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Il Racconto della Domenica - 1 Maggio 2016 -
Il Quarto episodio di: "Scacco al Re " -

Se tutto è imperfetto in questo mondo imperfetto, l'Amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione.

Erano passati anni dalla fine della guerra, la gente aveva cominciato a dimenticare i morti e a cercare di ricostruire, insieme alle case, la propria vita.
Sperava che quegli anni di sterminio e di dolore non ritornassero più.

Ma non era proprio così, all'interno di una forse forzata ricerca della felicità si aggirava un nuovo fantasma, il maledetto mostro atomico che Scarlet aveva contribuito a creare.

E se qualcuno l'avesse ancora usato i numeri dei morti non si sarebbero più contati in milioni ma in miliardi.

Ed era proprio quello che, in quei tempi, stava cominciando a minacciare il mondo, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti erano entrambe in possesso di arsenali atomici in numero tale da poter distruggere la terra non una ma più volte.

I due blocchi stavano per trasformare una teorica guerra fredda in un'altra spaventosamente pratica e concreta.
L'ombra nera e spaventosa dell'olocausto nucleare incombeva su tutti i popoli del mondo in una corsa insensata che non avrebbe risparmiato nessuno.

Di questo stavano parlando gli altri ospiti della pensione, le profonde ferite del precedente conflitto non si erano ancora del tutto rimarginate ed erano ancora visibili nelle città in via di ricostruzione, tutta la gente era atterrita.

Scarlet apprese così quello che non avrebbe mai voluto sentire, il suo incubo personale, che sembrava momentaneamente assopito, era nuovamente ricomparso.

Decisero di compiere una passeggiata a Giardini Naxos, un paesetto sotto Taormina, attraverso una stradina circondata da limoneti che dalla pensione conduceva al paese e rimasero incantate dalla vista dell'Isola Bella.

Appresero da un opuscolo turistico la sua storia:
nel 1806 Ferdinando 1° di Borbone la donò a Pancrazio Ciprioti, allora sindaco di Taormina, in seguito, nel 1890 fu acquistata da Lady Florence Trevelyan, nipote della Regina Vittoria, che vi costruì una pittoresca casetta piantandovi rare essenze pregiate.

Dal 1954 era di proprietà di una ricca famiglia siciliana, i fratelli Bosurgi, che vi realizzarono una splendida residenza.

Continuarono la loro passeggiata e giunsero davanti ad una piccola chiesetta risalente al secolo precedente e che meritava di essere visitata.

La chiesa era in quel momento deserta, a parte una persona su un'impalcatura posta sul lato destro che stava dipingendo qualcosa.

Scarlet e Lisa si avvicinarono e videro che un pittore stava affrescando una intera parete della chiesa, l'opera era quasi finita e rappresentava un soggetto che non sembrava attinente ad un luogo sacro, il pittore era italiano e disse di aver avuto carta bianca, ovviamente entro tutti i limiti, nel definire la sua rappresentazione, che era la "danza della morte".

Scese dall'impalcatura per discutere con loro, parlava perfettamente l'inglese, disse che aveva effettuato moltissime opere di restauro di parecchi dipinti a Londra, che la sua famiglia era stata sterminata dai bombardamenti dell'ultima guerra e che era rimasto solo, le informò, qualora non lo sapessero, che la paura di una nuova guerra stava dilagando e che tutti erano terrorizzati dall'uso, che sembrava ormai inevitabile, della bomba atomica.

Malgrado fosse incaricato dell'affresco di chiese, che costituiva la sua specializzazione, confessò di aver perso la fede e che non vedeva altro modo di indicare ai fedeli, che frequentando la chiesa non potevano averla persa, lo scenario che incombeva sul mondo che riteneva prossimo all'estinzione.

Quella danza macabra era ciò che sentiva realmente dentro di se e l'aveva dipinta.

Disse pure che il parroco responsabile di quella chiesa concordava con quella rappresentazione, certamente non proprio ortodossa, che era un sacerdote dalle doti eccezionali che aveva capito fino in fondo il suo tormento e che non aveva fatto nulla per indurlo a rinunciare al suo abbandono della fede lasciandolo libero di definire da solo il rapporto con Dio.

Era stato un incontro dai toni profondi, Scarlet pensò che sarebbe stata lieta di poter incontrare quel sacerdote e parlare con lui, erano ormai passati molti anni dall'ultima volta che si era confessata e in quell'occasione era rimasta delusa. Sarebbe ritornata presto a visitare la chiesa.

Rientrando alla pensione incontrarono una processione al seguito di un monaco che sembrava invasato e recitava a voce altissima alcuni passi dell'Apocalisse di Giovanni.

Una processione di quel tipo sarebbe stata abbastanza comune nel medio evo ma certamente non in quei tempi.
Forse la rappresentazione della prossima fine del mondo, sarebbe potuta servire a scongiurarla.

Lisa sembrava assolutamente indifferente all'atmosfera lugubre che si respirava intorno, mentre Scarlet ne era rimasta quasi sconvolta.

Era convinta che l'ira del Signore si stava scatenando sulla terra per punire gli uomini dalle loro azioni insensate per l'uso di una forza che si sarebbe potuta utilizzare per il bene di tutti e che invece veniva utilizzata per seminare morte e distruzione.

….continua


( Eugenio Ardito )

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