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ref:topbtw-3198.html/ 3 Gennaio 2022


- L'ESERCIZIO del POTERE
I numeri alla mano..


I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche.


LA CORTE COSTITUZIONALE

Cos'è e di che cosa si occupa..


Il massimo organo di controllo..
E' composto da 15 Giudici e..

La corte costituzionale è il massimo organo di controllo sul rispetto e la compatibilità con i principi contenuti nella carta.

È composta da 15 giudici eletti tra alti magistrati, docenti universitari e avvocati.

Definizione

La corte costituzionale rappresenta il massimo organo di garanzia e di controllo sul rispetto e la compatibilità con i principi contenuti nella carta non solo delle norme ma anche dei comportamenti tenuti dalle istituzioni.

In base all’articolo 134 della costituzione infatti la corte giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge emanati dallo stato e dalle regioni.

È competente poi anche nel dirimere i conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato, tra lo stato e le regioni o tra le regioni.

Inoltre si esprime nei casi in cui il parlamento riunito in seduta comune metta in stato d’accusa il presidente della repubblica (articolo 90, comma 2).

Vedi anche il documento di presentazione realizzato dalla corte costituzionale.

A questo elenco infine si aggiungono anche il giudizio sull’ammissibilità dei referendum abrogativi (legge costituzionale 1/1953 e legge 253/1970) e sulla legittimità degli statuti delle regioni ordinarie (articolo 123, comma 2 costituzione).

Il giudizio della corte costituzionale può essere attivato sostanzialmente in 2 modi:
in via incidentale o in via principale (o diretta).

Il primo caso avviene quando, nel corso di un processo, le parti o il giudice stesso rilevano la possibile illegittimità costituzionale di una norma.

In questo caso se il magistrato ritiene che la questione sia rilevante e non manifestamente infondata sospende il processo e la rinvia, con ordinanza motivata, alla corte costituzionale.

Il secondo caso invece può essere avviato dallo stato o un ente regionale relativamente a una norma emanata dall’altra istituzione.

Le leggi regionali possono essere impugnate per ogni vizio di legittimità.

Le regioni invece possono impugnare le norme nazionali solo se vanno a ledere le loro sfere di competenza.

Le decisioni della corte sono prese attraverso sentenze o ordinanze.

La sentenze sono emanate quando la corte giudica in via definitiva, mentre le ordinanze riguardano tutti gli altri provvedimenti di sua competenza. Le sentenze possono essere di 3 tipi:

1 - inammissibilità;
2 - accoglimento;
3 - rigetto.

Nel primo caso la corte dichiara l’impossibilità, per vari motivi, ad entrare nel merito della questione posta.

Mentre nel secondo caso viene accolta l’istanza e la norma impugnata viene dichiarata illegittima.

L’effetto di una sentenza di questo tipo è assimilabile all’annullamento della disposizione contestata.

Con le sentenze di rigetto invece la corte dichiara infondate le questioni sottoposte.

In base all’articolo 135 comma 1 della costituzione la corte è composta da 15 giudici.

Un terzo di essi è scelto dal presidente della repubblica e un altro terzo è eletto dal parlamento in seduta comune.

La parte rimanente invece è eletta dai più alti gradi della magistratura, sia ordinaria che amministrativa.

In particolare 3 giudici sono scelti dalla corte di cassazione, uno dal consiglio di stato e uno dalla corte dei conti.

Nel caso della messa in stato d’accusa del presidente della repubblica, ai 15 componenti cosiddetti ‘togati’ si aggiungono altri 16 giudici estratti a sorte da uno speciale elenco di cittadini aventi i requisiti per l’eleggibilità a senatore

Possono far parte della corte costituzionale i magistrati (anche a riposo) delle corti di grado superiore, i docenti universitari ordinari in materie giuridiche e gli avvocati con almeno vent’anni di servizio.

I componenti della corte restano in carica per 9 anni e non sono rieleggibili.

Dati

Osservando il periodo compreso tra il 2006 e il 2020 possiamo osservare che le pronunce della corte costituzionale sono state complessivamente 5.035.

Mediamente le decisioni – comprensive di sentenze e ordinanze – sono state circa 335 ogni anno.

Nel 2020 sono state 281 di cui 163 erano giudizi di legittimità costituzionale.

Come si nota anche dal grafico, nella seconda parte di questo arco temporale possiamo osservare una significativa riduzione degli atti pubblicati.

Questo, secondo una relazione del centro studi della corte, è da attribuire alla riduzione dei ricorsi sia in via incidentale che principale.

Nel 2020 la corte costituzionale si è pronunciata 281 volte


( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )

Link:
https://www.openpolis.it/parole/cose-la-corte-costituzionale-e-di-cosa-si-occupa/


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