"Cuopri, e non ti dar per inteso, se vieni a notizia dell'altrui accusa contro di te,
nè tosto emendati di ciò, che ti s'imputa, acciocchè la spia non s'avveda del tuo camminar sott'acqua,
e dica, lui aver fatte le sue parti per zelo, e carità.
Venendoti però il taglio avanti il Giudice, protesta costantemente, colui essere un vituperoso spione,
e tuo nemico implacabile, e che da lui, come superiore, e Giudice cotal fatta d'uomini traditori si desidera,
non già s'ama:
digli inoltre, che colui pratica lo stesso stile teco degli altri, venendo a dipingerti con li colori i più infausti;
e pur egli con esso loro professa amicizia.
Dunque tal sorte di gente, non già vuol aversi in conto di compagni, e amici, ma di pubblici detrattori, e maligni;
e benchè esso per obbligo della carica se li veda volentieri d'intorno, a suo tempo ne sperimenterà anch'egli gli effetti,
e indegni operati.
In somiglianti casi di malinconia ingòlfati ne' maneggi, come per distrarti con un sollievo serioso, e grave.
Guardati frattanto dall'accusatore, e consigliati, che potresti fare, per isbrogliarti, dal medesimo Giudice, come se consigliassi un tuo amico.
Se tal'uno, per alienarti l'amico, gli avesse riferiti fatti enormi della tua persona;
parlando col medesimo amico, non gli dir, se non bene del tuo malevolo.
Potendo, proccura far complice in giudizio lo stesso tuo accusatore, o pure dimostra, esser cose notorie le accuse, ch'egli
crede produr, come novissime, ed i successi furono appunto in quell'anno, che egli in pena de' suoi misfatti
dovea esser casso dalla milizia, e simili facezie plausibili.
Se sei accaggionato d'un gruppo di accuse;
non negar affatto ogni cosa, per non ti far perdere il credito, con quelle negative ostinate.
Alcuni capi, avvegnachè falsissimi, lasciali correre, per farti conoscer docile, e non già patrocinare i falli:
per lo più è meglio non passar discolpe col Padrone, dov'egli non ne ricerchi, quantunque tu sappi di certo,
essergli arrivate le doglianze.
Perchè così susciteresti maggiori torbidi, e ti avvilupperesti di vantaggio.
Comincia bensì a guardarti d'incorrere in quel difetto, anzi ad operar tutto l'opposto."