ref:topbtw-2652.html/ 2 Ottobre 2020/A
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Con i "Numeri alla mano" facciamo proprio questo.
Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire.
Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale.
Roma
A metà settembre è scaduto il mandato di due giudici costituzionali: Aldo Carosi, vice presidente della corte,
e Marta Cartabia, prima donna a presiedere la consulta.
Il 15 settembre il presidente della repubblica ha quindi ufficialmente conferito l’incarico
ai due nuovi giudici Angelo Buscema e Emanuela Navarretta.
Il primo compito del nuovo plenum è stato quello di eleggere un nuovo presidente e la scelta
è ricaduta su Mario Rosario Morelli.
Il suo però sarà un mandato breve e tra meno di tre mesi si dovrà procedere alla nomina di un nuovo presidente.
I nuovi giudici costituzionali
I giudici della corte costituzionale sono 15 e durano in carica 9 anni. Un terzo dei giudici è nominato
direttamente dal presidente della repubblica, un terzo è eletto dal parlamento e un terzo dalle
alte magistrature.
La nomina di questi ultimi inoltre è suddivisa tra la corte di cassazione (che ne nomina 3), il consiglio di stato (1)
e la corte dei conti (1).
Terminato l’incarico di Marta Cartabia e Aldo Carosi è stato compito degli organi che li avevano eletti
indicare due nuovi giudici costituzionali.
Aldo Carosi prima di diventare giudice era stato consigliere della corte dei conti, ed è dunque a quest’organo
che è toccato eleggere il suo sostituto.
La scelta è ricaduta su Angelo Buscema, che fino a quel momento ricopriva l’incarico di presidente della corte
dei conti stessa.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare il passaggio di un presidente della corte dei conti alla cort
costituzionale è tutt’altro che una prassi.
In realtà Buscema è il primo ad aver ricoperto entrambi questi incarichi di prestigio.
La presidente Marta Cartabia invece era stata nominata nel 2011 dall’allora presidente della repubblica Giorgio Napolitano.
È quindi toccato a Sergio Mattarella scegliere come nuova giudice Emanuela Navarretta, professoressa di diritto privato
all’università di Pisa.
Il fatto che la scelta del colle sia ricaduta su una donna non è casuale.
Si tratta infatti dell’ennesima conferma di come il Quirinale rimanga l’organo più attento all’equilibrio di genere
tra i membri della corte.
Lo squilibrio di genere tra i giudici della consulta
Ancora oggi il numero di donne giudici della corte costituzionale è molto basso e la maggior parte sono
state nominate dal Quirinale.
Delle 3 donne che fanno attualmente parte della corte infatti 2 sono state nominate dal presidente
della repubblica e una dal parlamento, Silvana Sciarra.
Per il parlamento tuttavia si trattava del primo caso di questo tipo, mentre in precedenza la scelta
era sempre ricaduta su degli uomini.
Complessivamente invece il Quirinale ha nominato 5 donne a giudice della corte, la prima
a metà degli anni '90.
Inoltre delle ultime 6 nomine fatte dal colle la metà sono state attribuite a donne.
6 le donne che nel tempo sono entrate a far parte della corte costituzionale.
Tra queste, 5 sono state nominate dal presidente della repubblica.
Le alte magistrature invece ad oggi hanno conferito questo incarico solo a degli uomini, confermando
come per le donne resti più difficile accedere alle più alte cariche della magistratura.
Le presidenze brevi della corte costituzionale
La prima presidenza al femminile della corte costituzionale non ha avuto una lunga durata.
Cartabia infatti è rimasta in carica appena 9 mesi. Non si tratta tuttavia di un eccezione.
Infatti nella storia dell'istituzione quasi la metà dei presidenti sono stati in carica meno di un
anno e in 8 casi meno di 6 mesi.
45,2% dei presidenti della corte costituzionale sono stati in carica meno di 1 anno.
Ad essere nominato presidente della corte al posto di Cartabia è stato Mario Rosario Morelli,
già presidente della corte di cassazione e giudice della consulta dalla fine del 2011.
La sua durata in carica dunque sarà decisamente breve, non arrivando a toccare i tre mesi.
Nei primi decenni di funzionamento della corte, i presidenti tendevano a rimanere in carica per periodi più lunghi.
A partire dagli anni novanta invece la durata in carica dei presidenti della corte si è notevolmente
ridotta assestandosi in media intorno a un anno.
Dagli anni ’90 si riduce la durata in carica dei presidenti della consulta
Il tempo medio in carica dei presidenti della corte costituzionale nel corso dei decenni.
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2 Ottobre 2020 -ROMA - - OPENPOLIS - - Mappa del potere..( Link )
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
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