ref:topbtw-2798.html/ 27 Novembre 2020/A
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Con i "Numeri alla mano" facciamo proprio questo.
Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire.
Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale.
Roma
161
i voti necessari al senato per approvare gli interventi sul bilancio.
In base all'articolo 81 della costituzione infatti ogni provvedimento che vada ad incidere sul bilancio
dello stato deve essere approvato dalla maggioranza assoluta dei componenti l'organo in entrambi i
rami del parlamento.
Per il senato questo vuol dire racimolare 161 voti.
Come sappiamo però la coalizione di governo ha numeri molto ristretti a palazzo Madama.
Mettendo insieme i senatori appartenenti ai gruppi di Pd, M5s, Iv e Leu si arriva infatti a 150 voti.
La maggioranza però può contare anche sull'appoggio di Per le autonomie e di buona parte del gruppo misto.
Ma in vista di questi prossimi delicati passaggi potrebbe non bastare.
-40
i parlamentari persi dal Movimento 5 stelle dall'inizio della legislatura.
Il fenomeno dei cambi di gruppo non è certo nuovo ed è un diritto dei parlamentari garantito dalla costituzione che
vieta vincoli di mandato.
Nella situazione attuale tuttavia, con i numeri della maggioranza estremamente ristretti, queste dinamiche
assumono un peso rilevante.
Le vittime principali di questo fenomeno sono proprio Partito democratico e Movimento 5 stelle.
Ma mentre la gran parte dei "transfughi" Pd è rimasta comunque nell'ambito della maggioranza confluendo
in Italia viva, per il M5s la situazione è più complessa.
Alcuni senatori infatti hanno continuato a sostenere l'esecutivo anche dopo il loro abbandono, altri invece
sono passati all'opposizione.
169
I voti su cui potrebbe fare affidamento la maggioranza al senato.
Si tratta però di un dato da prendere con le dovute cautele.
Se infatti è vero che diversi ex 5 stelle hanno continuato a sostenere il governo anche dai banchi del gruppo misto,
c'è anche da dire che in alcuni casi ci sono stati dei "battitori liberi".
Tutta da valutare poi la posizione che terranno i senatori che hanno cambiato gruppo di recente, come Marinella Pacifico,
Tiziana Drago (che però hanno votato a favore della legge di conversione del decreto per la proroga dello stato di emergenza)
e Giovanni Marilotti.
Discorso a parte meritano poi i 6 senatori a vita.
Tre di loro (Elena Cattaneo, Liliana Segre e Mario Monti) in passato hanno sostenuto il governo in alcune occasioni ma
il loro voto non può essere dato per scontato.
Questa grande incertezza sui numeri, unita alla necessità di raggiungere la maggioranza assoluta dei voti, fa sì che
l'ago della bilancia possa essere rappresentato da Forza Italia.
54
i senatori appartenenti al gruppo di Forza Italia.
Nonostante nel paese la realtà sia tutt'altra, il partito di Silvio Berlusconi rimane comunque
la terza forza all'interno del parlamento (dopo Movimento 5 stelle e Lega).
Il sostegno di Fi permetterebbe quindi alla maggioranza di superare senza intoppi gli ostacoli legati allo
scostamento di bilancio e alla manovra.
Nonostante i diretti interessati abbiano smentito un ipotetico allargamento della maggioranza,
anche Fi potrebbe trarre beneficio da questa collaborazione spostando l'agenda del parlamento su temi di proprio
interesse.
Come il discusso emendamento "salva Mediaset" (che dovrebbe bloccare la scalata ostile dell'azienda da parte della
francese Vivendì) o la maggiore attenzione verso particolari categorie produttive, come i liberi professionisti
e i lavoratori autonomi .
-6,9
la differenza (in punti percentuali) tra i voti raccolti da Forza Italia alle elezioni politiche del 2018 e le attuali
intenzioni di voto degli italiani.
I sondaggi rappresentano ormai una bussola fondamentale non solo per gli analisti ma anche per le forze politiche che
i utilizzano per ricalibrare la propria strategia.
Rispetto all'inizio della legislatura Forza Italia, ad esempio, ha dimezzato il proprio peso all'interno
del paese ma rimane allo stesso tempo una delle forze politiche principali in parlamento.
Questa posizione di vantaggio all'interno delle camere potrebbe essere sfruttata dal partito azzurro
per far approvare alcune istanze care al proprio elettorato e cercare così di recuperare il terreno
perduto nei confronti dei competitors del centrodestra.
Per far questo però è indispensabile il dialogo con la maggioranza.
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27 Novembre 2020 -ROMA - - OPENPOLIS -
- Forza Italia & Co...( Link )
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
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