ref:topbtw-3137.html / 3 Novembre 2021/A
TRANSIZIONE ECOLOGICA: stanziati 59.46 miliardi pari al 31.05%
Il decreto stanzia 100 milioni per gli enti territoriali impegnati nella lotta attiva agli incendi boschivi.
Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e misure urgenti di protezione civile
Dopo aver proclamato lo stato d'emergenza, il 26 agosto scorso, per le quattro regioni maggiormente colpite
da incendi (Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia), giovedì 2 settembre 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato
un decreto legge che ha l'obiettivo di rafforzare le azioni di prevenzione e migliorare la capacità di lotta attiva ai roghi.
«Il provvedimento - si legge in una nota del Ministero dell'Agricoltura (Mipaaf) - ridisegna la governance
della prevenzione incendi e le risorse finanziare per potenziare la capacità operativa delle componenti
statali impegnate nella lotta ai roghi, con specifiche previsioni a favore delle infrastrutture
di isole minori e aree interne».
Il decreto affida al Dipartimento della protezione civile il compito di stilare, con cadenza
triennale, il Piano Nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri
necessarie per una più adeguata prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, documento che andrà
a integrare la consueta pianificazione regionale.
A tal fine al Dipartimento della protezione civile è affidata la ricognizione e valutazione di strumenti
innovativi, quali:
tecnologie, anche satellitari, idonee all’integrazione dei sistemi previsionali, di sorveglianza, monitoraggio e rilevamento dell’ambiente;
mezzi aerei ad ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto;
mezzi terrestri;
formazione.
Il Dipartimento della protezione civile provvederà a questa ricognizione e valutazione avvalendosi
di un Comitato tecnico, costituito con Decreto del Capo del Dipartimento.
Faranno parte del Comitato qualificati rappresentanti dei Ministeri interessati, del Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco, del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale, delle Regioni e Province Autonome
di Trento e di Bolzano e dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia.
A fronte dei numerosi e drammatici incendi che hanno interessato nei mesi scorsi il nostro Paese e per consentire
l’urgente rafforzamento della capacità operativa delle componenti statali impegnate nelle
attività di lotta attiva contro gli incendi boschivi, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Difesa,
sono autorizzati – già nel 2021 - all’acquisizione di mezzi aerei, mezzi terrestri, attrezzature
e strumentazioni utili alla lotta attiva agli incendi boschivi.
L’acquisizione potrà avvenire già nell’anno in corso, con risorse aggiuntive a cui si affiancano le risorse disponibili nel PNRR nell’ambito della transizione ecologica.
Agli enti territoriali 100 milioni per la lotta agli incendi boschivi
Nell’ambito della Strategia per lo sviluppo delle aree interne, sono inoltre stanziati 100 milioni
nel triennio 2021-2023 in favore degli enti territoriali impegnati nella lotta attiva agli incendi boschivi.
Tali stanziamenti consentiranno di dare concreta attuazione a quanto previsto dai Piani antincendio
boschivi approvati dalle Regioni, in particolare:
contrastare l’abbandono di attività di cura del bosco;
prevedere postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso;
realizzare infrastrutture (ad esempio vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi
di spegnimento degli incendi);
predisporre vie di accesso e tracciati spartifuoco e manutenere le aree periurbane.
Premessa -
Il cambiamento climatico, con lunghi periodi di siccità e di temperature elevate favorisce incendi sia di
origine naturale che di origine dolosa.
Gli imponenti danni , basti ricordare la Sardegna con oltre un miliardo di euro, sono la
causa di maggiori difficoltà per tutta l'economia italiana.
Eppure la moderna tecnologia permette di proteggere facilmente vaste aree di terreno boschivo,
di zone aride, di campi coltivati.
La nuova tecnologia permette infatti la localizzazione dei focolai d'incendio mediante l'utilizzo
di speciali telecamere termiche abbinate ad un particolare radar ad alta frequenza.
Ma non solo..
Con il sistema radar di sorveglianza equipaggiato con telecamere termiche PTZ ed assistito da un drone
si ottengono cinque risultati importanti.
Primo:
La localizzazione di tutte le autovetture, camion, animali, persone in transito nel raggio di azione del radar e delle telecamere.
Secondo:
La localizzazione di attività illegali, di deforestazione e di trasporto illegale di legname o di merci e lo scarico e
l'abbandono di rifiuti...
Terzo
La localizzazione dei punti esatti ove si innescano gli incendi e la possibilità di identificare i piromani.
Quarto
Con l'utilizzo del drone si ottiene la riduzione significativa dei falsi allarmi e la possibilità di "vedere" esattamente
l'origine dell'anomalia localizzata dagli altri sensori.
Quinto
Infine tutte le immagini confluite alla sala di controllo non solo sono memorizzate per sei giorni nei
computer della stessa sala ma anche
conservate nella memoria generale a Varese.
In questo modo eventuali anomalie dei sensori sono analizzate e studiate dai progettisti della TRISKAV ed eventuali
negligenze degli operatori della sala di controllo possono essere
constatate e corrette.
Si realizza così anche una biblioteca dei segnali che possono generare i falsi allarmi ed il presupposto per una analisi delle immagini mediante un sistema di intelligenza artificiale in grado di assistere
l'operatore della sala di controllo.
Ovviamente in caso di comportamenti penalmente rilevanti tutte le informazioni registrate potranno essere messe a
disposizione delle autorità inquirenti
ed utilizzate in Tribunale
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