ref:topbtw-3230.html/ 4 Febbraio 2022
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
L'importanza dei Comuni.
per il rilancio del turismo in Italia.
Chi spende di più ? VENEZIA..
La pandemia ha avuto delle ricadute importanti sul turismo dal momento che le restrizioni hanno notevolmente
limitato la circolazione delle persone entro e fuori i confini.
Sicuramente nella ripresa economica del settore giocheranno un ruolo fondamentale sia le iniziative economiche
dei privati che la corretta allocazione dei finanziamenti pubblici legati al Piano nazionale di ripresa
e resilienza (Pnrr).
In questo scenario, i comuni possono comunque contribuire a veicolare le risorse a vantaggio dei propri territori.
Nell’ultimo anno pre-pandemia, il settore turistico italiano era uno dei più sviluppati d’Europa.
Secondo Eurostat, nel 2019 il 35,7 % dei posti letto del Vecchio Continente erano concentrati
in due paesi membri, l’Italia (5,2 milioni) e la Francia (5,1 milioni).
Inoltre, sempre nel 2019, il 13,6% delle notti spese in Europa dai turisti europei erano state trascorse in Italia,
una percentuale seconda solo a quella relativa alle notti passate in Spagna (18,3%).
Questo è sicuramente uno dei segmenti produttivi maggiormente segnati.
Nel 2020, il consumo turistico interno ha registrato 63,7 miliardi di euro in meno rispetto all’anno precedente.
Non a caso uno dei settori in cui si concentrano gli investimenti del Pnrr è il turismo, con 2,4 miliardi di euro
destinati all’ammodernamento delle strutture, alla riqualificazione ambientale e alla digitalizzazione
dell’offerta turistica italiana.
Dal 2016 al 2019 il numero di notti trascorse in strutture turistiche è passato da 402,9 milioni a 436,8 milioni
con un aumento dell'8% circa.
A causa delle restrizioni legate alla pandemia, il 2020 registra un brusco cambio di tendenza con un crollo del 52%
rispetto all'anno precedente.
Secondo il report del movimento turistico in Italia, nei primi nove mesi del 2021 si è registrata
una ripresa del 22,3% di presenze turistiche rispetto al medesimo periodo del 2020.
Tuttavia, sono ancora molto lontani i livelli pre-pandemia con un calo del 38,4% rispetto al 2019.
Le spese dei comuni per il turismo
Tipicamente, le spese del settore vengono supportate da iniziative di natura privata.
Le amministrazioni centrali e locali possono però sostenere questo comparto all'interno dei territori di competenza.
La settima missione di spesa del bilancio comunale è dedicata interamente allo sviluppo e alla valorizzazione del turismo.
In particolare, riguarda le spese dedicate all'amministrazione e al funzionamento delle
iniziative turistiche locali, comprese le spese di programmazione e partecipazione
a manifestazioni a carattere turistico e la promozione dell'immagine del territorio.
Leggi come sono organizzate le entrate e le spese nel bilancio comunale.
Inoltre, sono incluse le spese per i sussidi, i prestiti e i contributi a beneficio di enti e imprese operanti
nel settore, le uscite per il coordinamento tra strutture turistiche e le altre aree collegate,
la gestione degli albi professionali e degli uffici dedicati dell'ente.
Sono infine considerati anche i contributi per la costruzione, l'ammodernamento e l'ampliamento
delle strutture dedicate alla ricezione turistica, oltre alle spese per il supporto all'agriturismo e al turismo sostenibile.
Venezia è la grande città che spende di più per il turismo
Tra i comuni con più di 200mila abitanti, Venezia è quello che riporta l'uscita maggiore con 22,22 euro pro
capite pari complessivamente a 5.679.909,86 euro.
Seguono Bologna (14,36 euro pro capite) e Genova (13,19), altri due capoluoghi del nord.
Le tre città che riportano il valore più basso per la voce di spesa sono Milano (1,42 euro pro capite), Roma (2,45) e Bari
(2,82).
Allargando lo sguardo all'intera penisola, le amministrazioni che spendono di più per turismo
sono quelle valdostane (172,58 euro pro capite).
Seguono le bolzanine (137,50 euro pro capite) e le trentine (37,95).
I comuni in cui viene riportata la minore spesa pro capite per turismo sono invece quelli pugliesi (7,28 euro pro capite)
e calabresi (6,61).
Secondo l'annuario statistico italiano del 2019, cinque tra i primi dieci comuni italiani
per numero di presenze negli esercizi ricettivi si trovano nella città metropolitana di Venezia.
Data questa particolarità, analizzeremo il caso dell'area metropolitana del capoluogo veneto,
una delle zone più turistiche d'Italia e del mondo.
I comuni veneziani costieri sono quelli che riportano la maggiore spesa per turismo
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
Link:
https://www.openpolis.it/il-ruolo-dei-comuni-nella-promozione-del-turismo-sul-territorio/
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