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Il Racconto della Domenica - 22 Maggio 2016 -
Il Settimo episodio di: "Scacco al Re " -

Se tutto è imperfetto in questo mondo imperfetto, l'Amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione.

Non era difficile, lo avrebbe fatto passare come suo assistente, con Spitzer sarebbe stato più complicato, ma Kurchatov, pur di averla, non avrebbe trovato nulla da ridire.

L'indomani telefonò a Spitzer che la richiamò quasi subito, lo informò della sua adesione al progetto e che avrebbe portato con se un fisico olandese che aveva conosciuto a Taormina e del quale si fidava totalmente, Spitzer si limitò a manifestare i suoi dubbi, ma senza insistere.

Conosceva bene Scarlet e sapeva che le sue decisioni erano, in genere, irrevocabili.
Dopo una settimana le comunicò le istruzioni per raggiungere segretamente Mosca.

Il giorno stabilito per la partenza Scarlet preparò un leggero bagaglio, la sua assenza non sarebbe durata a lungo, chiese a Lisa se preferiva rientrare a Londra o restare.

Preferiva rimanere e godersi il sole ed il mare di Taormina.
Le disse pure di non rivelare a nessuno quel che le aveva detto, di lei si fidava come di se stessa, e che sarebbe andata con Wlad.

Lisa ne fu felice, qualcosa stava evidentemente cambiando.
Wlad guidava velocemente, attraversarono Messina e raggiunsero l'aeroporto di Palermo in poche ore.

Sulla pista un bireattore con le insegne della Croce Rossa Internazionale li stava aspettando, un medico italiano li accolse e consegnò loro le nuove identità:
dottoressa Isabella Del Campo, medico chirurgo e dottor Francesco Valeriani biologo.

Le operazioni d'imbarco si svolsero senza problemi e il jet decollò alla volta di Ginevra.
Dopo un rifornimento ed una sosta tecnica sarebbe ripartito per Mosca.

Il progetto che doveva riportare la pace nel mondo, eliminare l'incubo dell'olocausto nucleare e mettere a disposizione di tutti quell'energia straordinaria per scopi assolutamente pacifici era cominciato.
Ma era veramente così ?

Scesero dall'aereo senza passare alcun controllo, una Pobeda M20 li aspettava ai margini della pista, due uomini con l'inconfondibile abbigliamento degli agenti del KGB li fecero accomodare in macchina e li condussero rapidamente all'Hotel Sovetsky, il migliore di Mosca.

Consegnarono alla reception i documenti e furono accompagnati in due camere separate e comunicanti.
La dottoressa Del Campo ed il Dottor Valeriani si sistemarono nelle rispettive suite, dotate di frigobar e di giganteschi apparecchi TV a canale unico, comunque abbastanza confortevoli.

Non erano stati previsti incontri per quella sera, per cui cenarono in albergo:
Bosh a base di carne, rape e panna acida, poi salmone e storione affumicati, non mancava il caviale del Baltico sia rosso che nero e per finire frittelle di marmellata.
Un'ottima cena.

L'indomani mattina di buonora la Pobeda li attendeva all'uscita dell'Hotel, gli uomini erano diversi da quelli che li avevano accolti all'aeroporto, questa volta non avevano l'aspetto di agenti del KGB, ma forse per questo lo erano.

L'auto era scortata da altre due che la precedevano, arrivarono rapidamente alla sede del Cremlino.

L'imponenza del palazzo sulla riva sinistra della Moscova ed i quasi 80000 metri quadrati della Piazza Rossa incutevano soggezione a qualunque visitatore.
Furono accompagnati direttamente negli uffici del Soviet, il professor Kurchatov li aspettava.

Scarlet non lo conosceva personalmente ma conosceva la sua fama, era considerato uno dei più grandi fisici teorici dell'epoca, era concepibile che potesse ritenere di interrompere per sempre la minaccia nucleare mettendo a disposizione del mondo Occidentale le sue ultime scoperte e quindi neutralizzare gli effetti certamente devastanti di una guerra che in quel momento sembrava vicinissima.

Gli presentò il suo assistente, Wladimir van der Goes e disse che avrebbe partecipato ad ogni incontro, anche se riservato, insieme a lei.

Scarlet aveva diretto il Cavendish Laboratory dell'università di Cambridge, era un'esperta nella fisica quantistica, la migliore al mondo.

Il suo contributo alla realizzazione dei progetti di Kurchatov poteva essere determinante.
Stava rivivendo le stesse cose di tanti anni prima, il confronto con gli altri scienziati, la rappresentazione delle sue scoperte, i dialoghi serrati per annullare i dubbi degli altri, la certezza nei risultati, l'applicazione pratica nei processi di fusione, il trasferimento dei risultati nella costruzione di qualcosa che la terra non aveva conosciuto prima di allora.

