Da fonti libiche pare che elementi della SAS inglese siano operativi, ormai da diverse settimane, nell'entroterra
e pronti ad asssitete i primi
giorni di vita del governo libico.
Primi giorni di vita che dovrebbero vedere la luce a Tripoli, nonostante le grandi difficoltà presenti.
Ricodiamo che per due giorni l'aeroproto di Tripoli é stato chiuso totalmente al traffico aereo proprio per evitare l'arrivo, da Tunisi, della
delegazione governativa libica.
Situazione sempre più pericolosa dopo lo scacco, ormai evidente e totale, del mediatore ONU e della nuova presidenza.
Nell'attesa che la comunità internazionale dia totale credito al governo "in esilio" di Tobruk , oppure, finalmente, metta in essere la politica
delle tre macro-regioni storiche, l'Inghilterra ha iniziato a posizionarsi sul terreno.
Le aree di intervento iniziale potrebbero essere sull'asse est-ovest di Uazzen - Nalul - Al Majabrah, per poi avanzare verso la costa in direzione di
Al Zintun - Zuwara - Sabratah ed infine Tripoli.
In questo modo, con il controlle delle retrovie, si potrebbe inziare ad avere il predominio nelle zone piu' idonee dove creare nuove basi logistiche.
Non dimentichiamo che le basi SAS sono in Giordonia ed ora, presumibilmente, nella Tunisia del Sud..
E quindi, mentre il governo italiano "riflette ed attende" nonostante Obama cerchi di far comprendere a Renzi che il tempo delle mele é finito,
sua Maestà é già in campo..
Qualcuno gioca, altri restano in panchina a guardare..
Lo Special Air Service , noto anche come SAS, è il principale corpo speciale dell'esercito britannico.
Il SAS è il più piccolo e segreto reggimento del Regno Unito ma ne è allo stesso tempo uno tra i più popolari.
La controparte dei SAS nella Royal Navy è lo Special Boat Service (SBS), in precedenza chiamato Special Boat Squadron.
Il SAS è stata la prima forza speciale al mondo a specializzarsi anche nell'antiterrorismo e salvataggio ostaggi negli anni settanta.
L'attenzione posta alle nuove emergenze terroristiche non fece venire meno la cura con cui ci si preparava alle missioni militari di tipo tradizionale.
Accanto a numerose missioni di ricognizione strategica, condotte da piccole unità di quattro uomini, il SAS
effettuò con un intero Squadrone un'audace incursione contro l'aeroporto di Pebble Island nella notte del 14 e 15 maggio 1982,
distruggendo 6 caccia argentini Pucará, 4 monomotori T-34 Mentor e di 1 bimotore SC.7 Skyvan da appoggio tattico.
Era un "ritorno alle origini" dell'attività operativa del Reggimento, che sottolineò la flessibilità e l'efficacia
del reparto di Sua Maestà.
Il conflitto nell'Oceano Atlantico del sud aveva dimostrato che, anche nell'epoca della guerra fredda dominato
dalla dissuasione nucleare, permaneva la necessità di affrontare e gestire adeguatamente conflitti limitati,
che richiedevano forze d'èlite di grande professionalità.
Il resto degli anni ottanta è caratterizzato soprattutto da continui tour in Irlanda del Nord con il compito di proteggere alcuni
agenti del Royal Ulster Constabulary o soldati dell'Ulster Defence Regiment, tenuti sotto mira da terroristi del Provisional
Irish Republican Army.
Le operazioni prevedevano che truppe del Reggimento, appartenenti agli Squadroni A, B e D, compivano dei pattugliamenti in
abiti civili (generalmente vestivano con giubbotti di pelle, jeans e scarponi da deserto) o in mimetica a bordo di
macchine blindate senza targhe, dopodiché attendere i terroristi sul posto e eliminarli o catturarli.
Con il proseguire di quell'epoca, nell'aprile del 1985 lo Squadrone B si è occupato intanto di un tour
di tre mesi in Oman, affrontando alcune esercitazioni di guerra del deserto.
Verso la fine dello stesso anno del 1985 lo stesso squadrone venne spedito nel Belize, in America Centrale, per compiere
operazioni di pattuglia contro i soldati del Guatemala responsabili di continue invasioni all'interno di un paese sotto
controllo dell'influenza britannica.
