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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Con i "Numeri alla mano" facciamo proprio questo.
Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire.
Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale.
Roma
Il governo in questi mesi si è spesso lanciato in avanti promettendo iniziative e aiuti per cittadini e imprese.
Un modo per cercare di tranquillizzare la popolazione a cui però sono seguiti gravi ritardi nell’implementazione
concreta dei provvedimenti.
Nelle ultime settimane a causa della recrudescenza dei contagi da Covid-19 l’esecutivo si è visto costretto
ad adottare misure via via più restrittive.
Parallelamente però, sia il premier Conte che il ministro dell’economia Gualtieri
hanno assicurato ristori in tempi brevi per tutte le attività che sono state danneggiate dalle chiusure.
Vedi anche Coronavirus, l’elenco completo degli atti..
Ma non sempre le cose sono andate così negli ultimi mesi.
Una caratteristica che accomuna entrambi i governi della XVIII legislatura consiste infatti nell’eccessivo intervallo
di tempo che trascorre tra l’annuncio di un provvedimento e la sua effettiva implementazione.
Una dinamica che è diminuita nel passaggio tra i due esecutivi a guida Conte
(8,5 giorni di media durante il Conte I a fronte dei 3,7 attuali), ma che tuttavia è ancora presente
e che rappresenta un problema, soprattutto in questa fase di emergenza.
L’azione del governo degli ultimi mesi è stata l’ennesima riprova di quanto la comunicazione stia prendendo
il sopravvento sull’attuazione concreta dei provvedimenti.
Lo stato d’emergenza, e la conseguente crisi economica, infatti hanno richiesto azioni rapide e decise.
Ma agli annunci e alle conferenze stampa sono seguiti provvedimenti spesso incompleti.
La difficoltà nel trovare un accordo nella maggioranza
Spesso la colpa di questa situazione è attribuita a una macchina burocratica farraginosa, mentre
le cause sono anche e soprattutto politiche.
Se agli annunci seguono leggi lente infatti è perché manca una chiara e netta direzione politica.
Un governo debole, sostenuto da una maggioranza parlamentare instabile, ha difficoltà nel trovare accordi
e soprattutto nel definire proposte decise.
Un esempio di questa dinamica lo abbiamo avuto con i decreti legge varati in questi mesi.
Come abbiamo visto, l’esecutivo sta facendo massiccio ricorso alla decretazione d’urgenza per legiferare.
Ma lo fa utilizzando lo strumento in maniera farraginosa e poco lineare.
Spesso i provvedimenti vengono presentati in conferenza stampa ma poi spariscono dai radar ed arrivano
al Quirinale molti giorni dopo.
Una situazione che rende poco trasparente il processo legislativo.
Un esempio evidente di questa dinamica è il cosiddetto decreto rilancio.
Annunciato per la prima volta a marzo, questo provvedimento è stato oggetto di intense trattative
all’interno all’interno della coalizione di maggioranza.
Tanto che il testo definitivo è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il 19 maggio, circa due mesi dopo.
Ma non si tratta di un caso isolato. Per farci un’idea di questa tendenza possiamo analizzare il numero
di giorni intercorsi tra la deliberazione in consiglio dei ministri di un decreto legge e la sua effettiva pubblicazione.
Se si escludono quelli già decaduti, da quando è stato dichiarato lo stato d’emergenza il governo ha emanato
complessivamente 20 decreti legge.
Tra questi non tutti avevano come obiettivo quello di fronteggiare l’avanzata del Coronavirus.
Troviamo infatti anche il decreto relativo all’organizzazione delle olimpiadi invernali e il recente decreto immigrazione.
In media dalla loro deliberazione in Cdm, con successivo annuncio, alla pubblicazione in gazzetta sono
passati 3,7 giorni.
Si tratta di un dato molto più basso rispetto al governo Conte I (8,5) ma che comunque merita attenzione.
3,7 giorni
che passano in media dall’annuncio di un decreto alla sua pubblicazione in gazzetta ufficiale.
In genere infatti sono proprio i provvedimenti più “critici” a richiedere il periodo di incubazione più lungo.
Ad esempio, sono passati 15 giorni tra l’annuncio del decreto immigrazione e la sua pubblicazione.
Nove li ha richiesti il decreto semplificazioni, 6 il decreto agosto, 5 il decreto rilancio.
In media passano 4 giorni tra l’annuncio di un decreto e la sua pubblicazione
L'intervallo che trascorre tra deliberazione e pubblicazione dei decreti legge
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12 Novembre 2020 -ROMA - - OPENPOLIS -
- La politica degli annunci..( Link )
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
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