ref:topbtw-3185.html/ 21 Dicembre 2021
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Sandro Pertini è stato il presidente della repubblica eletto con la maggioranza più ampia
Il nuovo presidente ?
Da sempre i primi nomi sono come quei sassi che vengono lanciati nello stagno.. per vedere che effetto che fa...
E da sempre sono quelli sacrificati... ma accontentati..
I papabili ?
Restano sempre nell'ombra fino all'ultimo.
Per eleggere un Presidente ? Spesso oltre 20 votazioni.. Come per Saragat e Leone..
Ricordiamo come si svolgono le votazioni
Data l’importanza del ruolo la costituzione prevede una procedura particolare per l’elezione del capo dello stato.
È infatti previsto il voto segreto e una maggioranza dei due terzi dell’assemblea.
Se non si riesce a raggiungere questa soglia si procede a una nuova votazione.
Dopo i primi tre scrutini, se ancora non si riesce ad eleggere un candidato, diventa sufficiente la maggioranza assoluta
(la metà più uno dei votanti).
La seduta per l’elezione del presidente della repubblica è unica.
Ciò significa che finché non viene eletto il successore al Quirinale l’assemblea non si scioglie.
Mediamente sono 9 gli scrutini necessari per arrivare ad eleggere il capo dello stato.
Se da un lato infatti sia Francesco Cossiga nel 1985 che Carlo Azeglio Ciampi nel 1999 sono stati eletti al primo turno,
dall’altro per Giuseppe Saragat e Giovanni Leone sono stati necessari oltre 20 scrutini (21 per il primo e 23 per il secondo).
Sul podio delle elezioni più complicate anche quelle di Oscar Luigi Scalfaro nel 1992 e Sandro Pertini nel 1978,
entrambe terminate dopo 16 votazioni.
Un bel nome per l'ultimo treno per l'Europa è uno solo, quello di Maria Elisabetta Alberti Casellati,
magari in ballottaggio con Antonio Tajani...
( Redazione - G.C. )
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