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ref:topbtw-3227.html/ 1 Febbraio 2022


- ECONOMIA e FINANZA
L'impatto sui territori.


PNRR e sua attuazione

La distribuzione delle risorse nelle infrastrutture e nella mobilità


IL TESTO del PNRR - 244 pagine


La Sicilia la regione con maggiori risorse disponibili

Alla fine del 2021 il Mims ha annunciato di aver già assegnato il 98% delle risorse di sua competenza.
Questo ci permette di avere un quadro esaustivo dell’impatto che gli investimenti in infrastrutture e mobilità, ma non solo, avranno nelle diverse aree del paese.

Una delle priorità trasversali del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riguarda la riduzione dei divari territoriali che caratterizzano il nostro paese.

Non solo tra nord e sud ma anche tra i centri maggiori e le zone periferiche.

In questo senso gli investimenti in infrastrutture e mobilità rappresentano un elemento fondamentale.

Questi interventi infatti possono rivelarsi decisivi non solo per migliorare la vita dei cittadini ma anche come volano per l’economia e per rilanciare alcune aree depresse.

Lo scorso 21 dicembre il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha annunciato la definizione di tutti gli atti finalizzati all’assegnazione del 98% delle risorse del Pnrr di sua competenza.

Parliamo di una cifra che si attesta oltre i 60 miliardi.

Il 42% circa di queste risorse sono classificate dal ministero come “territorializzate”.

Ossia assegnate a regioni, enti locali o altri soggetti attuatori per interventi che ricadono su specifiche aree del paese.

€ 25,6 mld le risorse del Pnrr di competenza del Mims già “territorializzate”.

I soggetti coinvolti nella gestione delle risorse affidate al Mims hanno diversa natura

Anche se le risorse saranno distribuite tra i territori non necessariamente i gestori saranno regioni, province, città metropolitane e comuni.

A questi enti infatti saranno assegnati complessivamente 13,4 miliardi di euro (circa il 21,9% delle risorse totali).

Ma ci saranno anche altri soggetti coinvolti nella realizzazione delle opere nelle diverse aree del paese.

Su tutti Rete ferroviaria italiana (Rfi) a cui andranno circa 35 miliardi di euro (il 57%).

SICILIA-CAMPANIA-PUGLIA

Il fatto che ai primi tre posti di questa classifica si trovino 3 grandi regioni del sud non deve stupire.

Infatti una delle regole previste dal Pnrr impone una riserva del 40% a favore delle aree meridionali.

In base ai dati disponibili possiamo osservare che - in questo caso - tale disposizione è stata rispettata.

Al mezzogiorno (isole comprese) infatti è stata assegnata addirittura più della metà delle risorse già territorializzate.

Dal Mims oltre 25 miliardi per l’alta velocità ferroviaria

ma non solo..

€ 1,55 mld le risorse di competenza del Mims per contributi alle imprese.

In particolare i contributi per le imprese potranno riguardare il rinnovo delle flotte navali, gli investimenti relativi alla filiera degli autobus elettrici, la digitalizzazione dei sistemi logistici, le infrastrutture per la distribuzione del gas naturale liquefatto, il rinnovo del materiale rotabile per il trasporto su rotaia delle merci e per l’innovazione digitale dei sistemi aeroportuali.

( Redazione -. Openpolis )

Link
https://www.openpolis.it/le-ricadute-sui-territori-degli-investimenti-in-infrastrutture-e-mobilita/


L'ITALIA che NON MUORE....


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