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ref:topbtw-196.html/ 29 Gennaio 2016/A


" Prospettive.. "

Ci sono molti modi per cercare di interpretare quei fenomeni aleatori, che nella loro valenza pratica abbiano una qualche implicazione sociale...

Se parliamo di "immigrazione", le modalità possono essere diverse, ma due sono le variabili che non mancheranno mai, nella certezza di non pervenire ad alcun risultato utile, specialmente se riferite al contesto italiano:
l'imbecillità permanente di un Salvini (e di tutto il cucuzzaro fascista a rimorchio), contrapposta al cretinismo pervasivo che una certa tipologia di sinistrato (la definizione è di Edmondo Berselli) non può fare a meno di esibire nella sua minchioneria prevalente (con dinamiche pressoché universali), per una medesima idiozia polarizzata in forme complementari.

Semplificate nel loro insieme, le dinamiche destra-sinistra restano però semplicissime e sempre prevedibilissime.

La 'destra' è più al passo coi tempi; ha revisionato i suoi miti nostalgici, aggiornando le fonti di ispirazione.
E segna le novità più interessanti, nella sua nuova variante "identitaria" e "nazionalista", in sostituzione eticamente presentabile rispetto ai vecchi sinonimi "razzista" e "nazista".

Pertanto, l'afflusso di immigrati indesiderati diventa un'arma non convenzionale di distruzione etnica e costituisce l'attacco concentrico di un'invasione organizzata su vasta scala da un'entità occulta e onnipotente, non meglio precisata.

Un tempo, dietro ad un simile complotto globale ci sarebbero stati sicuramente gli 'ebrei' ed i 'massoni'.
I più dotti avrebbero bisbigliato qualcosa a proposito della "Sinarchia", facendovi credere di saperla lunga sull'argomento...
Oggi il ventaglio delle opzioni possibili si è allargato e potete scegliere a vostro piacimento, secondo i gusti di ciascuno: "Rettiliani" (o in alternativa i "Reticuliani"), "Illuminati", "New World Order", il "Gruppo Bilderberg", la "Trilateral", l'Anticristo, o qualsiasi altro spauracchio in grado di eccitare l'amigdala di questi fobici compulsivi..!

La strategia risponderebbe ad un programma di ibridazione e ripopolamento globale su iniezione "allogena", per la creazione di una nuova razza di sub-umani da poter meglio schiavizzare, secondo le linee guida contenute nel fantomatico Piano Kalergi e poco importa che si tratti di un'impostura scaturita dalle mistificazioni di un neo-nazista austriaco.



Dietro ogni nuovo arrivato si nasconde dunque una minaccia esogena, da neutralizzare prima che sia troppo tardi;
un alieno potenzialmente ostile con intenzioni ambigue;
insomma, un nemico dal potere terrifico.

La 'sinistra' invece è assai meno fantasiosa.
Ha schemi interpretativi più rigidi ed è affezionata ai suoi vecchi miti, che fa fatica a cambiare.

Quando si trova davanti ad un problema che non può essere catalogato secondo il vecchio inventario ideologico, che sfugge alle classificazioni di riferimento, che si rivela ben più ingestibile del previsto e quanto mai refrattario dall'essere socialmente integrato, rivelandosi un po' più complicato di un cucciolo da accudire a tempo perso, allora una fetta consistente di quella 'sinistra' rimuoverà il problema, semplicemente dimenticandolo.

Oppure, se la cosa non è possibile data l'ingombrante evidenza dello stesso, lo negherà seppellendolo sotto uno spesso strato di vacui eufemismi verbali.

Se il caso, si lancerà in una serie di divagazioni da usare come cortina fumogena, che poco c'azzeccano ma molto servono per nascondere la questione iniziale, rivolgendo l'attenzione ad altro da sé con risultati più o meno riusciti.

Di conseguenza, se ad uno sguardo smaliziato la 'destra' fa sorridere per la demenza paranoica e la sua monomaniacalità psicotica, per contro capita che la 'sinistra' (o quel che ne rimane) faccia cascare le palle!

Durante una di quelle maratone notturne che il Governo Renzi usa per far passare qualsiasi porcata in un parlamento addormentato, Laura Boldrini (santa donna!) è stata capace di sollevare una polemica surreale alle 2,00 del mattino per un problema di declinazione di genere, quale intollerabile atto di sessismo istituzionale, salvo poi parlare di "possibili atti di mancanza di rispetto" in riferimento alle molestie sessuali di massa durante la notte di Capodanno nelle città di mezza Europa.

Un noto collettivo 'antagonista' dinanzi alle macellazioni dell'ISIS non trova niente di meglio che tirare fuori i crimini di guerra perpetrati più di 80 anni fa dall'Italia fascista in Africa, non come legittima denuncia (fuori tempo massimo) ma come fosse un attualissimo e assai pertinente termine di paragone;
perché decapitare il cadavere di un capo-guerrigliero è la stessa cosa che sgozzare e decollare (da vivi) 21 immigrati egiziani in quanto cristiani (rituale ripetuto con profughi etiopi).

Perché ciò che viene ritenuto un crimine intollerabile se riferito alla realtà 'occidentale', in quanto portatrice di un senso di colpa inespiabile, diventa al contrario concetto relativo, e più che mai "interpretabile", da rapportare a diverse sensibilità etiche se spostato di contesto 'culturale'.

In prospettiva, ogni nuovo arrivato diventa quindi una "risorsa", a prescindere, che reca con sé una "opportunità", da gestire secondo le due componenti ricorrenti che un tempo sarebbero state spregiativamente riassunte nel termine "cattocomunista" dai suoi denigratori (i mazzieri della reazione fascio-clericale, per intenderci).

Pertanto, il "migrante", termine politicamente più corretto, prima ancora di essere un individuo con le sue specificità (e incompatibilità) culturali è innanzitutto un oggetto da compatire, assistere, "civilizzare", eventualmente recuperare ad uso politico, per esibizioni caritatevoli.

È l'approccio boyscout.

Insomma, viene considerato un incrocio a metà strada tra Venerdì ed un animaletto da compagnia, che ci si aspetta si metta a scodinzolare per tanta grazia ricevuta.

In alternativa, è una avanguardia rivoluzionaria, in marcia contro la società capitalistica di un Occidente decadente.

È l'approccio leninista.

In entrambe i casi lo scollamento dalla realtà finisce con l'essere evidente nella sua persistenza.
Poi non ci si lamenti, se per riempire certi vuoti, in assenza di meglio, ci si affida alle interpretazioni di Checco Zalone.


( Sendivogius )

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