ref:topbtw-1947.html/ 12 Marzo 2020/A 
 
   
 
   
"Sarà estubato uno dei primi 2 pazienti con Covid-19 trattati a Napoli con il farmaco tocilizumab.
 In 24 ore il paziente ha avuto miglioramenti importanti, domani faremo un controllo ulteriore per massima precauzione, 
 e procederemo. 
 
 Ieri intanto abbiamo iniziato il trattamento in altre due persone colpite da Covid-19, ed oggi ci apprestiamo 
 a trattarne altre due". 
 
 Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma e direttore dell'Unità 
 di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione 
 Pascale di Napoli, in prima linea per il coordinamento dello studio clinico su questo farmaco anti-artrite reumatoide 
 che "ha dimostrato di essere efficace nel trattamento della polmonite interstiziale da Covid-19".
Quanto al secondo paziente trattato, 
"c'è stato un miglioramento, e ora è stabile - aggiunge Ascierto - Qui a Napoli puntiamo a trattare più pazienti possibile. 
L'azienda produttrice, la Roche, ha messo a disposizione il medicinale gratis per l'uso off label.
 Serve subito un protocollo nazionale per estendere l'impiego di tocilizumab nei pazienti contagiati da coronavirus
 e che si trovano in condizioni molto critiche". 
 
 Il medicinale può essere impiegato nella polmonite da Covid-19 solo 'off label', cioè al di fuori delle indicazioni
  per cui è registrato. 
  
  Altri malati hanno già ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. 
  
  "Ma è molto importante che il suo utilizzo venga esteso quanto prima, così potremo salvare più vite.
  
   La nostra struttura, insieme all'Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa 
   terapia nei pazienti con coronavirus", aggiunge. 
   
   "Abbiamo stabilito un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi, che avevano 
   già osservato un miglioramento nei malati trattati in questo modo - ha spigato Gerardo Botti, direttore 
   Scientifico del Pascale - Solo la collaborazione internazionale consentirà di mettere a punto armi 
   efficaci contro il Covid-19.
   
    I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio 
	multicentrico a livello nazionale".
 "La nostra esperienza più che decennale nell'utilizzo dell'immunoterapia nei pazienti oncologici 
 ci ha condotto allo scambio di informazioni e dati con i colleghi cinesi,
 in particolare con Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China
  - spiega Ascierto - 
  
  Abbiamo intuito il potenziale dei farmaci anti-interleuchina 6, classe di cui fa parte tocilizumab, 
  e degli anti Tnf nel trattamento delle complicanze del coronavirus. 
  
  Sia interleuchina 6 che Tnf, infatti, sono citochine coinvolte nel processo infiammatorio cronico che avviene a 
  livello del polmone nel caso della polmonite da coronavirus".
  
   "In particolare prosegue Ascierto -- conosciamo molto bene il meccanismo d'azione di tocilizumab, che rappresenta 
   il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule Car-T in alcuni 
   tipi di tumori.
   
    E i colleghi cinesi ci hanno confermato la sua efficacia, con un miglioramento delle condizioni di 20 pazienti 
	con coronavirus su 21 trattati, in circa 24-48 ore". 
( Redazione - Milano ) 

