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Il Racconto della Domenica - 3 Aprile 2016 -
"IL RISOLUTORE" -

Cap. 14 - Ultima puntata - " Sono apparso alla Madonna.. "

L'ex Presidente del Consiglio, ex Presidente dell'opposizione ed ex Presidente di tutto stava dormicchiando seduto su una sedia a dondolo nell'ultima villa che gli era rimasta.

Tutte le altre, insieme a quasi tutto ciò che possedeva, gli erano state confiscate dai nuovi giudici eletti dopo la “notte dei lunghi coltelli” e nominati dal suo acerrimo nemico, il Presidente del Consiglio in carica il quale, mangiando di gusto il solito panino con la mortadella in un rifugio di montagna, raggiunto questa volta non in bicicletta ma a bordo di un Hammer ( le attività confiscate erano state rilevate per pochi euro ad un'asta dal Professore, così qualcuno lo chiamava non si sa perchè e a titolo personale ).

L'ex Presidente era scomparso dalla classifica Forbes degli uomini più ricchi del mondo ed era entrato di diritto nella classifica di quelli più poveri stilata dal Ministero delle attività sociali.

Sbarcava il lunario proponendo la cessione del quinto - era rimasto nel mondo della finanza - agli impiegati del Comune dove risiedeva ma senza risultati apprezzabili, produceva filmetti in cortometraggio per la locale parrocchia - era rimasto nel mondo della produzione cinematografica e TV - e cercava di vendere spazi pubblicitari nel locale Gazzettino del Contadino.

Era rimasto nel mondo della pubblicità.

Così, tra un rimpianto e l'altro, gli capitò di ripensare all'errore commesso quando aveva creduto di incontrare il diavolo e fare un patto con lui.

Ripensò alla sua promessa di abbandonare la scena politica ed ai risultati per lui catastrofici di quella promessa.

Ripensò pure all'apparizione della Madonna ed al giusto rimprovero subito, si chiese come mai la Madonna che appare di solito solo ai pastorelli e mai, ad esempio, ai geometri ed ai commercialisti fosse apparsa proprio a lui.

Pensò di invertire la tendenza, se la Madonna può apparirmi, disse tra se e se, perchè io non posso apparire a lei ?

Nel dormiveglia fece un sogno:
una donna bellissima - dai zampilli d'acqua, dalla luce soffusa, dal suono di cherubini e dall'abbigliamento non poteva che essere la Madonna – stava riposando ai piedi di un monte.

Si fece coraggio e le apparve, naturalmente senza effetti speciali :
sono il Presidente, disse, ti ho fatto una promessa e l'ho mantenuta, ho lasciato la politica e vedi cosa mi hanno fatto, l'incontro con il falso diavolo mi ha fatto pure male, non potresti ridarmi quello che mi hanno tolto ?
Non vedi come sono ridotto ?

Non ho più uno straccio di yacht, di tutte le ville me ne è rimasta una sola, pure arredata con i mobili del Mercatone, non posso più permettermi abiti su misura, devo guardare pure le centomila euro, mi consenta (stava per dire ma non lo disse), non potresti un po’aiutarmi ?

E' vero, hai mantenuto sino ad ora la promessa, disse la Madonna, vedrò cosa posso fare per te.

Il sogno fu interrotto da uno scampanellio, l'ex Presidente ancora mezzo addormentato si alzò ed andò ad aprire – non aveva più la servitù – il postino portava una raccomandata.

La lettera aveva l'intestazione di una nota agenzia di pubblicità, in ordine ai suoi trascorsi gli veniva affidata la pubblicità nazionale per il mensile “Topolino”.

Era pur sempre un inizio, dopo qualche anno avrebbe riconquistato tutte le sue posizioni finanziarie, ville e yacht compresi, il giusto premio per il definitivo abbandono della politica.

Si risedette sulla sedia a dondolo ed in attesa di pianificare il nuovo incarico si abbandonò a remoti pensieri, si rivide nella biblioteca del Risolutore e ripassò mentalmente quello che aveva visto, enormi scaffali in quercia alti sino al soffitto e pieni di libri antichissimi rilegati quasi tutti in pergamena, i Codici di Leonardo Da Vinci, il documento della Costituzione Americana, i rotoli del Mar Morto, le omeomerie di Anassagora, gli atomi di Leucippo e Democrito, l'Iliade di Omero, tutti i libri più rari del mondo ed ovviamente in originale.

Poi una serie di foto con dedica che ritraevano il Risolutore con tutti i grandi Presidenti dei vari Stati, una foto in particolare si ricordò che lo aveva colpito :
il ritratto di un uomo con la barba bianca, in abiti demodè, con la dedica :
al mio amico e collaboratore prediletto, firmato C.D.

Il viso gli era noto, però non riusciva a ricollegarlo con nessuno fin quando, sfogliando una rivista scientifica scoprì di chi si trattava :
Charles Darwin, morto a Londra il 19 aprile 1882.
Fece un rapido calcolo ed impallidì, ma chi era in realtà il Risolutore ?
Quale enigma celavano le sue sembianze ?
Non riuscì a darsi una risposta razionale.
Ma questa è un'altra storia.


( Eugenio Ardito )

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