E la distruzione e la morte che aveva seminato.

Ma questa volta gli scopi erano opposti, avrebbero contribuito a redimerla e distruggere il male che portava dentro come una maledizione.

Ripensò alle parole del prete di Giardini e si sentì sollevata per quello che stava per fare, questa volta il bene avrebbe prevalso sul male.
Ma era proprio così ?

La stanza adiacente lo studio di Kurchatov era enorme e rivestita da boiserie in quercia massiccia, il pavimento era coperto da antichi tappeti del Kurdistan e alle pareti i ritratti degli ultimi presidenti dell'URSS.

Al centro il gigantesco tavolo delle riunioni era quasi tutto occupato, Scarlet prese posto insieme a Wlad alla destra di Kurchatov.

Tutti i migliori fisici e matematici dell'Unione Sovietica erano presenti, insieme ad altri di sicura estrazione politica.
Soltanto lei e Wlad rappresentavano l'altra parte.

Kurchatov prese la parola, salutò formalmente gli intervenuti, presentò Scarlet e Wlad agli altri, descrisse brevemente le caratteristiche scientifiche di Scarlet, cosa non necessaria in quanto era conosciuta da quasi tutti e tutti conoscevano il contributo determinante che aveva dato per la realizzazione della prima bomba a fissione nucleare.

" Signori, questa riunione alla quale siete stati invitati è di storica importanza per il movimento comunista internazionale, poiché procede ad un'analisi minuziosa della situazione politica internazionale, fa il bilancio dei successi e degli errori che possono essersi verificati sulla nostra via e ci aiuta a definire più chiaramente la linea che dovrà seguire d'ora in poi, al fine di mietere nuovi successi a vantaggio del socialismo, del comunismo e della pace.

Riteniamo che il movimento socialista sia in ascesa mentre il capitalismo si indebolisce

Dobbiamo accelerare questo processo con tutti i mezzi e con tutte le forze di cui disponiamo, abbiamo di fronte nemici feroci che dobbiamo vincere e annientare, abbiamo di fronte l'imperialismo con alla testa quello americano.

Noi vogliamo la pace mentre l'imperialismo non la vuole e si prepara ad una nuova guerra mondiale.
Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per evitare la terza guerra mondiale e far trionfare nel mondo una pace giusta e democratica.

Di fronte ad un nemico feroce, la garanzia della vittoria della nostra causa richiede la nostra piena unità, che sarà realizzata eliminando i profondi dissensi ideologici che si sono manifestati e basando questa unità sull'eguaglianza, sulla fraternità, su di uno spirito di amicizia e di internazionalismo.

Tutti i popoli del mondo aspirano alla libertà, all'indipendenza, alla sovranità, alla giustizia sociale, alla cultura, alla pace, e si battono per esse.

Queste loro sacrosante aspirazioni sono state e vengono soffocate dal capitalista, dal latifondista, dall'imperialista ed è quindi naturale che la lotta di questi popoli sia condotta con grande rigore contro i capitalisti, contro i latifondisti, contro gli imperialisti.

Perciò nella lotta per la pace, per il disarmo, per il progresso sociale nel mondo, non ci troviamo soli ma in stretta alleanza con tutti i popoli progressisti del mondo, l'imperialismo mondiale , con a capo l'imperialismo americano, vede approssimarsi la propria fine, si accorge di avere di fronte a sé avversari forti e risoluti , quali il campo del socialismo e la sua grande alleanza con tutti i popoli del mondo e si concentra', organizza e arma le sue forze d'attacco, si prepara alla guerra.

L'imperialismo mondiale, con a capo il suo reparto più aggressivo, l'imperialismo americano, orienta la propria economia verso la preparazione della guerra, si sta armando fino ai denti, sta dotando di ogni specie d'arma tutti i suoi alleati e satelliti.

Esso ha organizzato e sta perfezionando le organizzazioni militari d'aggressione, ha creato e sta creando basi militari da ogni parte attorno al mondo, accresce le sue scorte di armi nucleari, non consente a disarmare, non accetta di cessare gli esperimenti nucleari, lavora febbrilmente a nuove invenzioni di mezzi di sterminio di massa.

E tutto questo, perché lo fa,per andare a nozze ?
No!
Per scendere in guerra contro di noi, per distruggere il socialismo e il comunismo, per ridurre i popoli alla schiavitù.

Dinanzi alle minacce di una guerra atomica da parte dell'imperialismo mondiale, capeggiato dall'imperialismo americano, noi dobbiamo essere pienamente preparati tanto economicamente, politicamente, moralmente, quanto anche militarmente, per far fronte a qualsiasi eventualità.