Nel maggio del 1986 truppe dello Squadrone B furono soprattutto spedite nelle savane del Botswana, in Africa, per compiere
alcune esercitazioni di pattuglia nel deserto del Kalahari per addestrare diversi soldati del Botswana Defence Force
in conseguenza del cruento raid di Gaborone del 1985 da parte delle forze armate sudafricane.
Tra il 1986 e il 1989 soldati del SAS furono soprattutto impegnati nei tentativi di soccorrere John McCarthy e Terry Waite,
due negoziatori di pace dell'ONU presi in ostaggio in Libano da terroristi appartenenti all'Organizzazione Jihad islamica.
Tuttavia ogni tentativo da parte del governo britannico di dare il via all'operazione risulterà vano, tant'è che il quotidiano
The Times arrivò anche ad accusare il governo stesso di "aver sprecato svariate occasioni per salvare gli ostaggi trattenuti a Beirut".
Nonostante tutto un portavoce del ministero degli esteri ribatté che "ogni approccio da parte mediorientale era stato seguito
con tutto il vigore necessario, ma alla fine, per svariate ragioni, tutti i tentativi si erano tristemente insabbiati".
Il 6 marzo 1988 ("operazione Flavius") un commando dei SAS elimina tre membri dell'IRA nelle strade di Gibilterra,
dove l'IRA pianificava un attentato contro il locale reggimento inglese, il Royal Anglian Regiment.
A cavallo tra la primavera del 1989 e il 1990 truppe inglesi degli Squadroni B e D si sono inoltre occupate
ad alcune operazioni antidroga in America Latina, con il compito di addestrare pattuglie di poliziotti paramilitari
e nel contempo compiere delle ricognizioni nella giungla per attaccare alcune raffinerie di cocaina.
Dopodiché, appena giunti sull'obiettivo, poliziotti e truppe del SAS arresteranno i narcos e distruggeranno
le piantagioni di droga con esplosivi PE4, per poi evacuare dall'obiettivo con elicotteri Huey insieme ai prigionieri.
La prima guerra del Golfo diede al SAS la possibilità di tornare alle missioni nel deserto, che ne avevano determinato
la nascita, e a quelle pattuglie da ricognizione a lungo raggio che erano state la sua ragion d'essere.
In questa guerra alle truppe del SAS vengono affidate il compito di rintracciare e distruggere le rampe di lancio SS-1 Scud in mano
a Saddam Hussein, i cui missili balistici andavano ad abbattersi sull'Israele.
Gli anni seguenti hanno visto il SAS impegnato su più fronti: nei Balcani a supporto delle attività alleate nell'ex Jugoslavia
nel 1999, in Sierra Leone nel 2000 (operazione Barras), in Afghanistan al fianco dei colleghi
delle forze speciali americane nella lotta contro il terrorismo internazionale islamico.
In Bosnia il Reggimento è stato impegnato nella ricerca e cattura di criminali di guerra, mentre in
Kosovo le pattuglie del SAS furono infiltrate in territorio nemico, col compito di guidare i
raid aerei della NATO che portarono al collasso il regime di Slobodan Miloševic.
Successivamente, elementi SAS e dello Special Boat Service furono tra i primi a sbarcare sul suolo
afghano, assieme agli agenti speciali della CIA.
Nelle operazioni che condurranno alla conquista di Kabul le forze speciali britanniche
dimostrarono ancora una volta l'eccellenza della loro preparazione, portando a termine numerose
missioni di particolare difficoltà.
Inoltre, operarono anche con le forze speciali americane, stringendo un legame che seguirà nel tempo, con un profondo rispetto da entrambe le parti.
Nell'operazione Enduring Freedom piccoli nuclei di operatori britannici ottennero
successi strategici significativi, raccogliendo informazioni in profondità,
addestrando e consigliando le milizie appartenenti all'Alleanza del Nord,
e guidando in modo accurato gli attacchi aerei della coalizione contro gli obiettivi,
garantendo la guida terminale del munizionamento di precisione.
Infine, elementi SAS sono stati impegnati nella missione Iraqi Freedom durante la guerra d'Iraq.
Questa unità fu fondata nel 1941 in Nord Africa per effettuare raid contro le linee dell'Asse, ed è oggi
un modello per molte altre forze speciali nel mondo.
Tale costanza venne premiata nella guerra delle Falklands del 1982, durante la quale il Reggimento partecipò intensivamente
alle operazioni per la riconquista delle isole.