ref:topbtw-3086.html/ 11 Settembre 2021
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Con i "Numeri alla mano" facciamo proprio questo.
ed altro..
Il tema dei decreti attuativi è molto rilevante per le sorti di cittadini, imprese e istituzioni.
Soprattutto in questo momento di difficoltà economica dovuto alla pandemia.
Spesso infatti la mancanza di questi atti blocca l'erogazione delle risorse già stanziate dalle norme.
In questo settore opera l'ufficio per il programma di governo (Upg).
Si tratta di una struttura che fa capo alla presidenza del consiglio dei ministri il cui compito principale è quello
di assicurare l'effettiva attuazione delle politiche governative.
310
i decreti attuativi richiesti dagli atti Covid emanati nel 2020.
Fra i compiti dell'Upg rientra anche l'attività di monitoraggio e di diffusione delle informazioni sullo
stato di pubblicazione dei decreti attuativi legati alle diverse norme.
Si tratta di un lavoro molto importante poiché permette a cittadini e analisti di valutare l'operato dei soggetti
coinvolti nell'implementazione delle misure.
La diffusione di queste informazioni però dipende in buona misura dalla volontà politica del governo in carica.
Fino a poco fa infatti non vi erano vincoli di legge in tal senso.
Un emendamento al decreto legge 77/2021 presentato dai deputati Giuseppe Brescia e Stefano Ceccanti ha parzialmente
sanato questa lacuna.
Tuttavia permangono alcune criticità.
Per il decreto rilancio previsti 137 decreti attuativi
Numero di decreti attuativi necessari per le norme Covid varate dal governo nel corso del 2020
Il dato più interessante però riguarda la percentuale di completamento di questi provvedimenti.
Alla data del 25 gennaio 2021 infatti era stata pubblicata meno della metà dei decreti attuativi richiesti.
Quelli già emanati infatti erano 154 mentre quelli ancora mancanti erano 156.
310 i decreti attuativi richiesti dagli atti Covid emanati nel 2020.
Tra i provvedimenti più “critici” troviamo il decreto semplificazioni per cui mancava all’appello ancora il 92% circa
delle attuazioni.
Oltre il 50% delle attuazioni mancanti poi anche per i Dl agosto e ristori.
Analisi
L'attività dell'Upg presenta alcune criticità.
Come emerge anche dai nostri approfondimenti sul tema infatti
la sua capacità di impulso per l'implementazione del programma appare limitata.
Infatti nel corso degli anni si è accumulata una grande quantità di decreti attuativi che ancora manca all’appello.
Anche per questo motivo il governo Draghi ha deciso di correre ai ripari introducendo un nuovo metodo operativo che prevede,
tra le altre cose, la creazione di una rete permanente oltre che l’individuazione di specifici referenti
all’interno dei singoli ministeri.
Altre problematiche poi si rilevano anche per quanto riguarda il monitoraggio.
Le norme che regolano l'attività dell'Upg risultato molto vaghe sul punto.
Come abbiamo raccontato infatti non vi sono obblighi di pubblicazione in questo senso.
Tutto dipende dalla volontà politica dell'esecutivo in carica.
Gli sforzi in termini di trasparenza da parte di un
esecutivo non possono essere dati per scontati.
Ad esempio alla fine del 2020 il database dell’Upg è stato inutilizzabile per oltre un mese.
A sanare almeno parzialmente questa lacuna è intervenuto un emendamento al decreto legge semplificazioni e governance
Pnrr presentato dai deputati Giuseppe Brescia e Stefano Ceccanti.
Grazie a questo intervento viene reso obbligatorio il costante aggiornamento dei dati contenuti nel sito dell’Upg oltre
alla produzione di relazioni periodiche da presentare al parlamento.
La norma inoltre “cristallizza” la struttura che l’attuale esecutivo si è dato per una più efficace pubblicazione
delle attuazioni.
L'emendamento Brescia-Ceccanti è un passo avanti ma ancora non basta.
Si tratta certamente di un passo avanti ma rimangono comunque alcune criticità relativamente alla trasparenza.
Per quanto riguarda la presentazione delle relazioni alle camere non sono indicate tempistiche precise e
non ci sono nemmeno indicazioni in merito alla pubblicazione di tali documenti.
Non vi è poi un riferimento specifico (anche se potrebbe essere sottinteso) all'obbligo di diffusione dei dati
relativi alle risorse finanziarie bloccate a causa dei decreti attuativi mancanti.
Un'indicazione che sarebbe molto importante per valutare l’impatto dell’inazione dei ministeri su cittadini e imprese.
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
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