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Milano
“Non siamo felici di sedere allo stesso tavolo di 5stelle e Pd.
Il nostro governo con il 5stelle è stato un grave errore ma ora è un'altra cosa.
Il primo partito d'Italia per consensi non può fare spallucce davanti all’appello del presidente Mattarella.
Sarebbe da irresponsabili.
Per noi, l'alternativa migliore sarebbe stata un esecutivo a tempo, con una data certa per le elezioni.
Non mi pare però che questa sia l’intenzione di Draghi e Mattarella”.
Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, a 'The Breakfast Club' su Radio Capital.
“Il gioco del Pd è sempre stato quello di cercare di darsi da solo la legittimazione di partito presentabile
davanti a un centro destra definito sempre impresentabile.
Non è la Lega che ha cambiato rotta.
Incomprensibile l’atteggiamento di Giorgia Meloni:
chi a priori dice no, come chi a priori dice sì come Forza Italia, pone il centrodestra in una posizione
di minor forza contrattuale.
Il no a priori di Fratelli d'Italia non è fare gli interessi degli elettori.
Davanti alla chiamata del presidente della Repubblica bisogna almeno ascoltare, iniziare a sbraitare non credo
sia una mossa sensata.
Come ci ricompatteremo?
Finché la legge elettorale resta questa il modo di compattare il centrodestra si deve trovare per forza.
Se il governo sarà politico, la logica vuole che Salvini debba essere ministro.
Io ministro?
Sono felice del mio ruolo di capogruppo”.
( Redazione)