Dobbiamo cercare di evitare una guerra mondiale giacché non è fatalmente ineluttabile, ma saremo imperdonabili se ci cullassimo nelle illusioni e se ci lasciassimo sorprendere.

L'imperialismo è aggressivo ed essendo aggressivo, è capace di precipitare il mondo nella guerra.
Perciò noi continuiamo ad insistere sulla necessità di rendere ben chiaro ai popoli che l'unica garanzia assoluta di non aver più guerre mondiali è il trionfo del socialismo nel mondo intero o nella maggior parte dei paesi del mondo.

Non può esserci Stato socialista , non può esserci comunista che sia contro la coesistenza pacifica, che sia per la guerra.

Noi non saremo mai i primi ad impiegare le armi atomiche, noi siamo contro la guerra, siamo per la distruzione delle armi nucleari, ma abbiamo bisogno delle armi per difenderci.

"La paura è il miglior guardiano delle vigne", dice un proverbio del nostro popolo.

Gli imperialisti debbono temerci e anche temerci molto."

Dopo l'apertura della riunione, nelle premesse più simile ad una conferenza che a una riunione scientifica, Kurchatov passò all'esposizione del suo progetto:
era secondo lui necessario, per rendere inutili gli arsenali atomici in possesso dei due schieramenti e per far prevalere il socialismo nel mondo, la realizzazione di una super arma che avrebbe reso inconsistente l'uso eventuale delle bombe atomiche e la diffusione, posto che fosse realizzata, di tutti i protocolli agli Stati amici.

Erano stati condotti studi avanzatissimi su fasci Laser di potenza con bersagli termo-nucleari fatti di deuterio e trizio, si cercava pure di ottenere la fusione nucleare a confinamento inerziale.

Un'arma che avrebbe potuto sviluppare un'energia un miliardo di volte superiore a quella conosciuta.
E disse pure che per la sua realizzazione era necessario, anzi indispensabile, il contributo delle conoscenze della dottoressa Block.

Scarlet comprese l'enorme importanza di quella scoperta, quell'arma avrebbe consegnato a chi l'avesse realizzata un potere assoluto, si chiese come fosse possibile attribuire ad un arma dei contenuti pacifici, come le era stato detto.

Comprese pure che quasi certamente le era stata tesa una trappola e il suo particolare stato mentale aveva contribuito a farla cadere dentro.

Non aveva il tempo per analizzare i contenuti o le vere intenzioni di tutta quella gente e in particolare di Kurchatov, doveva cercare di uscirne.

L'incubo di tanti anni prima era tornato e questa volta con risvolti ancora più drammatici.
Una cosa, almeno in parte la tranquillizzava, la consapevolezza che non avrebbe mai più ripetuto il suo errore e la vicinanza di Wlad.

Wlad intervenne nella discussione, disse di sentirsi lusingato, insieme alla dottoressa Block, per l'attenzione ricevuta ma l'impegno era talmente importante che era necessario per loro una pausa di riflessione, quindi chiese di aggiornare l'incontro all'indomani.

Scarlet non intervenne, preferì lasciare a Wlad la regia dell'operazione.
Dovevano uscire da quella situazione intricata al più presto, dovevano lasciare Mosca.
Ma come ?
Kurchatov rivolse a Wlad uno sguardo di fuoco, disse che in quella occasione il suo interlocutore non poteva essere che la dottoressa Block, dunque non poteva essere che lei a prendere qualunque decisione.

A questo punto a Scarlet non restava che intervenire e chiarire la propria posizione.

"Professore, anch'io la ringrazio per l'onore che lei e gli altri avete voluto accordarmi invitandomi a partecipare a questo progetto che, sono certa, ha soltanto ed esclusivamente fini di pace, ma ritengo decisive in questa scelta, che lei non può considerare semplice, tutte le posizioni che il dottor van der Goes vorrà assumere."

Kurchatov pensò che quell'uomo del quale non aveva mai sentito parlare avesse un' influenza su Scarlet e che avrebbe potuto distoglierla dal suo progetto.

Era pure consapevole che senza di lei non avrebbe potuto realizzare quello che voleva.
Quell'uomo doveva essere eliminato.

Rispose con un sorriso di circostanza, anche se era chiara la sua contrarietà, che li avrebbe fatto riaccompagnare all'hotel.

L'indomani si sarebbe ripresa la discussione.
Tutti gli altri si alzarono e salutarono formalmente.

Era lampante che Kurchatov deteneva il potere assoluto su tutti, la deferenza nei suoi confronti era chiarissima.

La Pobeda M20 con i due agenti era in attesa all'uscita, li accompagnarono fin dentro l'hotel e aspettarono che salissero nei loro alloggi.
Era sicuro che non si sarebbero mossi da li.
Era indispensabile lasciare Mosca al più presto.
E non era una cosa facile.

….continua


( Eugenio Ardito )

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