ref:topbtw-3049.html/ 5 Agosto 2021
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Con i "Numeri alla mano" facciamo proprio questo.
Le sofferenze del commercio locale..
Nonostante le riaperture, il commercio (soprattutto quello locale) continua a patire una crisi iniziata già prima
della pandemia.
Per questo è importante che anche le amministrazioni locali sostengano questo
settore attraverso investimenti programmati e mirati.
È noto che uno dei settori più sofferenti fin dall’inizio dell’emergenza pandemica sia quello del commercio al dettaglio.
Le chiusure imposte nei mesi scorsi hanno fortemente provato questo comparto,
già messo in crisi negli ultimi anni, principalmente a causa dello sviluppo delle grandi piattaforme sul web.
Se è vero che la capacità o meno di fatturare attraverso un esercizio commerciale dipende molto dalle caratteristiche
dell’imprenditore o dell’imprenditrice che lo avvia, è altrettanto vero che possono essere messe
in atto diverse azioni di politica pubblica volte a sostenere un settore oggi in difficoltà.
Non parliamo solo dei cosiddetti “ristori”, che in molti casi nell’ultimo anno e mezzo sono stati vitali
per il sostentamento di intere famiglie, ma anche di politiche territoriali, che possono
indirizzare in modo più o meno incisivo il commercio locale, a vantaggio degli esercenti
e dell’intero tessuto economico.
Per questo viene data la possibilità anche alle amministrazioni locali di deputare somme in bilancio con lo scopo
di sostenere il commercio locale, e di conseguenza le filiere produttive che ne fanno parte.
I comuni possono investire sul commercio locale
Nella parte delle uscite all’interno dei bilanci dei comuni una voce è dedicata al “Commercio, reti distributive
e tutela dei consumatori“.
Si trova in una missione dal titolo “Sviluppo economico e competitività”, in cui sono
incluse anche “Industria, pmi e artigianato”, “Ricerca e innovazione” e “Reti e altri servizi di pubblica utilità”.
Nel capitolo di spesa per il commercio sono comprese le attività per il settore della distribuzione,
conservazione e magazzinaggio, oltre che per la programmazione di interventi e progetti di
sostegno e sviluppo del commercio locale.
Si intendono anche i mercati rionali, l’organizzazione di fiere cittadine, ma anche i sussidi e i
contributi per la promozione di politiche improntate sull’incentivo all’acquisto presso gli esercizi locali.
Infine in questa parte del bilancio vengono conteggiate anche le spese investite dall’ente per la tutela del
consumatore e una corretta informazione della comunità.
Tra le grandi città è Trieste quella a sostenere di più il commercio locale
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5 Agosto 2021 -ROMA -
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