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ref:topbtw-246.html/ 15 Marzo 2016/C


( Bob Dylan - Blowing in the Wind )
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SICILIA MISTERIOSA : il termovalorizzatore no, e perché no ?
Il termovalorizzatore di Brescia

Finalmente in Sicilia - forse - si riusciranno a realizzare i termovalorizzatori .
Tre-quattro impianti in modo tale che, in caso di avaria o di necessità di manutenzione di uno di loro, gli altri possano assorbire e trattare la quota di spettanza dell'impianto che non é in servizio.

Ovviamente chissà quando, perché le sotterranee resistenze sono molteplici e multiformi..

La vicenda "comica" é che i Sindaci di diversi cittadine siciliane si "oppongono" al termovalorizzatore .
Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere!

Chi si oppone ?
I sindaci di cittadine sommerse dalla spazzatura e che, in tutti questi anni, non hanno mai attuato la raccolta differenziata.

Chi organizza, chi partecipa a cortei, manifestazioni, raduni, conferenze?

Ma proprio quei cittadini che amano i cassonetti della spazzatura stracolmi, i sacchetti accumulati per strada, con cani, topi, gatti e gabbiani che ne fruiscono assieme a scarafaggi, vermi, e quant'altro utilizza la natura per decomporre lo scarto umano.

Perché senza valorizzatore la vita é bella:
dai cassonetti si sprigiona da anni un dolce immondo fetore, un immondo fetore che pero' piace molto di più dell'odore del termovalorizzatore che non c'é..

Un fetore che ormai é di casa in molte strade siciliane, partenopee, calabresi.

E a protestare sono poi sempre "quei" cittadini che non sanno neppure lontanamente cosa sia la raccolta differenziata..
Perché nel sacchetto ci buttano di tutto e di più e perché poi il sacchetto spesso non lo gettano neppure nel cassonetto..

Lo appendono ad una cordicella dal balcone, lo posano direttamente all'angolo della strada, a fianco della saracinesca del negozio, sotto l'albero nella piccola aiuola del giardino comunale, nella piazzuola destinata al parcheggio degli autobus.

Da dove poi si sparge la meravigliosa puzza di marcio, da dove cola il liquiame peggiore.
Ma tutto cio' piace da anni a molti Sindaci ed allr amministrazioni.

E' una consuetudine ben assimilata, una vera attrazione turistica.

Perché é il meraviglioso sistema che dà lavoro a quei migliaia di addetti, quasi tutti imparentati fra di loro, che, dopotutto, alla fine votano per il Sindaco.

Infatti senza termovalorizzatore la raccolta differenziata non serve.

Buttare di tutto e di più nella vecchia cava di tufo di qualche "amico" é molto più semplice e pure redditizio per la società di raccolta..

Perché bisogna buttare "tutto", incluso il vetro, la carta, l'inerte, l'alluminio, i vecchi mobili e tutti gli scarti del marcato: dalle verdure al pesce.

E buttare in discarica permette di di non differenziare la raccolta e quindi di non creare attività legate al recupero del vetro, al recupero dell'alluminio, della carta, della plastica, del rifiuto secco.

E quindi non ridurre la quantità totale dei rifiuti da trattare andando a creare attività utili e lecite legate al riciclo della carta, al riciclo del vetro, della plastica, al riutilizzo di vecchi mobili e di quant'altro permette di riutilizzare una corretta e moderna raccolta differenziata.

Insomma a questi Sindaci ben gli stanno le buche nei campi piene di rifiuti "tutto misto" con toponi e gabbiani felici e società di gestione ancora di più.

Ed i risultati si vedono da anni:
le loro città, senza valorizzatore, ovviamente, sono città sporche, con raccolte costose, con il controllo delle filiera della raccolta in mano a pochi e fortunati gestori.

E spesso la gestione é pure fallimentare, legata ad assunzioni di comodo, a manomissioni di bilancio che, alla fin fine, portano alla Procura della Repubblica faldoni di atti penalmente rilevanti, al tribunale fallimentare i fornitori impagati.

Insomma una penosa schifezza per la quale tutta l'Europa ci ride dietro.

E per la quale la comunità Europea ci multa pure..

Desolante attrazione turistica: "sporca come Napoli"... ma é normale..

In Sicilia i cumoli di spazzatura ai bordi delle strade sono ormai le "stazioni di posta" di toponi e ratti:
ma cose volete ?

Siamo in Sicilia..

Ma noi pero', il termovalorizzatore, non lo abbiamo..

A Palermo la situazione é sempre precaria, fra un sequestro di vecchie vasche di percolato scassate ed una assenza totale di un sistema di controllo di quelle che il sindaco Orlando, l'anno scarso, ha definito "le nuove formicuzze" ( quasi mille addetti ) che dovrebbero tenere pulita Palermo.

Palermo:
una amministrazione della città sempre attiva..
fra celebrazioni antimafia, ricorrenze funebri, gemellaggi, accoglienza di profughi ed elargizioni di cittadinanze onorarie non é seconda a nessuno.

Peccato che, forse forse, ma é da vedere, oggi, nell'anno 2016 , riesce a differenziare.. il cartone degli imballaggi.

Perché, ovviamente, il termovalorizzatore puo' dar fastidio..

L'impianto di termovalorizzazione richiede la raccolta differenziata:
e sarebbe ora che avvenga anche nel Sud Italia.

L'impianto NON inquina:
i fumi sono costantemente monitorati ed ampiamente purificati dagli appositi sistemi di filtraggio.
I fanghi residui sono smaltiti in base alle norme vigenti.

L'impianto non puzza, e se ben gestito produce energia termica ed energia elettrica.

E dell'energia elettrica gratis, od a basso prezzo, potrebbe far comodo anche ai comuni delle vicinanze.
Visto che, molto spesso, hanno pure ampie zone della città al buio..

Un consiglio:
ma che questi sindaci cosi' virtuosi, che in tutti questi anni hanno dimostrato di essere cosi' capaci di tenere le loro città pulite senza termovalorizzatore vadano a fare una gita a Brescia .

Una visitina all'impianto di Brescia potrebbe fagli capire qualche cosa..

Magari potrebbero fare un gemellaggio con chi, con la metà del personale di Palermo, tiene la città pulita..

Ma ne avranno mai la voglia ?

Non credo.. perché il termovalorizzatore no.. ma perché no ?

Forse la risposta é nel vento..


( Giorgio Comerio )

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