ref:topbtw-3216.html/ 21 Gennaio 2022
Il Governo Draghi.
L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle evidenzia ancora una volta il ruolo preponderante dell’esecutivo rispetto
al parlamento, anche per quanto riguarda la produzione normativa.
Una dinamica in corso da tempo e confermata anche dall’attuale governo.
Due fronti che sono diventati particolarmente critici soprattutto nella parte finale del 2021.
Per quanto riguarda il primo aspetto, dopo la pausa estiva, il nuovo aumento dei contagi ha costretto
il governo a prendere una serie di provvedimenti in rapida successione.
Sul versante del Pnrr invece la fine dell’anno ha rappresentato un primo spartiacque significativo.
Entro il 31 dicembre infatti l’esecutivo avrebbe dovuto portare a compimento una prima serie di scadenze.
83,5% le leggi di iniziativa governativa rispetto al totale di quelle approvate dal parlamento tra il 13 febbraio
e il 31 dicembre 2021.
Questo doppio impegno ha “spinto” il governo a fare ricorso in maniera sempre più frequente alla decretazione
d’urgenza e alla questione di fiducia.
Considerando le ultime 3 legislature infatti possiamo osservare come il governo Draghi figuri
al primo posto sia per numero di decreti legge emanati sia per questioni di fiducia poste in media ogni mese.
Un dato che testimonia le urgenze dovute alla crisi e le difficoltà che l’attuale esecutivo
sta incontrando nonostante l’ampia maggioranza che lo sostiene in parlamento.
Se da un lato infatti la maggioranza trasversale rende più facile il percorso parlamentare,
dall’altro pone anche la necessità di mediare con forze politiche diverse.
42 i decreti legge deliberati dal governo Draghi dal suo insediamento.
Le questioni di fiducia
Una diretta conseguenza di questo sovraccarico di decreti legge da convertire è stata la saturazione
delle agende di camera e senato che spesso non hanno avuto il tempo per entrare nel merito delle questioni.
Una dinamica acuita anche dal sempre più frequente ricorso fatto dal governo alla questione di fiducia.
Una situazione paradossale data l’ampissima maggioranza che lo sostiene.
L’esecutivo può mettere la fiducia su un disegno di legge legando il proprio destino a quello del testo.
Questo strumento viene sempre più utilizzato per velocizzare il dibattito e assicurare l’approvazione delle
norme così come definite dal governo.
Nella prima parte del 2021 infatti non c’era stato un particolare bisogno della fiducia per far approvare i provvedimenti.
Avvicinandosi alla fine dell’anno invece il ricorso allo strumento si è intensificato fino a raggiungere
un picco proprio a novembre e dicembre.
Negli ultimi due mesi dell’anno infatti i voti di fiducia sono stati 12 (6 per mese).
In questo periodo peraltro le questioni poste sono state quasi tante quante le leggi approvate dal parlamento.
Per il governo Draghi 32 ricorsi alla questione di fiducia
( Redazione - Openpolis )
Link:
https://www.openpolis.it/il-2021-del-governo-draghi-in-numeri/
SCRIVI: IL TUO COMMENTO
- Today' NEW contacts -
I lettori di questa pagina sono: