in quarantena.
Io ora sono un treno con altri passeggeri, stiamo viaggiando tranquilli, non ci sono scene di panico,
non c'è isteria collettiva, la situazione è assolutamente sotto controllo.
E questo all'estero non sta arrivando proprio, arriva un'immagine distorta.
Anche a Milano che vive una situazione "borderline" la vita dei cittadini è abbastanza normale.
Stiamo parlando di una forma influenzale, non di peste bubbonica mischiata con Dengue e con Dio solo
sa che cosa che porta a morte certa chiunque!
La mortalità è relativamente bassa e sta colpendo persone anziane e con quadri clinici già piuttosto complessi".
Ma non basta:
il settore viene colpito in un periodo molto fecondo tra il turismo invernale ed
i viaggi di Pasqua e ponti primaverili e con tutte le gite scolastiche:
"La quarantena di Veneto e Lombardia - dice - paralizza le settimane bianche e pregiudica la Pasqua.
Inoltre sono anche le due regioni, assieme a Piemonte ed Emilia Romagna, tra le più propense al viaggio
e anche con la maggior capacità di spesa".
( Redazione)