ref:topbtw-3208.html/ 13 Gennaio 2021
Medici e pandemia
La pandemia ha avuto un forte impatto sugli ospedali europei, e se questi hanno risposto differentemente
all’emergenza è anche perché esistono disparità, nazionali e regionali, nella disponibilità di risorse, a partire
da quelle umane.
Fin dall’inizio, la pandemia da Covid-19 ha messo in grave difficoltà i sistemi sanitari nazionali degli stati europei.
La risposta data da ciascuno è dipesa e dipende ancora in larga parte dalle diverse risorse e capacità,
economiche e umane, che variano ampiamente non solo a livello nazionale ma anche regionale.
Disparità che è possibile misurare, almeno in parte, anche attraverso i dati Eurostat relativi al numero di
medici rispetto alla popolazione residente.
I medici messi a disposizione dal sistema sanitario
Sono diversi i fattori che hanno fatto sì che la mortalità da Covid-19 incidesse differentemente in diverse zone dell’Ue.
Certamente, ci sono state le scelte politiche dei governi rispetto alla gestione dell’emergenza.
Come anche l’età media della popolazione o la densità abitativa.
Alcuni fattori sono invece più o meno direttamente legati al funzionamento del sistema sanitario nazionale.
Ad esempio, le condizioni di salute generali della popolazione o il suo status socio-economico ma anche,
in maniera più immediata, la disponibilità di risorse, in primis di dottori.
Hospital bed numbers and/or the number of medical doctors are indicators that may be used to
measure the capacity of health care system in regular times and also their resilience to pandemics such as COVID-19.
- Health statistics at regional level
Si tratta di una delle variabili che indicano, come riporta Eurostat, lo stato della sanità pubblica in tempi normali,
e conseguentemente anche la capacità di rispondere a un contesto di tipo emergenziale.
1,7 milioni circa i medici in Ue nel 2019.
Si tratta di 390,6 dottori ogni 100mila abitanti, un dato aumentato di 18 unità circa rispetto al 2016,
quando erano 372 ogni 100mila.
Anche in Italia si registra un aumento confrontando le stesse annualità, da 395,3 medici ogni 100mila abitanti
nel 2016 a 405 nel 2019.
Analizzando poi i dati relativi ai vari paesi dell’Unione, vediamo che il panorama europeo è piuttosto eterogeneo.
Dalla Grecia, dove sono 616 i medici ogni 100mila abitanti, al Belgio, dove il numero risulta quasi dimezzato (316).
Il Belgio è lo stato Ue con la minore disponibilità di medici.
A livello regionale è Ceuta, enclave spagnola in Marocco, a riportare la cifra più elevata, con più di 900 dottori
ogni 100mila abitanti.
Seguono l'Attica, la regione della capitale greca, con 813,5 dottori e le regioni di Praga (736,2) e Vienna (686,75).
Mentre a registrare le cifre più basse sono Mayotte, appartenente ai territori d'oltremare francesi
(con 81 medici ogni 100mila abitanti) e la regione olandese del Flevoland (123,9)
.
907,8 medici ogni 100mila abitanti a Ceuta, la regione Ue più fornita.
ITALIA
Con oltre 482 dottori ogni 100mila abitanti, è la Sardegna la regione italiana più fornita.
Seguono il Lazio (473,8) e la Liguria (462,4).
A registrare le cifre più basse sono invece le due province autonome di Bolzano e Trento,
con rispettivamente 324,4 e 329,2 dottori ogni 100mila abitanti.
Seguite sotto questo aspetto dal Veneto (345,7) e dalla Basilicata (351,5).
( Redazione -. Openpolis )
Link
https://www.openpolis.it/di-quanti-medici-dispongono-i-sistemi-sanitari-europei/
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