Il "muro di sabbia" di 250 Km di lunghezza che separa il confine sud fra Tunisia e Libia é ormai quasi operativo.
Anche le basi dei droni di copertura aerea e le basi logistiche di intervento rapido di terra sono operative.
Gli elicotteri Apache sono pronti ed in linea di volo, armati e pronti al combattimento.
I depositi di munizioni sono pieni, il sistema di comando e controllo satellitare con gli USA già collaudato.
Il confine dovrebbe essere quindi "sigillato" in modo che possano iniziare le operazioni di intervento della NATO in Libia.
E quindi, per i primi di Marzo, oppure magari proprio il 15 Marzo 2016, 2060 anni dapo l'assassinio di Gaio Giulio Cesare, potrebbe iniziare la nuova
avventura d'Africa.
Le nuove Idi di Marzo sono alle porte.
La Tunisia e l'Egitto, le due principali retrovie strategiche, dovranno parare i contraccolpi di questa nuova battaglia, contraccolpi molto più
impegnativi di quelli delle operazioni militari del 2011-2012 che portarono alla morte di Gheddafi.
E per la Tunisia sarà un momento di rischio politico, con una situazione economica sempre più deteriorata e con una disoccupazione catastrofica.
Oppure, se sfruttata con astuzia, la posizione di "retrovia attiva" potrebbe trasformarsi in un periodo di recupero economico e di svolta
politica.
Ma certamente il caldo vento della prossima battaglia di Marzo porterà a grandi cambiamenti in tutta la struttura sociale tunisina.
Finanziato da consistenti fondi USA e Tedeschi fra qualche giorno dovrebbe essere in grado di avere tutti i collegamenti delle telecamere di
sorveglianza operativi al 100%.
Per anni Italia e Grecia hanno chiesto interventi di terra per distruggere i fabbricanti di gommoni ed i trafficanti di esseri umani.
Con risultati risibili e pure "rimbrotti" europei per non aver provveduto alle schedature "rapide" dei richiedenti asilo..
Adesso che Erdogan ha quasi incassato una montagna di soldi e di promesse ( e la Grecia e l'Italia invece no..) ecco che si sveglia ed,
all'improvviso, scopre dove si fabbricano gommoni e
giubbini di salvataggio farlocchi.
Perché in questi ultimi cinque anni la Polizia Turca non se ne era mai accorta !
Ora, astutamente, per bloccare i flussi migratori che Erdogan ora prevede essere "apocalittici" per colpa di Putin - ovviamente -,
il gatto e la volpe chiamano la NATO in loro aiuto.
Ed Obama é già bello che pronto ( sorprendente la lungimiranza di questo premio Nobel per la Pace ! ) a dare un valido e sostanzioso sostegno operativo.
Or ora confermato al Presidente Mattarella, giusto ieri - 9 Febbraio - dallo stesso Presidente USA, nel salottino ovale della Casa Bianca.
E cosi', tutti uniti, l'allegra brigata potrà iniziare ad operare in Libia perché in Siria - come ben detto e ridetto da Putin - Erdogan e la sua
allegra compagnia, non ci devono proprio mettere piede..
Erdogan in particolare..
Chissà che a Zuwara, 104 anni dopo lo sbarco italiano del 1912, sbarco immortalato dalle riprese cinematografiche di Luca Comerio, non ci
ritornino altri italiani a sigillare lo strategico passaggio di confine con la Tunisia.
E questa volta le immagini ci arriveranno, via satellite, in diretta, e, subito dopo, su youtube..
E chissà che il caldo vento della prossima battaglia non scompigli pure i capelli a Renzi..