Questo sito web ed i sui contenuti sono esenti da cookie, pubblicità invasiva, occulta, subdola, eticamente scorretta e pure da files geneticamente modificati: per una libera informazione in un libero Stato. -
- No Malicious softwares, coookies, phishings, trojans etc. -

ref:topbtw-267.html/ 2 Aprile 2016/B

" Kuwait: Blog o non Blog ? Questo é il dilemma.. "

Il dilemma ed il dubbio..

Questa notizia appena arrivata mi lascia perplesso sul concetto di tolleranza dei paesi del Golfo..
La si legge qui sotto, nel testo inglese arrivato nelle redazioni .
Difficilmente la troverete sui vostri giornali, oppure passata in TV..

E' vero che l'islam ci ha abituati a lapidazioni, frustate, decapitazioni, amputazioni, crocefissioni , matrimoni con bambinette di nove anni, con le donne-oggetto giustamente ferme all'epoca del grande profeta, ed altre loro amenità.

Amenità che noi rispettiamo.
Quando andiamo da loro a visitare qualche ex-chiesa ora biblioteca pubblica, le donne italiane si mettono il velo ( E nel futuro magari anche le ex-hostess Alitalia ? ) e gli uomini pantaloni lunghi e camicie con le maniche lunghe e ben abbottonate.

Che non si debba urtare l'altrui sensibilità.
Mostrare caviglie ed avanbracci, oppure capelli di donnne al vento, pare crei irrefrenabili pulsioni sessuali nelle menti islamiche.

A tavola niente birretta, carne macellata solo nel loro modo cruento, e di maiale nemmeno un'ombra..
Ovviamente nessuno porta al collo una catenina con croce appesa oppure mette in valigia una Bibbia od un Rosario.
Se ne potrebbero avere a male.
E noi li rispettiamo come, d'altra parte, tutti gli islamici rispettano cristiani, buddisti, induisti e pure gli atei.

Ma la notizia che ora leggete desta qualche dubbio..

D'altra parte in Europa é un fiorire di moschee, cosi' come in tutte la nazioni islamiche é un fiorire di chiese, edifici di culto delle religioni più strane, come é usanza nelle civiltà più libere ed avanzate..

D'altra parte in Europa vediamo uomini barbuti con sottanoni e fanciulle pudiche con velettine nere a coprire il loro nasino, girare per supermercati e caffé, come nelle libere nazioni islamiche vediamo spesso i preti girare con il loro sottanoni, i frati con il loro saio, i buddisti a spasso con il loro vestitino arancione; e poi le donne occidentali assolutamente e libere a spasso in minignna e maglietta attillata con tanto di maniche corte.


" Parigi: libera manifestazione e sfilata di moda islamica. "

Perché la cultura e la libertà islamica nulla a che da invidiare a quella dell'Europa.

Infatti migliaia e migliaia di islamici pare che non fuggano affatto dal paradiso di pace e di prosperità dove sono cresciuti ma che emigrino in Europa solo come un contrappeso alla massiccia emigrazione dei poveri cristiani, vittime di oscuri e rapaci governi europei in mano a terrificanti false democrazie partitiche.

Il massiccio esodo di cristiani verso i paesi islamici, di crisitiani che lasciano le sponde dell'europa per le ospitali sponde islamiche pare che stia iniziando solo ora a preoccupare i paesi del Golfo e l'illuminata Arabia Saudita, una monarchia che nulla ha da invidiare a quella Inglese.

Ma certamente l'integrazione dei cristiani, degli induisti, dei buddisti, e pure degli atei, nel mondo islamico, mantenendo tutte le loro tradizioni culturali, é assai facile, perché frutto di quella grande tolleranza verso i non-islamici che la fede in Maometto ha sempre predicato.

E' infatti assai facile, nei paesi islamici, assistere alle processioni dei cinesi in occasione della loro settimana del nuovo anno, come assistere ad un funerale cristiano con tanto di corteo funebre dietro alla bara di legno pregiato, oppure ad una struggente processione dei cristiani ortodossi oppure di induisti.

L'Islam accoglie con pace e tolleranza tutte le religioni del mondo: solo una infima minoranza é convita che si debba convertire tutto il resto del mondo a Maometto, oppure, semplicemente, farlo fuori a piccoli pezzi con tritolo e chiodini.

Nulla di più falso.
Infatti chi più combatte l'estremismo islamico ? Turchia, Arabia Saudita, le monarchie del Golfo.
Tolleranti ed illuminate Nazioni che tutto l'occidente apprezza per la loro lungimiranza politica e per il grande senso dell'uguaglianza e per il profondo rispetto delle libertà.


" Salem Abdullah Ashtil Dossari "

La notizia curiosa: un quarantunenne, decisamente poco furbo, dopo aver criticato su Facebook le meravigliose monarchie del Golfo, ha ben pensato di andarci pure.
Forse perché, essendo kuwetiano, pensava che a casa sua nessuno sapesse nulla di quello che faceva da Londra.
Pare che le cose non siano andate bene.

Arrestato per le sue critiche sovversive sulla sua pagina facebook e sul suo blog é stato imprigionato.
Non é il primo e neppure l'ultimo: il mondo islamico, al riguardo, é particolarmente tollerante, avanzato ed illuminato.
Pare che sia anche sbrigativo nell'applicare i moderni metodi di convinzione.
Se in poco tempo le idee che passano per la testa a questi sciocchini non cambiano rapidamente, il cambiamento viene promosso con sferzate nella pubblica piazza.

Se poi continuano a circolare strane idee per la capoccia, la loro la testa la staccano direttamente dal collo.
Pare che una sciabolata sul collo, rapida, ben assestata, sia del tutto indolore.
Secondo attenti ed avanzati studi della medicina locale pare proprio che in una testa staccata dal collo le idee non circolino proprio più.

Tuesday 29th, Kuwait arrests UK-based national for sarcastic online postings

Kuwait's Interior Ministry has arrested a Kuwaiti man who had lived in Britain and charged him with publishing "offensive videos and sarcastic comments" about Gulf leaders on social media, the state news agency KUNA said on Thursday.

KUNA, quoting an Interior Ministry statement, said Salem Abdullah Ashtil Dossari had failed to respect Kuwait's customs and traditions in the words he used to describe leaders in the Gulf Cooperation Council (GCC).

It said he was born in 1975 and had been residing in Britain but it gave no date for when he returned to Kuwait.

The ministry also accused him of openly inciting rebellion and sowing sectarian contempt, without elaborating on the content of his postings.

While Kuwait allows more freedom of speech than some other Gulf Arab states, the government has said it would strike hard against dissent.

In June it sentenced a prominent female human rights activist to three years in jail on charges of insulting the country's ruler, Sheikh Sabah al-Ahmad al-Sabah.

The Western-allied country avoided serious unrest during the 2011 Arab uprisings but citizens held large street protests in 2012 over changes to the electoral law.


( Giorgio Comerio )

- Torna alla Prima Pagina - Back to the Front Page -

Condividi su Facebook -

- I contatti di oggi - Today contacts -

- Giorgio Comerio -

I lettori di questa pagina sono:


WOP!WEB Servizi per siti web... GRATIS!